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    Oltre un milione di prodotti illegali sequestrati dalla Finanza a Lamezia

     

    Oltre un milione di prodotti illegali sequestrati dalla Finanza a Lamezia

    23 apr 14 La Guardia di finanza ha sequestrato a Lamezia Terme oltre un milione di prodotti di vario genere illegali e potenzialmente nocivi per la salute e l'incolumità dei consumatori. Un cinese, titolare di una ditta di vendita all'ingrosso, è stato denunciato. Gli articoli, dai giocattoli ai prodotti per la casa, trovati in magazzini aziendali e pronti per la vendita, non avevano sufficienti indicazioni di provenienza e di sicurezza. All’interno dei molto estesi magazzini aziendali ubicati nel quartiere “sant’eufemia” di Lamezia terme, sono stati subito individuati moltissimi prodotti che non rispettavano le prescrizioni previste dalle leggi italiane e dell’unione europea, a tutela soprattutto dell’incolumità dei consumatori finali dei beni. Infatti, sono stati rinvenuti e immediatamente sequestrati amministrativamente 1.010.486 articoli, per varie violazioni concernenti, fra l’altro, la mancanza di sufficienti indicazioni di sicurezza e di provenienza, delle istruzioni d’uso e di altri dati indispensabili a garantire la completa informazione della clientela in merito alle caratteristiche ed alla composizione dei beni, tutti già pronti ad essere messi in vendita. Un’ulteriore parte dei prodotti rinvenuti (per complessivi 51.926 articoli) riportavano anche il simbolo “C E”, acronimo della dicitura “China Export”, contraffatto e realizzato con modalità grafiche del tutto idonee ad ingannare i consumatori. Questi ultimi, infatti, lo avrebbero facilmente confuso con il logo di conformità europea “CE” (European Conformance), previsto per individuare agevolmente tutti i prodotti che hanno superato gli stringenti controlli qualitativi richiesti per essere commercializzati sul territorio dell’unione europea. Questo stratagemma permette a molti operatori commerciali senza scrupoli di frodare i consumatori finali europei, che notando il simbolo “ce” sulle confezioni dei prodotti, si convincono erroneamente che gli stessi abbiano i rigorosi requisiti qualitativi e di sicurezza previsti dalla normativa comunitaria e nazionale vigente. I prodotti col marchio “ce” contraffatto e ingannevole trovati in azienda sono stati anch’essi subito sequestrati, questa volta penalmente. di conseguenza, il titolare della ditta è stato denunciato a piede libero alla procura della repubblica presso il tribunale di Lamezia terme per il reato di tentata frode in commercio. Per completare l’intervento, verranno successivamente sviluppati dai finanzieri tutti i profili fiscali delle articolate violazioni penali e amministrative individuate.

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