Inchiesta Anas, revocati domiciliari a ex parlamentare

31 dic 15 Niente più arresti domiciliari per l'ex parlamentare accusato di traffico di influenze nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Roma sulle tangenti per appalti Anas. L'uomo era stato arrestato lo scorso 22 ottobre ed essendo ultrasettantenne era in detenzione domiciliare. Oggi il gip Giulia Proto ha accolto la richiesta di revoca dei domiciliari avanzata dall'avvocato Antonio Managò. Per lui vige solo l'obbligo di firma.

"Le dichiarazioni al pm di Antonella Accroglianò, la 'dama nera' dell'inchiesta sulle tangenti Anas, hanno completamente scagionato l'ex parlamentare perchè la signora ha spiegato di aver fatto il nome del politico solo per millanteria. Inoltre e' stato appurato che l'Anas non ha mai assunto le due persone che sarebbero state a cuore dell'uomo, e dunque l'accusa di aver fatto pressioni per queste assunzioni si è rivelata una circostanza non vera". Lo ha detto l'avvocato Antonio Managò parlando della revoca dei domiciliari all'uomo che era agli arresti nella sua abitazione romana dallo scorso 22 ottobre. Accroglianò è la responsabile del Coordinamento tecnico amministrativo dell'Anas. L'ex parlamentare, all'epoca del governo Prodi, era accusato anche di essersi interessato per far avere appalti Anas agli imprenditori catanesi Bosco e Costanzo. A carico dell'uomo, il gip Giulia Proto ha fissato la misura dell'obbligo di firma. Ad avviso dell'avvocato Managò, l'inchiesta sarebbe prossima alla chiusura della fase delle indagini.