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    Anziano rapinato e fatto annegare a Pizzo, 2 arresti dei CC, si cercano complici

     

    Anziano rapinato e fatto annegare a Pizzo, 2 arresti dei CC, si cercano complici

    19 feb 16 I Carabinieri hanno arrestato nel Vibonese Dorel Varga e Stela Rezmuves Gyongyi, di 36 e 35 anni, romeni , con l'accusa di rapina ed omicidio. Secondo l'accusa, i due nello scorso mese di agosto a Pizzo Calabro hanno avvicinato un pensionato di 79 anni con la scusa di un rapporto sessuale. Hanno poi aggredito e rapinato l'anziano che, rimasto tramortito, é stato poi gettato in mare ed é annegato. I due arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia (sezione di Polizia giudiziaria della Procura e Compagnie di Vibo Valentia e Tropea), unitamente a personale del Reparto aeronavale della Guardia di finanza e della Capitaneria di porto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Procura della Repubblica. La coppia di romeni é accusata di avere compiuto altre rapine ai danni di anziani con una certa disponibilità economica, che venivano attirati in luoghi isolati e aggrediti.

    Si cercano complici. Potrebbero avere avuto dei complici i due romeni arrestati dai carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia con l'accusa di avere aggredito e rapinato il 6 agosto dello scorso anno a Pizzo un pensionato, Giglio Palmo Ciancio, di 79 anni, gettandolo poi in mare e facendolo annegare. In un primo tempo si era pensato che non fossero rilevabili reati per la morte di Ciancio, ma dalle successive indagini dei carabinieri, condotte sotto le direttive della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, sono emerse le responsabilità della coppia di romeni sia in ordine alla rapina compiuta ai danni del pensionato, attirato in una trappola da Stela Rezmuves Gyongyi, con la complicità di Dorel Varga, sia per la morte dell'anziano. I due romeni sono accusati anche della rapina compiuta il 18 agosto scorso ai danni di un' altra persona, Lorenzo Vacatello, di 50 anni, invalido, adescato dai due romeni con le stesse modalità di quella ai danni di Ciancio nei pressi della stazione ferroviaria di Vibo Marina. Vacatello fu aggredito e rapinato di oggetti in oro e denaro per un valore di 1.500 euro. Tramortito dopo l'aggressione e la rapina, Vacatello fu poi caricato su un auto dai due romeni e abbandonato in un canneto nei pressi della linea ferroviaria. Dalle indagini é emerso, tra l'altro, che alle aggressioni ai danni di Ciancio e Vacatello, insieme a Dorel Varga, avrebbero partecipato altre persone di sesso maschile, che si sta cercando adesso d'identificare, oltre a Stela Rezmuves Gyongyi, utilizzata come esca per le due vittime. Sono in corso verifiche, inoltre, su analoghi episodi, verificatisi nella zona settentrionale della Calabria ed in Sicilia per accertare se siano da attribuire ai due romeni arrestati stamattina e se dietro le rapine possa celarsi un'organizzazione, di carattere transnazionale, dedita, riferiscono gli investigatori, "ai reati predatori in danno di persone appartenenti a fasce deboli della popolazione".

    Procuratore: violenza gratuita. "Dalla nostra inchiesta sono emersi episodi gravi, connotati da una violenza gratuita e feroce". Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, incontrando i giornalisti sull' arresto dei due romeni accusati dell'omicidio del pensionato Giglio Palmo Ciancio, di 79 anni, rapinato nell'agosto scorso a Pizzo e fatto annegare in mare. "L'azione della Procura di Vibo Valentia e delle forze dell'ordine è sempre massima", ha aggiunto Spagnuolo, che ha sottolineato l'importanza del lavoro condotto dal magistrato che ha condotto l'inchiesta, il sostituto procuratore Concettina Iannazzo, e degli investigatori". "Va reso merito al lavoro di tutte le forze, che, insieme - ha detto ancora il Procuratore - hanno permesso di ricostruire un quadro processualmente solido, garantendo giustizia a quelle fasce deboli di popolazione oggetto di tali aggressioni. Si è trattato di un fatto grave che speriamo di aver reciso definitivamente. Nonostante gli organici della polizia giudiziaria siano ormai ridotti all'osso, i risultati sono eccellenti".

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