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    Sostiene genero boss in tv, silurato assessore Comune Tropea

     

     

    Sostiene genero boss in tv, silurato assessore Comune Tropea

    07 gen 15 L'assessore al Turismo del Comune di Tropea Antonio Bretti è stato revocato dal sindaco Pino Rodolico per avere dato il suo sostegno al tuffo in mare organizzato per festeggiare il Capodanno, iniziativa nel corso della quale è stato intervistato, tra gli altri, un uomoche è risultato essere un sorvegliato speciale, Francesco Zaccaro, genero del boss Tonino La Rosa, ritenuto a capo dell'omonimo clan di Tropea. Il sindaco ha revocato la delega a Bretti per avere, "con i suoi comportamenti, leso l'immagine del Comune allontanandosi dalle linee programmatiche dell'amministrazione". Come ormai tradizione da anni, il primo gennaio, un gruppo di giovani ha organizzato un tutto a mare per festeggiare l'arrivo del nuovo anno coinvolgendo Bretti e pregandolo di dare risalto all'iniziativa sugli organi di stampa. Sulla spiaggia scelta per il tuffo si è così radunata una piccola folla di bagnanti, turisti e curiosi, oltre a telecamere e giornalisti. All'iniziativa si sono aggregati anche il vicesindaco Domenico Tropeano e il presidente del consiglio comunale Sandro D'Agostino ma si sarebbero allontanati quasi immediatamente, dissociandosi successivamente dall'iniziativa. Il motivo si è capito poi, quando, in televisione, nei servizi realizzati da ignari giornalisti, è comparsa l'intervista al genero del boss. Nei giorni scorsi, sia Tropeano sia Bretti erano stati convocati dai carabinieri per fornire chiarimenti sull'organizzazione dell'iniziativa.

    Totale estraneità. L'ex assessore comunale di Tropea Antonio Bretti, revocato dal sindaco, Pino Rodolico, in seguito alla presenza di Francesco Zaccaro, sorvegliato speciale e genero del boss della 'ndrangheta Tonino Larosa, ad una iniziativa alla quale aveva preso parte lo stesso ex assessore Bretti, ha respinto le accuse che gli vengono contestate. Bretti, tra l'altro ex carabiniere in pensione, ha incontrato il prefetto Giovanni Bruno al quale ha espresso la sua "totale estraneità a qualsivoglia situazione ambigua. La mia unica colpa forse - ha detto Bretti - è stata quella di aver promosso nel corso del mio mandato, e sfido chiunque a dichiarare il contrario, l'immagine positiva della mia città a tutti i livelli, facendomi promotore di tante iniziative tese a valorizzare l'offerta turistica e il 'brend' di Tropea in Italia e nel mondo. Per questo mio costante impegno, per il quale ho trascurato lavoro, famiglia e hobby, ho ricevuto attestati di stima e affetto. Basti citare le centinaia di telefonate di solidarietà che mi sono giunte in queste ore da parte di figure istituzionali e semplici cittadini".

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