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    Tagli alla sanità, protestano i dializzati a Catanzaro

    Un reparto Dialisi

     

    Tagli alla sanità, protestano i dializzati a Catanzaro

    25 mag 14 Ritardare di dieci minuti l'inizio dialisi nei vari turni e rifiutare la colazione durante il trattamento salvavita. E' questa la forma di protesta simbolica decisa dall'assemblea dei dializzati e trapiantati del catanzarese nei confronti dell'ufficio del commissario per il piano di rientro dal disavanzo sanitario in Calabria. "L'assemblea si è resa necessaria - è scritto in una nota dell'Aned - per decidere le più opportune iniziative ad arginare la gravissima situazione della nefrologia e dei centri dialisi del catanzarese per carenza di personale e conseguente inerzia della politica sanitaria da parte della struttura commissariale. Sono stati evidenziati i rischi di una sospensione di servizi nei centri di nefrologia a causa della mancata distribuzione delle risorse umane in regione; la gestione del trasporto per tutti i dializzati anche quelli che deambulano ma solo prima del trattamento salvavita; l'incostante fornitura di medicinali; i ticket non dovuti per esami antirigetto; letti o poltrone per dializzati obsoleti; strutture vergognose, per tutte Lamezia Terme con infiltrazione acqua piovana e spifferi dalle finestre. E ancora: assenza totale di politiche sanitarie di prevenzione delle insufficienze renali croniche da parte dell'Azienda sanitaria provinciale e le mancate segnalazioni di donazioni dai tanti centri di anestesia e rianimazione del territorio, fatto salvo il Pugliese Ciaccio". "Nelle condizioni in cui versa la sanità regionale commissariata e con una gestione per niente oculata e irrazionale - prosegue la nota - pensare di risolvere tali criticità per Aned non può rimanere un sogno. Certo però bisogna agire e noi non verremo meno fin quando non si riporta a situazione decente la gestione dei malati di rene. Non deve succedere che in alcuni centri vengano fatte promesse da marinaio, se è vero come è vero, che la signora Antonella Stasi, facente funzione di presidente della Regione a distanza di 18 mesi dal primo impegno ripromette la istituzione di un reparto di nefrologia di là da venire dove, attualmente, i pochi posti letto sono congiunti, sconsideratamente, con quelli dei pazienti oncologici. Un problema che speriamo di rivolgere al sub commissario Urbani se riscontrerà nostra richiesta di ascolto"

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