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    Parcheggio a Capo Colonna in area protetta, dopo le polemiche la mobilitazione

     

    Parcheggio a Capo Colonna in area protetta, dopo le polemiche la mobilitazione

    16 gen 15 E' mobilitazione a Crotone per impedire la realizzazione di un intervento di pavimentazione - parcheggio davanti al santuario mariano della Madonna di Capo Colonna, nell'area del Parco archeologico della città calabrese. A sollevare la questione sui rischi di cementificazione sono state le segnalazioni delle associazioni 'Sette Soli' e 'Gettini di Vitalba'. E proprio domani, dalle 14 fino al tramonto, il comitato sorto spontaneamente #Salviamocapocolonna, raccogliendo l'appello alla mobilitazione, ha chiamato a raccolta i cittadini per una manifestazione a difesa del sito. I lavori del progetto denominato in gergo tecnico "SPA 2.4 Capocolonna" prevedono interventi sul piazzale antistante il santuario sotto il quale insistono costruzioni probabilmente riguardanti uno spazio dedicato al foro di epoca romana. Recentemente, la vicenda è stata oggetto di un'interrogazione parlamentare al Ministro per i Beni e le Attività culturali, Dario Franceschini, presentata dai parlamentari di M5S Paolo Parentela e Nicola Morra che hanno chiesto espressamente l'avvio di atti ispettivi paventando il rischio che si possa "minare seriamente l'integrità del paesaggio e, quindi, il valore storico delle importantissime scoperte archeologiche compiute a Capo Colonna e mai adeguatamente valorizzate". Successivamente il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio ha chiesto al Dipartimento Cultura dell'ente di avviare un'indagine conoscitiva sulla vicenda. Un intervento da parte del ministero, inoltre, è stato sollecitato anche dalla ministra per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta. Proprio la presa di posizione della ministra calabrese, che non aveva risparmiato critiche all'operato del Comune di Crotone, è stata oggetto della replica del sindaco della città Peppino Vallone che ha bollato l'esternazione della rappresentante del Governo come "improvvida, inaccettabile, imprudente e offensiva".

    Sidnaco Vallone contro la Lanzetta. "Considero la recente esternazione della ministro Maria Carmela Lanzetta, rispetto a quanto si sta verificando nel sito archeologico di Capo Colonna, improvvida, inaccettabile, imprudente e offensiva". Lo afferma il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, in una nota indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi relativa alle dichiarazioni del ministro per gli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta che ieri ha scritto al collega di governo Dario Franceschini chiedendo un suo intervento. Lanzetta, rivolgendosi a Franceschini, aveva sostenuto che "l'intervento ha portato allo scavo di parte dell'antico Foro di età romana, ma prevede anche la pavimentazione della medesima area per destinarla a parcheggio della chiesa ivi esistente. Questo esito assurdo si somma ad altri interventi improvvidi già in passato attuati nella città di Crotone da parte del Comune, segnali ripetuti di una scarsissima attenzione e considerazione delle proprie ricchezze culturali". Il sindaco di Crotone sulla base di queste dichiarazioni ritiene che "chiunque ricopra incarichi istituzionali, ed un ministro della Repubblica in particolare, ha il dovere - aggiunge - di conoscere fatti e circostanze prima di emettere giudizi generici fondati sul sentito dire e non sulla conoscenza specifica di fatti. Così si ragiona al mercato, non nelle stanze dove si ricoprono importanti incarichi istituzionali dello Stato. Lo dico con chiarezza, sig. presidente del Consiglio, non mi sento rappresentato da questo ministro. Lanciare accuse generiche ed immotivate, senza averne una diretta conoscenza, senza sentire le istituzioni locali è un grave segnale di pressappochismo istituzionale e politico". "Le esternazioni gratuite ed infondate del ministro - prosegue il sindaco di Crotone - non fanno che alimentare un clima altamente confuso senza portare nessun contributo in termini di chiarezza che ci si aspetterebbe da un rappresentante del Governo. Lo sostengo con profondo rammarico ma anche con assoluta consapevolezza: appare evidente che il ministro è inadeguato al ruolo istituzionale che ricopre".

    Cgil: Sorprende Sindaco Crotone. "Di fronte all'attacco sorprendente che il sindaco Vallone ha fatto nei confronti del ministro Lanzetta, abbiamo il dovere al di là della polemica istituzionale, di chiedere al sindaco di chiarire la sua posizione". E' quanto sostiene la segreteria regionale della Cgil Calabria in una nota. "Perché - prosegue il sindacato - questo attacco? Che cosa pensa della vicenda di Capo Colonna? Qual è la sua valutazione sulla vicenda? E quale interesse vuole difendere in quella realtà? Il ministro è stato chiaro, è intervenuto per difendere il patrimonio storico. Il sindaco Vallone chiarisca invece la sua posizione piuttosto che chiedere le dimissioni. In ogni caso è sorprendente la sua concezione delle istituzioni. Un ministro dovrebbe dimettersi perché non ha ascoltato un sindaco, e ha espresso una posizione che non condivide? Questa concezione è accettabile per un sindaco che svolge il delicato ruolo di responsabile dell'Anci?".

    Adesione del WWf. Il Wwf della provincia di Crotone aderisce alla manifestazione spontanea in favore del sito archeologico di Capo Colonna in programma domani alle 14 ed auspica una svolta nella cura della struttura. "L'area archeologica di Capocolonna - afferma il responsabile del Wwf di Crotone, Francesco Zurlo - è minacciata già dalle trivellazioni dell'Eni per sfruttare le sue condotte di metano, è sede di un bellissimo museo che dovrebbe essere maggiormente valorizzato, invasa da cartacce e rifiuti, con la mitica colonna simbolo di Crotone e della Calabria ed il piccolo Santuario con la Madonna nera protettrice della città, a cui i crotonesi sono devoti fin dal profondo dell'anima, in balia dei barbari e di gente che non conosce e se ne frega della cultura e dell'identità di una comunità". "Attorno a questi tesori - prosegue - si può costruire il nostro sviluppo, ma non tramite spianate di cemento o megalitiche tettoie, bensì con infrastrutture e servizi coerenti e di qualità. Che questa rivolta popolare sia il primo passo, un punto di partenza nuovo. Che le istituzioni capiscano il messaggio importantissimo che viene dalle nostre comunità, e si mettano al servizio di questa volontà popolare di tutela e valorizzazione della nostra cultura, altrimenti si facciano da parte e si dimettano da ruoli che usurpano impunemente".

    Parentela a sostegno delle iniziative. "L'interesse sollevato sul sito archeologico di Capo Colonna è la prova che quando sono i cittadini a muoversi la politica non può restare indifferente". E' quanto afferma il deputato M5S Paolo Parentela "primo firmatario - riporta una nota - dell'interrogazione parlamentare che ha acceso i riflettori sul progetto 'Spa 2.4 Capo Colonna', portando decine di cittadini crotonesi a presidiare pacificamente l'area di cantiere". "A scatenare l'interesse mediatico sulla vicenda - prosegue Parentela - non è stata la mia interrogazione parlamentare ma l'impegno dei cittadini, che hanno deciso di protestare pacificamente per difendere la storia di Crotone e della Calabria. Gli interventi del Ministro Lanzetta e del Governatore della Calabria Mario Oliverio, non sono altro che atti dovuti. Anche se tardivi. Le associazioni 'Gettini di Vitalba' e 'Sette Soli' avevano segnalato i nei del progetto ben prima dell'onda mediatica che ha investito la vicenda. I politici di tutti gli schieramenti veramente interessati alle sorti del parco archeologico, sono invitati a partecipare alla manifestazione che i cittadini del comitato spontaneo '#SalviamoCapoColonna' stanno organizzando per domani. È guardando in faccia i cittadini che si devono fare promesse, non attraverso sterili comunicati stampa". "Sono contento che i cittadini del comitato - sostiene ancora Parentela - siano riusciti ad ottenere un incontro dal Prefetto, fissato per lunedì 19 gennaio, in cui sarà presente anche la dottoressa Simonetta Bonomi della soprintendenza. Mi sorprende, invece, il silenzio del sindaco di Crotone Peppino Vallone, che sembra essere completamente disinteressato alla vicenda. Il M5S non vuole alcuna paternità per le iniziative portate avanti, visto che si è limitato a svolgere il ruolo di portavoce dei cittadini attivi sul territorio. La cultura del rispetto per la valorizzazione del patrimonio storico non ha colore politico".

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