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    Unindustria Calabria: Viadotto A3 crollato mette a rischio economia regione

     

     

    Unindustria Calabria: Viadotto A3 crollato mette a rischio economia regione

    28 mag 15 "Il numero delle prenotazioni è pressoché fermo al punto che molte strutture turistiche stanno valutando la possibilità di non aprire per questa stagione con rischi reali di sopravvivenza e di crollo dell'occupazione. Il notevole rallentamento del trasporto merci ed i costi aggiuntivi da sopportare stanno creando grossissime difficoltà alle attività imprenditoriali che vedono vanificare e svanire ogni speranza di rilancio e sviluppo assieme alla forzatamente ridotta capacità di mobilità dei cittadini e ad un elenco ancora più lungo di effetti nefasti che meritano senso di responsabilità ed attenzione straordinaria da parte di tutti". E' quanto afferma, in una dichiarazione, il presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, in relazione alla vicenda della chiusura dell'A3. "Le voci che si rincorrono - prosegue Mazzuca - rispetto alla reale situazione circa i tempi e le effettive possibilità di ripristino del viadotto Italia, che da circa tre mesi taglia fuori dai normali flussi di traffico la Calabria, stanno assumendo aspetti grotteschi ed a volte persino comici se non riguardassero un problema tanto grande e strategico per tutto il territorio da far prefigurare conseguenze drammatiche e diffuse". Il presidente degli industriali calabresi, riporta una nota dell'associazione, interviene "nel dibattito in atto, suscitato dalla mancanza di notizie certe e dalle tante proposte di iniziative di cui si legge avanzate senza un reale coordinamento e soprattutto senza il coinvolgimento responsabile del Governo". "Tutto questo tenuto conto - sostiene ancora Mazzuca - che la vicenda è di valenza e rilevanza nazionale per tutto quello che ne discende in termini economici, di livello dei servizi alle imprese ed ai cittadini, di rischio reale di provocare un ulteriore arretramento del territorio con aumento della disoccupazione, di garanzia di quel sistema di pari opportunità che connota e distingue le società civili. Quello che serve è un momento di confronto operativo tra il ministro Delrio, le istituzioni locali e gli enti interessati per individuare una efficace strategia da tradurre in atti immediati che abbia chiari e distinti i due momenti: realizzazione del nuovo viadotto Italia a garanzia della sicurezza necessaria; messa in esercizio di percorsi alternativi capaci di consentire la gestione efficace della fase di transizione, da contenere e programmare negli indispensabili tempi tecnici". "Basterà saper guardare - dice inoltre il leader degli industriali calabresi - a quanto è già disponibile, noto e possibile in tempi brevissimi. L'estate è alle porte i turisti sono disorientati e scoraggiati a venire in Calabria. Occorre fare in fretta con serietà e rigore di scelte nella consapevolezza che occorrerà studiare alternative possibili in ognuno dei settori individuati allargando la platea dei partner, se dovesse risultare utile, innalzando il livello del consenso, fornendo ai cittadini una chiara percezione di ritorno di attenzione verso questa parte di territorio da troppo tempo lontana dai disegni di sviluppo strategici e dagli interessi manifesti del Paese".

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