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    Solidarietà dopo taglio alberi a Coop Libera Valle del Marro

     

     

    Solidarietà dopo taglio alberi a Coop Libera Valle del Marro

    12 mag 15 "Ho provato sentimenti di sconcerto e dolore nel vedere la immagini dei 96 alberi di ulivo tagliati da ignoti, con chiaro intendo intimidatorio, nei terreni confiscati alla criminalità e gestiti da Libera a Oppido Mamertina". Lo afferma il deputato e segretario regionale del Pd, Ernesto Magorno. "Esprimo - aggiunge - alla cooperativa "Libera Terra" la solidarietà dei democratici calabresi per questo gesto grave e vergognoso. Sono immagini che feriscono e non possono lasciare indifferenti, perché l'ulivo è il simbolo stesso della nostra terra, è simbolo di vita e, in questo, caso immagine della volontà di legalità e di riscatto che Libera porta avanti attraverso progetti concreti che riutilizzando a fini sociali dei beni sottratti ai mafiosi. Chi non è per la legalità non è per la vita e quanto accaduto lo dimostra ancora una volta. Auspico che la Magistratura e le Forze dell'Ordine scoprano al più presto gli autori dell'intimidazione e assicuro il sostegno dei democratici calabresi alle attività e alle iniziative che la Cooperativa "Libera Terra " intraprenderà per mantenere viva l'attenzione sull'impegno speso ad Oppido Mamertina".

    "L'intimidazione subita la scorsa notte dalla cooperativa Valle del Marro - Libera Terra a Oppido Mamertina, la terza in quattro anni, è l'ennesimo sfregio ai cittadini di una Calabria che, nel tentativo di rinascere, si vuol schiacciare ancora una volta in un limbo che non le appartiene". Lo afferma il capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, Sebi Romeo. "I tenaci ragazzi della cooperativa da più di dieci anni - aggiunge - gestiscono i terreni agricoli confiscati agli uomini della 'ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro, operando così contro la mentalità mafiosa di coloro che, a quanto pare, continuano a non accettare lo sdegno di tutti quei calabresi, la maggioranza, che ripudiano ogni forma di criminalità e malaffare. Questo ennesimo atto di codardia, portato a termine da soggetti impossibili da qualificare anche solo come esseri umani bensì come bestie selvagge e primitive, non è altro che un forte schiaffo che ognuno di noi deve sentire sulla propria pelle. Proprio per questo ritengo che si debba agire con fermezza dando un segno tangibile della differenza tra noi e loro, tra cittadini civili e solidali e soggetti inumani che continuano a martoriare la nostra terra con la loro ignoranza delinquenziale. Propongo una giornata di riflessione da svolgersi non al chiuso di una stanza, ma direttamente sui terreni colpiti da questo ennesimo ed assurdo atto criminale, lavorando insieme ai ragazzi al ripristino della piantagione di ulivi distrutti. Lo propongo ai miei colleghi consiglieri regionali, a tutto il Partito Democratico reggino, al mondo dell'associazionismo ed a chiunque senta il fastidio di quello schiaffo sul proprio viso".

    "Il recente atto intimidatorio ai danni della Cooperativa Sociale Valle del Marro-Libera Terra che opera, grazie all'associazione Libera, sui terreni confiscati alle organizzazioni criminali vicino Polistena, è un gesto vergognoso, che deve fare alzare ancora di più l'asticella di guardia delle istituzioni verso la 'ndrangheta in Calabria". Lo afferma il deputato M5S Paolo Parentela. "In una terra disgraziata come la Calabria - prosegue - lavorare onestamente i campi confiscati alla 'ndrangheta è un gesto coraggioso e indispensabile. Non abbandonare le associazioni che si impegnano per la lotta alla criminalità organizzata è un impegno che la politica non deve tralasciare. C'è un forte bisogno di sentire la presenza delle istituzioni in Calabria. Don Pino Demasi ed il coordinamento di 'Libera' della Piana di Gioia Tauro hanno tutta la mia solidarietà".

    "Vogliamo condannare fermamente il vile gesto compiuto a Castellace, nell'uliveto confiscato e assegnato alla cooperativa sociale Valle del Marro - Libera Terra". Lo affermano il Sindaco e l'amministrazione comunale di Oppido Mamertina, Domenico Giannetta. "È un grande dolore per tutti noi - aggiungono - apprendere queste notizie e vogliamo dunque mostrare la nostra solidarietà e la nostra vicinanza alla "Valle del Marro", sostenendoli ed invitandoli ad andare avanti per la propria strada con l'impegno e la motivazione che da sempre li contraddistingue. Vogliamo ricordare come il lavoro della cooperativa non abbia solamente un grande valore simbolico, ma rappresenti anche un forte stimolo per lo sviluppo economico sano del territorio e, per tanto, non può che inorgoglire tutti i cittadini della nostra terra. Vogliamo rendere pubblico il nostro dissenso e tutta la nostra delusione, ulteriormente accresciuti, se ciò fosse possibile, dal fatto che tale triste episodio si sia verificato proprio all'interno del territorio del nostro comune".

    "Non basta più la solidarietà verso la Cooperativa Valle del Marro - Libera Terra che ha subito, a Oppido Mamertina, l'ennesimo attentato vigliacco e codardo da parte della ndrangheta con il taglio di 96 piante di ulivo". Lo affermano le segreterie territoriali della Cgil, Spi-Cgil, Flai-Cgil di Gioia Tauro. "La ndrangheta - prosegue la nota - non accetta che nei terreni confiscati si possono svolgere attività produttive che fanno crescere l'economia del territorio e aiutano l'occupazione. La Cooperativa Valle del Marro - Libera Terra rappresenta in tutta la Piana di Gioia Tauro un importante esempio di come si possa contrastare la mafia e creare le condizioni di un possibile sviluppo attraverso il lavoro di tanti giovani che da anni gestiscono i terreni confiscati alla ndrangheta. Occorre dunque reagire con forza e con determinazione chiedendo alle Istituzioni regionali e nazionali di predisporre tutte le iniziative in grado di impedire che questi atti delinquenziali continuino"

    "Un ennesimo vile atto intimidatorio nei confronti della Cooperativa della Valle del Marro che condanniamo con fermezza". Con queste parole, il Segretario Generale Spi Cgil Calabria Vladimiro Sacco e il Responsabile del Dipartimento Legalità dello Spi Cgil Calabria Salvatore Lacopo commentano quanto accaduto sul terreno gestito dalla Cooperativa della Valle del Marro "Libera Terra". "Si tratta - aggiungono - di una realtà importante in Calabria, un simbolo di legalità e di buona economia. Un luogo dove la lotta alla 'ndrangheta è vissuta quotidianamente, attraverso ogni singolo gesto di lavoro onesto e pulito. Un luogo che, durante i campi della legalità che organizziamo ogni estate insieme con Flai Cgil e Libera, i giovani provenienti dal nord Italia visitano, restando incantati per la bellezza dei terreni, per la concretezza di un lavoro vissuto con coraggio e determinazione. Come Spi-Cgil, da sempre, in contrasto contro ogni forma di illegalità, contro tutte le Mafie, contro la criminalità organizzata, seguendo valori quali democrazia, libertà e uguaglianza, siamo vicini e solidali agli operatori della Cooperativa e a Libera. In attesa che le forze dell'ordine consegnino alla Giustizia i responsabili di tale grave evento, lo Spi-Cgil Calabria e il Dipartimento Legalità Spi-Cgil Calabria continueranno la lotta al fianco di chi, giornalmente, contrasta la violenza e l'illegalità, affinché realtà come quelle dei terreni confiscati siano davvero dei Beni della società per la società, tutelati e di cui essere orgogliosi".

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