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    Protesta lavoratori Infocontact, incontro con Prefetto

     

    Protesta lavoratori Infocontact, incontro con Prefetto

    15 gen 15 Sit-in dei lavoratori Infocontact, stamani, davanti la Prefettura di Catanzaro per chiedere tutela e sicurezza per il futuro dei 1.800 occupati nel call center di Lamezia Terme e sollecitare l'Esecutivo ad intervenire sulla problematica della società calabrese da mesi in amministrazione controllata. Al termine del sit-in, una delegazione di dipendenti ed i rappresentanti sindacali hanno incontrato il prefetto di Catanzaro Luisa Latella. "Quello che vogliamo - hanno detto i rappresentanti della delegazione al Prefetto - è essere maggiormente tutelati e che sia convocato immediatamente un tavolo presso il ministero dello Sviluppo economico, dove si discuta esclusivamente della vicenda Infocontact che in Calabria dà da mangiare a 1800 famiglie". L'obiettivo è quello di ottenere le clausole sociali che garantirebbero all'operatore di call center di seguire la commessa anche se questa dovesse cambiare società di gestione. "L'Italia - hanno sottolineato i rappresentanti sindacali - è l'unica nazione europea a non aver ratificato la norma che prevede le clausole sociali e noi nel tavolo ministeriale chiederemo proprio questo". Alla base della protesta l'avvicinarsi della data di scadenza della commessa di Wind che in Infocontact dà lavoro a 300 dipendenti. Ieri i rappresentanti sindacali e la Wind, hanno avuto un incontro al termine del quale è stata decisa una proroga della scadenza fino ad aprile 2015, quando sarà pubblicato il nuovo bando. "Interessati a rilevare i rami dell'azienda - hanno detto i rappresentanti sindacali - che è ancora viva come attività lavorativa, sono quattro. Noi vorremmo che quando l'azienda sarà rilevata vengano garantiti i posti di tutti i lavoratori". La Prefettura ha inoltrato una nota al ministero dello Sviluppo economico nella quale si chiede l'avvio del tavolo ministeriale, sottolineando che la Calabria, vista la crisi, non può permettersi la perdita di 1800 posti di lavoro. "Abbiamo già contattato il ministero - ha detto il prefetto Latella - per chiedere l'avvio di un tavolo dedicato solo ad Infocontact. Supereremo tutti insieme questo momento difficile attraverso i canali giusti e governando i processi di crisi senza farci travolgere, ma soprattutto operando e non lamentandoci. In tempi brevi vi garantisco che ci metteremo nuovamente in contatto con il ministero. Collaboreremo con tutte le istituzioni, regionali e locali, per trovare una soluzione. Quindi massima attenzione e massima collaborazione".

    Ministero convocherà sindacati. "E' di pochi minuti fa la conferma che il MISE convocherà le organizzazioni sindacali a Roma per discutere della Vertenza Infocontact. In attesa della convocazione formale che giungerà alle segreterie nazionali e regionali di categoria, i lavoratori potranno godersi questa prima conquista, che comunque non è che il primo passo verso una risoluzione positiva di una vertenza che impatta 1800 famiglie calabresi". Lo afferma, in una nota, Daniele Carchidi, segretario generale Slc Cgil Calabria. "La manifestazione in Piazza Prefettura - prosegue - ha portato i suoi frutti, grazie al prezioso contributo del Prefetto di Catanzaro che prontamente ha sollecitato il Ministero per questa convocazione tanto attesa dai lavoratori di Infocontact. Un ringraziamento doveroso va a tutte le parti istituzionali che si sono mobilitate raccogliendo l'appello che le organizzazioni sindacali regionali hanno lanciato nei giorni scorsi. Un doveroso plauso va a tutti quei lavoratori di Infocontact che quest'oggi erano in piazza nel loro tempo libero per rivendicare una risposta per il loro futuro occupazionale, ma soprattutto a tutti quei lavoratori che con competenza, professionalità e senso del dovere erano a garantire continuità lavorativa sul proprio posto di lavoro. Il 22 a Roma andremo con il chiaro obiettivo di trovare soluzioni condivise che garantiscono la tenuta occupazionale del perimetro aziendale richiamando a responsabilità tutte le aziende committenti affinché diano continuità lavorativa ad Infocontact ora ed alle aziende che subentreranno poi". "Questa - conclude Carchidi - non è che il primo passo verso una risoluzione positiva della vertenza, ma sicuramente non è che l'inizio. Ora più che mai bisognerà tenere alta l'attenzione sulla vicenda Infocontact, puntando attraverso il dialogo e la concertazione tra le parti a ricercare soluzioni ottimali per 1800 figli di questa terra già deturpata da centinaia di crisi occupazionali".

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