Nuovo direttore all'Aci Catanzaro. Ripepe "separare competenza Aci-Motorizzazione" - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Nuovo direttore all'Aci Catanzaro. Ripepe "separare competenza Aci-Motorizzazione"

05 mag 14 "Stiamo vivendo un momento delicato. Ogni nuovo Governo che si insedia, purtroppo, oltre a prendere sistematicamente di mira gli automobilisti, pensa subito non a razionalizzare il settore nell'interesse degli utenti, ma a sopprimere il Pubblico registro automobilistico, a modo loro, come azione emblematica dello stop allo spreco e al malaffare". Lo ha detto, nel corso di una conferenza stampa, il presidente dell'Aci di Catanzaro, Eugenio Ripepe. Nel corso dell'incontro il presidente Ripepe ha presentato alla stampa il nuovo direttore dell'Aci di Catanzaro, Gugliemo Parisi. "La nomina di Parisi - ha detto Ripepe - è effetto della spending rewiew considerato che Parisi è anche il direttore territoriale per tutta la Calabria e sovraintende a tutti i Club ACI della regione. Anche con questa azione l'Aci anticipa tutti, passando dalle parole ai fatti e dimostrando anche la sua attenzione alla qualità del proprio corpo professionale, scelto in un'ottica di risparmio e non di spreco". Facendo riferimento all'azione del Governo, Ripepe ha parlato di "scelte da tempo agognate e sperate da parte di un preciso comparto del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, che prendono parte alla partita come giocatori ed arbitri, fornendo molto spesso dati assolutamente inesatti e risparmi inventati per lo Stato. Per alcuni aspetti abbiamo apprezzato le iniziative del Governo Renzi, che sembrano destinate, qualora venissero attuate, a segnare il cambiamento del Paese, ma sicuramente quella dell'accorpamento dell'Aci e della Motorizzazione non è una novità. Su questa vicenda, peraltro, ha da sempre regnato una grande confusione e disinformazione. Non vorremmo che alla fine venissero operate scelte che non vanno nell'interesse dell'utente-automobilista e della semplificazione, ignorando che l'Aci è una risorsa per lo Stato e non un costo. Non solo perché è un ente pubblico non economico e come tale non grava sul bilancio statale ma, soprattutto, perché ha un bagaglio di esperienza e professionalità che gli consentono di svolgere funzioni e servizi che altre strutture della Pubblica amministrazione non riescono ad ottemperare in maniera autonoma. Mi sembra opportuno fare presente che gli Automobil Clubs, nella gestione del Pra, non hanno alcun ruolo e quindi non ricavano introiti economici. La nostra sola preoccupazione è che non vorremmo si finisca per fornire all'automobilista, a sue spese, un servizio peggiore e, in qualche caso, favorendo anche il malaffare, che sicuramente non è mai albergato nelle strutture dell'Aci. Si potrebbe pensare, invece, ad una vera e propria separazione delle competenze, riservando alla Motorizzazione, ad esempio, l'indiscusso ruolo di organo tecnico, lasciandogli tutte quelle funzioni inerenti i collaudi, revisioni delle autovetture, rilasci e rinnovi della patente, recuperando dalle Provincie competenze relative alle scuole guida e i centri di revisioni privati. L'Aci, ente pubblico non economico che non percepisce fondi pubblici, potrebbe svolgere, invece, la funzione amministrativa, strettamente collegata a tutta la storia degli autoveicoli, dalla loro immatricolazione a tutto il resto". "Se sarà realizzato l'ipotizzato accorpamento tra Pra e Motorizzazione - ha detto il direttore Parisi - per l'automobilista ci sarà un effetto boomerang. Verrebbe meno, ad esempio, la certezza del diritto nella registrazione delle transazioni dei veicoli. E' importante rilanciare, invece, il PRA come strumento positivo per la pubblica amministrazione ed i cittadini".