Vescovo Locri "Sciagura del mare, pagano i più deboli" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Vescovo Locri "Sciagura del mare, pagano i più deboli"

20 apr 15 "Questo nostro mondo paga l'indifferenza di tanti". E' quanto scrive il vescovo di Locri-Gerace mons. Francesco Oliva in una lettera inviata ai sacerdoti della diocesi in cui li invita, insieme ai parrocchiani, ad un momento di preghiera da vivere comunitariamente prima della Celebrazione eucaristica di Domenica prossima in memoria delle centinaia di migranti morti nei giorni scorsi nel canale di Sicilia. "L'ennesima sciagura del mare - scrive il presule - ci colpisce nel profondo della nostra umanità. Pagano sempre i più deboli lo sfruttamento di gente senza scrupoli. A morire sono nostri fratelli, qualunque sia il colore della loro pelle o la religione di appartenenza. Ci chiediamo cosa possiamo fare? La risposta la lascio al cuore di ciascuno". Mons. Oliva, proprio nei giorni scorsi aveva indirizzato alla Diocesi una lettera sull'accoglienza ai migranti "O Dio misericordioso, Padre del debole e del povero, del dimenticato da tutti, del migrante e del rifugiato - recita, tra l'altro, la preghiera inviata dal vescovo ai sacerdoti - aiutaci a superare il vuoto di un benessere ricco di tante cose, ma povero di amore. Nelle tue mani affidiamo i nostri fratelli immigrati vittime nelle acque fredde del nostro mare. Perdonaci se la nostra povertà e avidità ci rende ciechi e indifferenti, se non riusciamo a scorgere il tuo volto nel loro. Per loro ti preghiamo e per tutti i migranti morti nei viaggi della speranza protesi verso un mondo di pace e di benessere. A tutti loro chiediamo perdono per la nostra indifferenza e perbenismo. Aiutaci, Signore, a rendere questo nostro mondo più umano e fraterno".