Sfruttamento extracomunitari, Tribunale Reggio condanna Boss Iamonte - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria

Sfruttamento extra comunitari, Tribunale Reggio condanna Boss Iamonte

09 gen 14 Il Tribunale di Reggio Calabria ha condannato a 18 anni di reclusione più 1,6 milioni di euro di multa, Antonino Iamonte, di Melito Porto Salvo, ritenuto un esponente di spicco dell'omonima famiglia di 'ndrangheta capeggiata dal padre, il boss Natale Iamonte, indicato come il capo di un'associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della manodopera extracomunitaria, in particolare, cittadini di nazionalità indiana. Il procedimento era scaturito da una inchiesta nel corso della quale, grazie alla collaborazione di un imprenditore agricolo, Saverio Foti, erano emersi inquietanti particolari su un traffico di permessi di soggiorno per decine di cittadini indiani, svelatisi fasulli, pagati dai dieci ai diciottomila euro. A nove anni di reclusione sono stati condannati anche i complici di Iamonte, Guido Brusaferri e Domenico Tommasello, al quale i giudici hanno comminato un'ammenda di 180 mila euro. Saverio Foti, sette anni fa, dopo le minacce subite per cedere le sue aziende agricole, e costretto più volte ad assumere illegittimamente braccianti indiani, aveva deciso di denunciare alle forze di polizia quanto stava accadendo.