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    Trenitalia cambia a Cosenza gli orari dei treni mattutini, scatta la protesta dei pendolari

     

    Trenitalia cambia a Cosenza gli orari dei treni mattutini, scatta la protesta dei pendolari

    11 dic 14 Questa mattina i pendolari che ogni giorno si recano a Paola e negli altri comuni del Tirreno cosentino con iltreno hanno dato vita ad una spontanea e pacifica protesta bloccando per alcuni minuti il treno in partenza per Sapri delle ore 7,39. La protesta, l’ennesima di questi giorni e preceduta da una raccolta di firme di oltre 300 viaggiatori, è motivata dalla adozione del nuovo orario ferroviario che Trenitalia ha già pubblicato da alcune settimane sul proprio sito (entrerà in vigore il prossimo 15 dicembre) e che sposta la partenza del Cosenza-Sapri dalle 7,39 alle 7,46. Se questo spostamento di orario dovesse avvenire sono centinaia i lavoratori che resterebbero privati della possibilità di utilizzare il treno per recarsi in tempo al lavoro, anche perché dalle 6,39 fino alle 7,46 non vengono neppure garantiti i collegamenti con la stazione di Paola. “C’è un disegno per favorire il trasporto su gomma”, denunciano in una nota, “perché da anni Trenitalia sta perseguendo una politica di tagli al trasporto pubblico locale concentrandosi soltanto sui treni a lunga percorrenza e nonostante la stessa Trenitalia continui a percepire da parte della Regione Calabria cospicui finanziamenti per garantirlo. Insomma un servizio inefficiente e insufficiente, con treni sporchi e vetusti per i quali si chiede ogni anno anche un aumento del costo dei biglietti e degli abbonamenti. Una vera e propria beffa”. Ma non finisce qui perchè, aqd esempio, il treno 12701 che da Sapri partiva alle 19:15 partirà alle 17:45 orario in cui i pendolari sono ancora al lavoro e il successivo, invece, è alle 21:50. Due ore fermi in stazione al freddo ed alle intemperie. Uno dei tanti treni soppressi nella fascia pomeridiana. Così dopo la protesta in stazione e con il documento e le 300 firme alle mani si sono recati n Provincia ad incontrare il Presidente Occhiuto a cui hanno inviato copia deldocumento correlato dalle oltre 300 firme. Ora i pendolari, che si sono costituiti in Comitato, sono decisi ad andare avanti fino in fondo con la loro protesta e si appellano anche al nuovo Presidente della Regione Calabria Mario Oliverio, a tutto il Consiglio Regionale ed ai parlamentari calabresi affinché Trenitalia blocchi intanto l’orario annunciato e avvii, finalmente, una politica di garanzia del diritto alla mobilità anche in Calabria, che non è una terra figlia di un dio minore.

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