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    La calabrese Giuay Versace vince "Ballando con le stelle"

     

    La calabrese Giuay Versace vince "Ballando con le stelle"

    07 dic 14 La decima e ultima puntata di Ballando con le stelle 10 con Milly Carlucci che ha incoronato vincitrice Giusy Versace in coppia con Raimondo Todaro, ha registrato un ascolto di 4.572.000 telespettatori, share del 23,55%. La 37enne atleta paralimpica ha confermato, ballando in coppia con il maestro Raimondo Todaro (per lui si tratta della quinta vittoria nella storia di Ballando), i pronostici della vigilia ed è salita sul gradino più alto del podio, avendo la meglio sui quattro finalisti.

    Davvero ho vinto? "Allora è vero non è stato un sogno ho vinto io Ballando con Le stelle?. Sono frastornata il cuore ancora mi batte forte, non voglio sembrare fasulla, ma non credevo di farcela. Temevo il giudizio del pubblico da casa perchè non abituato a valutare una persona senza gambe. E se avesse vinto Andrew sarei stata felice ugualmente, è un atleta completo bravissimo per bene. Ma i momenti di sconforto oggi posso dirlo ci sono stati". Giusy Versace l'atleta paralimpica in coppia con il suo maestro Raimondo Todaro (alla sua quinta vittoria sulla pista di Ballando) ha vinto la decima edizione dello show di Rai1 e una conversazione si confessa: ''Senza Raimondo non ce l'avrei mai fatta, io grazie alla fede ho superato tante difficoltà nella vita, e sono convinta che anche lui in qualche modo l'ho abbia mandato sulla mia strada Dio. Era la persona adatta a tirar fuori il meglio, sono testarda orgogliosa, all'inizio dubitavo, di lui...invece è come se fosse entrato nella mia testa. Mi sgridava, non era solo bacetti e complimenti anzi...ma è stato quello il segreto, lo spronarmi a fare sempre meglio mi diceva: Giusy tu sei una ballerina mancata''. Le mancherà Raimondo? "Ce lo siamo detti subito ieri sera. Ma non posso immaginare neanche ormai anche lui in un modo o nell'altro è una parte della mia vita, mi ha cambiata, resa più consapevole. Comunque ci piacerebbe impegni di entrambi permettendo fare uno show nostro, dobbiamo trovare il tempo, io devo tornare ad allenarmi e poi ho il mio lavoro da consulente perchè con lo sport non campo, comunque continuerò a ballare, ma solo con Raimondo". Possiamo dire che Ballando le ha ridato le sue gambe? "Io non non le ho mai perse, l'ho capito quando sono andata a Lourdes in pellegrinaggio,e anche le protesi con cui faccio le gare olimpiche le chiamo gambe!! La vita mette alla prova ognuno di noi. Io ho avuto quell'incidente in auto nel 2005 che ho raccontato anche nel mio libro a cui non a caso ho voluto dare quel titolo ('Con la testa e con il cuore si va ovunque')''. Di quel momento Giusy ricorda tutto: il dolore straziante, il terrore di morire e le preghiere rivolte alla Madonna, perché le dia forza. Forza che diventa la sua arma. Insieme alla famiglia e agli amici che le si stringono attorno, Giusy muove i primi passi nella sua nuova vita. Fra pianti, speranze, paure e momenti di gioia arrivano le protesi, "le mie nuove gambe". Prima quelle da passeggio, poi da mare, poi addirittura da corsa, nonostante qualche dottore le suggerisca di lasciar perdere. A un anno dall'incidente Giusy si è buttata a capofitto in un futuro che le ha riservato sorprese e soddisfazioni: un nuovo lavoro, la creazione della onlus Disabili No Limits, che raccoglie fondi per donare ausili a chi non può permetterseli, l'oro e il record italiano sui 200 e 100 metri e il record europeo sui 100 metri. "Non voglio compatirmi. La vita è un dono ogni giorno. Sono una donna fortunata, che ha avuto tanto altro. Si deve reagire e sorridere. Io ho molta fede in Dio, non sono arrabbiata con la vita, io vedo tutto il resto: vedo che ho un cuore pulito, tanta energia, voglia di fare, di vivere e mettermi in gioco. E, se questo può essere contagioso anche per gli altri, vuol dire che ho fatto qualcosa di buono. Ecco perchè ho partecipato a Ballando, e sto anche pensando di scrivere un diario su questa esperienza. Milly è stata come una mamma non mi ha fatto sentire l'assenza di casa. Di fatto non puoi scegliere il tuo destino ma puoi decidere come affrontarlo. Lo confesso avevo inizialmente molti dubbi, mi chiedevo se sarei riuscita, dopo l'incidente non avevo più messo le scarpe con i tacchi, o meglio la verità e che ci avevo provato una volta ma ero goffa. Spero di aver trasmesso un messaggio, le barriere si possono buttare giù. Giusy trova anche il tempo per continuare ad allenarsi in pista perché ad attenderla c'è il Campionato del Mondo di atletica paralimpica in programma a Doha, in Qatar, a ottobre 2015.

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