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    Monasterace simbolo della Calabria che riparte. Riaperta la coop Goel bruciata a ottobre

     

    Monasterace simbolo della Calabria che riparte. Riaperta la coop Goel bruciata a ottobre

    19 dic 15 C'è la festa della ripartenza a Monasterace, nella locride. A poco meno di due mesi dall'ennesimo attentato intimidatorio, il settimo in soli sette anni di attività, si riaccendono, e non solo idealmente, i motori del nuovo trattore in sostituzione di quello bruciato da mani ignote, lo scorso ottobre assieme al capannone dell'azienda agricola "'a Lanterna" del Gruppo Goel Bio. In tanti, davanti al faro di Punto Stilo e a qualche centinaio di metri dalle rovine dell'antica Kaulon magnogreca, hanno risposto, dalla Calabria e non solo (c'è chi è venuto da Reggio Emilia), all'appello lanciato per salutare il ritorno alla normalità di un'azienda da sempre nel mirino delle cosche. A rappresentare il Governo ci sono i ministri del Lavoro, Giuliano Poletti, e delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ed il viceministro dell'interno, Filippo Bubbico. Con loro c'é il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, assieme al presidente della Fondazione Per il Sud Carlo Borgomeo, all'europarlamentare di M5S Laura Ferrara, al procuratore aggiunto della Repubblica di Reggio Calabria Nicola Gratteri ma, soprattutto, a tanti cittadini, gruppi ecclesiali e associazioni. "Abbiamo dovuto gridare - dice Vincenzo Linarello, presidente del gruppo Goel Bio - perchè si capisse che è inaccettabile l'aggressione continua alle aziende agricole della nostra terra. E oggi siamo qui per dare un segnale e per dire che non ci arrendiamo e non intendiamo rinunciare alla strada del lavoro e dello sviluppo. Ai rappresentanti del Governo, che ringrazio per la loro presenza, dico che qui c'è bisogno di tre elementi basilari: repressione, prevenzione e lavoro". Messaggio recepito dal ministro Poletti che, però, prima di parlare, davanti al mezzo agricolo appena riacquistato e benedetto dal vescovo di Locri mons. Francesco Oliva, si lascia andare ad una confidenza. E racconta la meraviglia, per lui figlio di contadini e cresciuto in campagna, di dover inaugurare, per la prima volta nella sua vita, un trattore. "E pensare - dice - che da bambino questo era il mio sogno. La festa di oggi qui è un fatto assolutamente importante perché dimostra che le cose si possono fare e che, anche di fronte a fatti gravi e ripetuti come quelli accaduti qui, bisogna reagire. E credo che il ritrovarsi qui oggi sia proprio il segnale che noi dobbiamo dare". C'è poi da tagliare il nastro al nuovo capannone ricostruito e bardato dai testi che alcuni scrittori calabresi hanno voluto regalare all'azienda come segno di vicinanza e di sostegno. Se ne è occupa il ministro Delrio. "Quella contro la criminalità organizzata, in Calabria come altrove - sostiene il ministro, parlando degli imprenditori di Goel come di "moderni partigiani" - è una guerra vera. Per questo noi dobbiamo fargli sentire in ogni occasione la nostra presenza. Siamo qui al loro fianco per portare la nostra amicizia e la nostra forza in una battaglia che è di tutti". A seguire tanta musica con il Parto delle Nuvole Pesanti e le arance appena raccolte distribuite ai partecipanti alla serata. E la guerra contro il malaffare, in una terra antica e ricchissima di potenzialità, continua.

    la consegna del nuovo trattore

    Il Ministro Delrico con il Presidente Oliverio riaprono il garage bruciato

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