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    Sindaco Riace ritira dimissioni

     

    Sindaco Riace ritira dimissioni

    30 dic 16 Il sindaco di Riace, Domenico Lucano, ha ritirato le dimissioni che aveva presentato nei giorni scorsi dopo che aveva subito attacchi in forma anonima in rete tendenti, a suo giudizio, a screditare la sua azione sull'accoglienza dei migranti. Lucano ha deciso il passo indietro dopo che tutti i consiglieri comunali, compresi quelli della minoranza, avevano respinto le sue dimissioni. Il sindaco ha annunciato il ritiro delle dimissioni a conclusione del Consiglio comunale svoltosi stasera che ha registrato una massiccia partecipazione di persone, provenienti da tutta la Calabria, che hanno voluto esprimere solidarietà e vicinanza al primo cittadino. Alla riunione ha partecipato il Governatore della Calabria, Mario Oliverio, e rappresentanti di associazioni ambientaliste, del volontariato e antimafia. "Sono pienamente soddisfatto - ha detto il sindaco Lucano - dell'afflusso di così tante persone. Ho voluto questo Consiglio comunale aperto non solo per parlare della vigliaccheria degli attacchi che mi sono stati rivolti, ma anche per capire se la speranza che è stata accesa qui a Riace potrà continuare". Il presidente Oliverio, nel suo intervento, ha espresso "piena solidarietà" al sindaco Lucano, invitandolo a continuare la sua lotta "che ha restituito speranza e dignità - ha sostenuto il Governatore - a un territorio con tanti problemi, offrendo accoglienza e solidarietà alle persone povere e perseguitate. Riace - ha aggiunto Oliverio - è un modello per la Calabria e per l'Italia. Questo sogno e questa speranza devono continuare".

    "Sono venuto qui a Riace per chiedere a Mimmo Lucano di andare avanti. Lo chiedo a nome dei calabresi, di quella stragrande maggioranza che quando parla di Riace lo fa con orgoglio". Lo ha affermato il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo a Riace alla seduta del Consiglio comunale conclusasi con il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco Lucano. "Mimmo - ha detto Oliverio nel suo intervento - ha saputo guidare un processo che ha fatto di Riace un simbolo, un esempio dell'accoglienza, utile alla stessa Europa, in una fase storica che è caratterizzata da un esodo che spinge milioni di uomini verso l'Europa e verso il nostro Paese. In questo contesto, Lucano, animato dalla sua passione e dai suoi ideali, ha saputo affermare Riace come simbolo che ha assunto una dimensione internazionale. Qui l'accoglienza è una pratica di vita. Lo Sprar è utilizzato per fare accoglienza vera e per costruire la rete che lo sostanzi. Chi pensa di infamare, di infangare, prescindendo da questa realtà, fa male a se stesso". "Su Riace - ha proseguito il Governatore - non è consentito a nessuno buttare fango e sospetti. Rappresenta un modello e in quel modello c'è la risposta a tante spinte che alimentano le paure. Oggi sono qui non solo per l' amicizia che mi lega a Mimmo Lucano, ma anche per chiedere di non fare prevalere la rinuncia. Sono qui per chiedere a Mimmo di difendere un'impostazione destinata a crescere, non solo per Riace. Il contrario sarebbe un fatto disastroso, una picconata al cuore di un progetto e di un'idea". "Ribadisco in questa occasione, ancora - ha concluso Oliverio - il pieno sostegno della Regione perché sono convinto che, come Calabria, proseguire questa esperienza significa e significherà fare prevalere l'immagine della nostra terra per come è nel profondo, quella terra che crede e pratica il rispetto delle persone e dei valori. La Calabria è qui con te, caro Mimmo, e ti chiede di andare avanti".

    "Presenteremo un'interrogazione al Ministro dell'Interno per chiedere di fare piena luce sugli attacchi diffamatori" al sindaco di Riace Domenico Lucano. Lo affermano, in una nota, i parlamentari di Sinistra Italiana Alfredo D'Attorre e Stefano Fassina. "Nelle ultime settimane - aggiungono - il sindaco Lucano è stato oggetto di attacchi diffamatori anonimi circolati in rete che mirano a screditare la sua azione amministrativa. In piena coerenza con i propri valori Lucano si è dimesso. Esprimiamo piena solidarietà al Sindaco e lo invitiamo a continuare la sua lotta che ha restituito speranza e dignità a una terra devastata, offrendo accoglienza e solidarietà agli ultimi della terra". "Lo sosteniamo con tutte le nostre forze. Presenteremo prima possibile - concludono D'Attorre e Fassina - un'interrogazione al Ministro dell'Interno per chiedere di fare luce su quanto accaduto".

    "Sei per noi un esempio della Calabria che resiste, di quella parte della Calabria che prova a trasformare i problemi in risorse e che nonostante le difficoltà è riuscita a dare soluzioni concrete e un'alternativa reale a una comunità che di speranza non ne aveva più. Importante è quello che hai fatto a Riace, ma ancor più importante è l'idea rivoluzionaria e contagiosa che hai generato e che continua a vivere in tutte le persone che come te provano a lasciare il mondo un po' migliore e un po' più giusto di come l'hanno trovato". E' un passo della lettera che i 17 ragazzi della "Carovana Arance frigie", che fanno parte dell'associazione di volontariato "Casa Acmos", hanno inviato al sindaco di Riace, Mimmo Lucano, che avevano incontrato nelle settimane scorse. "Durante il nostro viaggio alla scoperta della filiera dell'arancia - scrivono ancora - ci ha portati a incontrare tante e diverse realtà che costituiscono la Calabria oggi. E' stato un viaggio molto intenso, lungo e faticoso. Ma ne è valsa la pena. Abbiamo avuto modo di conoscere direttamente le realtà agrumicole che producono le arance dello Storico Carnevale d'Ivrea e di incontrare persone stupende che lottano ogni giorni contro la 'ndrangheta sul proprio territorio, dando nuove prospettive ai bambini e ai giovani calabresi, ma non solo". "Vogliamo dimostrarti la nostra vicinanza e solidarietà per quanto accaduto nelle scorse settimane, ringraziandoti per la trasparenza con cui stai affrontando tutto questo, fiduciosi che tutto si possa risolvere per il meglio e che tu possa continuare a portare avanti quella buona politica di cui abbiamo infinitamente bisogno", concludono.

    "Parafrasando Peppino Impastato, voglio affermare con forza che, in alcune regioni d'Italia, 'il business sull'accoglienza è una montagna di merda', al pari della mafia. A Roma si sono viste le linee di contatto tra queste schifezze. In Calabria, si assiste ad intrecci tra rappresentanti istituzionali ed interessi familistici persino nel sistema Sprar. In alternativa, le politiche di solidarietà ed ospitalità virtuose hanno un punto di eccellenza proprio in quella regione, a Riace, grazie all'impegno del sindaco Mimmo Lucano". Lo sostiene, in una dichiarazione, il segretario del Partito della Rifondazione comunista, Paolo Ferrero. "Oggi, paradossalmente - aggiunge - è Lucano al centro di diversi attacchi, palesi e non. Voglio esternare tutto il mio appoggio al compagno ed al sindaco che ho conosciuto e visto all'opera sin da quando, da ministro della Solidarietà sociale, ho interagito con la 'Rete dei comuni solidali'". "Proprio per questo - dice ancora Ferrero - confido che Mimmo Lucano ritiri le sue dimissioni e possa continuare la comune battaglia politica contro chi ha trasformato l'accoglienza in un business ed a rappresentare la parte migliore di questo Paese. Noi di Rifondazione Comunista siamo e saremo al suo fianco".

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