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    Frana di Oriolo, vertice in Prefettura. Oliverio assicura fondi per 600 mila euro

     

    Frana di Oriolo, vertice in Prefettura. Oliverio assicura fondi per 600 mila euro

    20 apr 15 Una serie di interventi sono stati decisi dal tavolo di monitoraggio del fenomeno franoso che sta interessando il territorio del comune di Oriolo, tornato a riunirsi in Prefettura a Cosenza. La riunione, alla quale hanno partecipato i tecnici della Regione, dell'Amministrazione provinciale, del CNR e del comune di Oriolo, si è sviluppata in due fasi. Nella prima, è scritto in una nota della Prefettura di Cosenza, "è stato fatto il punto sugli interventi a tutela della pubblica incolumità già adottati e da adottare nell'immediato, al fine di garantire sempre minori disagi per la popolazione interessata dall'evento franoso. In particolare, si è stabilito di verificare, mediante sopralluogo tecnico presso la frazione Santa Marina, la possibilità di rendere percorribile, tramite interventi specifici, una strada interpoderale che, essendo al di fuori del fronte di frana, consentirebbe un valido percorso alternativo alla strada provinciale in più punti franata, ma resa costantemente percorribile da pronti e tempestivi interventi effettuati dall'amministrazione provinciale. Inoltre, sarà garantito un drenaggio dell'acqua in eccesso nel corpo della frana che ha interrotto la strada provinciale anche nel tratto che conduce alla vicina Basilicata, in modo tale da alleggerire il versante e valutare ulteriori interventi di ripristino della viabilità. Il Comune, con il supporto della Protezione civile regionale, redigerà un piano speditivo di evacuazione da attivare nel caso di una evoluzione del fenomeno franoso". La seconda parte dell'incontro, prosegue il comunicato, "è stata focalizzata sulle iniziative da adottare per la mitigazione del rischio idrogeologico nel territorio comunale di Oriolo. Il Presidente della Regione, intervenuto all'incontro, ha rappresentato di aver già stanziato 600.000 euro, destinati ai primi interventi per la messa in sicurezza del territorio di Oriolo, al quale andranno ad aggiungersi le risorse che saranno allocate nel prossimo Accordo di Programma Quadro. Il Rettore dell'Unical ha espresso la disponibilità dell'Ateneo a offrire le professionalità tecniche sia per lo studio delle cause che hanno generato il movimento franoso, che per la redazione di progetti di mitigazione del rischio. Al riguardo, il Prefetto ha offerto la disponibilità della Prefettura ad ospitare un tavolo tecnico composto da professionalità della Regione, del CNR, della Provincia, del Comune e dell'Unical, per stabilire le modalità di utilizzo dei 600.000 euro già stanziati". Gli amministratori di Oriolo, in conclusione, "hanno ringraziato le Istituzioni per l'attenzione rivolta a quel territorio".

    "Oriolo è una ferita che si riapre in una regione che, purtroppo, nel suo corpo di ferite ne ha già abbastanza. Sono oltre 409, infatti, i punti di criticità presenti su tutto il nostro territorio regionale. Quella di Oriolo, così come le altre ferite, deve essere rimarginata al più presto". Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, a margine del vertice convocato per questa mattina dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, nella sede della Prefettura. "All'indomani della grave frana verificatasi in questo comune - ha proseguito - ho effettuato un sopralluogo ed ho verificato di persona quanto grave fosse la situazione ed urgente un intervento. Interi nuclei familiari che avevano assunto con sacrificio un mutuo o un prestito per costruirsi una casa sono stati evacuati, aziende agricole ed agriturismi sono rimasti isolati e messi in ginocchio. Come Giunta regionale abbiamo subito approvato una delibera per aiutare il comune ad affrontare l'emergenza. Abbiamo stanziato seicentomila euro, mentre abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con il responsabile nazionale dell'Unità di missione di Palazzo Chigi, Erasmo D'Angelis, responsabile di Italiasicura, con il quale abbiamo esaminato anche altre situazioni gravi di dissesto verificatesi nei comuni di Scala Coeli, Canolo, Petilia Policastro, ecc. Per quanto riguarda Oriolo abbiamo abbiamo deciso di mettere in campo una task-force che, nei prossimi giorni, avrà il compito di affrontare l'emergenza individuando soluzioni valide per evitare l'isolamento di questo centro, di verificare le opere di manutenzione necessarie sul territorio e definire un progetto complessivo di sistemazione strutturale. La stessa cosa faremo con gli altri territori colpiti dal dissesto utilizzando le risorse che saranno disponibili entro il mese di maggio". "Le problematiche della difesa del suolo e del dissesto idrogeologico - ha aggiunto il presidente della Giunta regionale - dovranno essere assunte, e noi lo faremo, come centrali in una azione e in una strategia di sviluppo. Per troppo, lungo tempo, queste problematiche sono state marginalizzate e messe da parte. Una regione assai fragile dal punto di vista idrogeologico avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione e dare maggiore centralità a queste problematiche. C'è stata e c'è ancora una insufficienza di risorse, ma c'è stata anche e soprattutto una mancanza di coordinamento degli strumenti. Non a caso nella riorganizzazione della macchina regionale abbiamo ridotto i dipartimenti da quattordici a dieci, dando vita ad una sola Unità Organizzativa Autonoma per la difesa del suolo e per la prevenzione dei rischi idrogeologici. Essa avrà il compito di ricondurre ad unità tutti gli strumenti che operano sul territorio come Calabria Verde, la Protezione Civile, l'ABR (Autorità Regionale di Bacino), i Consorzi di Bonifica, ecc.". "Siamo convinti, però - ha concluso Oliverio - che il primo cambiamento da compiere è quello culturale. Dobbiamo cambiare mentalità, adeguare i nostri strumenti urbanistici, rispettare regole e vincoli e dire no quando si deve dire di no, puntando definitivamente al recupero e al 'consumo zero' del nostro territorio".

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