A Tabularasa la Calabria a stelle e strisce - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

A Tabularasa la Calabria a stelle e strisce

12 lug 14 "Calabria e stelle e strisce" è stato il tema della quinta serata di Tabularasa la rassegna ideata da Giusva Branca e Raffaele Mortelliti. Sul palco a discuterne Anthony J. Tamburri, direttore del Calandra American Institute di New York, Fabio Mollo, regista de "Il Sud è niente", Paola Bottero, giornalista e scrittrice, e Miriam Karlkvist, attrice. Ampio spazio è stato dedicato alla condizione degli italiani negli Stati Uniti d'America, della quale ha parlato Tamburri. "L'istituto - ha affermato - è rivolto allo studio della storia degli italiani d'America e della loro cultura. Nasce nel '79 dopo aver registrato una vera e propria discriminazione degli italoamericani da parte del mondo accademico. I docenti, anche se meritevoli, di origini italiane non riuscivano a fare carriera perché considerati non all'altezza del compito. Da qui nasce l'importante istituto che promuovere l'istruzione superiore, e la conduzione di ricerche per approfondire la cultura e il patrimonio italoamericano. L'orgoglio di essere italiani è ancora molto forte negli USA anche se i giovani hanno un approccio diverso alle proprie origini rispetto alla mia e alle passate generazioni". E se di Italiani all'estero si parla, Fabio Mollo, è il regista calabrese che più in questo ultimo periodo ha vissuto esperienze fuori dai confini italiani con il suo film "Il Sud è niente". "Ho voluto - ha rimarcato il regista - raccontare il vero Sud, quello autentico, non quello stereotipato che generalmente viene descritto dalla stampa o dal cinema stesso. Il risultato è stato delineare i tratti di un Meridione che vuole alzare la testa, un Sud che oggi vuole aprire gli occhi affrontare la realtà e non girarsi dall'altra parte, un Sud di speranza. Il 'niente' del titolo condensa quell'omertà radicata con cui il nuovo Sud, quello che ho raccontato nella pellicola, vuole prendere le distanze". Accanto a Mollo, la protagonista del film, Miriam Karlkvist che era alla sua prima esperienza cinematografica. "Dal Gebbione e dal Piria, la mia scuola superiore - ha detto - sono passata al set di un film. E' stata una esperienza unica, anche perché con Fabio, provenendo dallo stesso quartiere, dalla stessa città, condividiamo i medesimi ideali e la stessa voglia di cambiare la nostra terra, per questo alla fine io sono diventata la protagonista del film, ma lei è diventata me". Le stesse tematiche raccontate in modo differente si rintracciano nel volume 'Carta vetrata' di Paola Bottero. "Il libro - ha affermato l'autrice - narra di personaggi totalmente di fantasia che presentano un'aderenza alla realtà disarmante. Descrivo il pericoloso e terribile passaggio che la società moderna ci ha abituati a vivere, ovvero quando l'apparenza viene percepita come sostanza". A seguire il concerto, nell'ambito di Tabularasa Alone, di Carmelo Coglitore, accompagnato da Pino Delfino.