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    Giornalisti Ora Calabria: licenziati dopo le ferie

     

     

    Giornalisti Ora Calabria: licenziati dopo le ferie

    24 apr 14 "E' stata ufficializzata pochi minuti fa, alla vigilia del 25 aprile, l'ennesima beffa per i giornalisti de L'Ora della Calabria. Il liquidatore Giuseppe Bilotta ha prima comunicato il godimento delle ferie forzate per quindici giorni e, a strettissimo giro, ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per la totalità dei dipendenti della C&C, società editrice del quotidiano". E' quanto scritto in una nota dell'assemblea dei giornalisti de L'Ora della Calabria. "Ancora una volta - aggiunge la nota - si sta consumando un grave raggiro nei confronti dei lavoratori poiché non ci risulta che il piano delle ferie sia stato concordato col direttore. Riteniamo che questo provvedimento sia solo un tentativo, peraltro volgare, di sottrarci parte delle spettanze dovute, ovvero le ferie non godute. Il comportamento del liquidatore nominato da Citrigno è sempre più inaccettabile. A questo punto auspichiamo che la magistratura chiarisca al più presto tutti i contorni di questa torbida vicenda e tutti gli intrecci che si nascondono dietro il tracollo di una società nata solo un anno e mezzo fa. L'aspetto che non ci convince è come sia stato possibile arrivare a una situazione finanziaria irreparabile, malgrado le basse retribuzioni del personale (il cui impegno per la società editrice era ulteriormente ridotto del 40 per cento grazie all'accesso al regime di solidarietà), la mancata corresponsione di festivi e domenicali, il mancato riconoscimento delle qualifiche e delle anzianità di servizio". "I giornalisti - conclude la nota - annunciano che la redazione è pronta a opporsi con ogni mezzo a questo continuo calpestio dei più elementari diritti dei lavoratori, respingendo le ferie coattive e ogni altra misura, oltre a quelle già adottate, tali da impedire di richiamare l'attenzione della pubblica opinione sui soprusi subiti".

    "Il liquidatore intende mandare al più presto le lettere di licenziamento all'intero corpo redazionale". E' quanto scritto in una nota del Cdr de L'Ora della Calabria. Da ieri il quotidiano, dopo tre giorni di sciopero del corpo redazionale, non è più edicola per la decisione del liquidatore della società editrice di sospendere le pubblicazione e oscurare il sito internet. "Ieri, nel corso di un incontro - prosegue la nota - tra il segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e vicesegretario nazionale Fnsi Carlo Parisi, il Comitato di redazione del quotidiano L'Ora della Calabria e il direttore Luciano Regolo, il liquidatore Giuseppe Bilotta, accompagnato dal suo avvocato Ugo Celestino, non ha accolto la richiesta di rimuovere l'oscuramento del sito, mettendo così i giornalisti della redazione che sono rientrati dallo sciopero nella condizione di non poter svolgere comunque il proprio lavoro. Questo provvedimento, oltre che ingiusto e privo di ogni giustificazione, anche ai fini di tutela del bilancio, era oltretutto illegittimo, come era stato fatto notare durante l'incontro, in quanto il sito stesso non risulta di proprietà della società in liquidazione ma di un dipendente amministrativo che lo registrò a titolo privato prima che la stessa società fosse costituita". "È evidente, quindi, che la scelta di oscurare il sito - aggiunge il Cdr - è stata adottata con il solo intento di tacitare la voce dei giornalisti de L'Ora, impedendo loro di richiamare alla pubblica attenzione una serie di stranezze ravvisate nell'intera procedura di liquidazione e riconducibili tutte al rapporto tra la società editrice e lo stampatore Umberto De Rose. Altro fatto sconcertante emerso durante l'incontro è che il liquidatore intenda mandare al più presto le lettere di licenziamento all'intero corpo redazionale, intenzione alla quale Parisi, il Cdr e il direttore della testata si sono opposti fermamente in quanto non sono state seguite le procedure previste in materia, annunciando a loro volta che verranno adite le vie legali a tutela del diritto e delle libertà dei giornalisti già più volte calpestati". "Si registra - conclude la nota - lo sconcerto da parte del sindacato, del Cdr e dell'intero corpo redazionale per l'improvviso voltafaccia del liquidatore, che solo giovedì scorso, alle ore 18, non faceva accenno in alcun modo a sospensione di pubblicazioni, oscuramento del sito e licenziamenti collettivi, mentre subito dopo lo sciopero ha abbattuto la scure sui lavoratori, un comportamento a dir poco insolito che sa tanto di ritorsione".

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