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    Asp Cosenza, 9 rinviati a giudizio per le consulenze d'oro

     

    Asp Cosenza, 9 rinviati a giudizio per le consulenze d'oro

    10 apr 14 La Procura della Repubblica di Cosenza ha rinviato a giudizio gli attuali vertici dell'Asp di Cosenza e quelli delle gestione precedente per le consulenze legali affidati ad esterni. Nove le pesone rinviate a giudizio. Si tratta di Gianfranco Scarpelli, Franco Petramala, Franco De Rose, Giovanni Lauricella, Dario Gaetano, Maria Rita Iannini, Flavio Francesco Cedolia, Gennaro Sosto e Nicola Gaetano. Il Procuratore Dario Granieri e l'aggiunto Domenico Airoma praticamente chiedono il processo per chiudere definitivamente il capitolo di una pratica oramai diffusa, quasi un sistema, delle consulenze scelte con metodi decisamente dubbi. In un caso, addirittura, per l'avv. Nicola Gaetano sarebebro stati assegnati il 90% degli incarichi, preferendolo così ai legali dell'Asp. 17 gli incarichi assegnati dal 2010 all 2011 dall'ex Commissario De Rose e ben 48 quelli assegnati tra il 2011 al 2014 dall'attuale Direttore Generale Gianfranco Scarpelli. Le ultime 5 consulenze sono state affidate nello scorso mese di gennaio quando erano già in corso le indagini. Per un totale di oltre 900 mila euro. Una cifra esorbitante a cui non sono rimasti indifferenti gli avvocati di Cosenza che, fanno sapere, rimangono indignati. Per quanto riguarda, invece, le consulenze assegnate ad Andrea Gentile, il figlio del senatore Antonio, procede la Procura di Paola. Ma non finsice qui perchè la DDA di Catanzaro sta procedendo per le infiltrazioni mafiose. Inoltre la Procura di Cosenza prosegue la sua inchiesta indagando sugli appalti e sulle transazioni efettuate sino ad oggi. Il caso delel consulenze fu anche portato alla ribalta nazionale dalla trasmissione televisiva di La7, "Servizio Pubblico" che con un servizio di Sandro Ruotolo dedicato alla sanità cosentina denuncià alcuni particolari importanti che la Procura di Cosenza non si è fatta sfuggire. Nel febbraio scorso i militari della Guardia di finanza di Cosenza hanno notificato ai nove indagati l'avviso di conclusione indagini. Secondo quanto è emerso dalle indagini, il conferimento di incarichi a legali esterni avveniva nonostante la presenza di otto professionisti nell'ufficio legale dell'Asp. L'Azienda, in particolare, solo nel 2010 ha conferito circa 119 incarichi legali per una spesa pari a circa 1,3 milioni di euro; nel 2011, 58 incarichi per circa 700mila euro e, nel 2012, 52 incarichi per circa 500mila euro. Un solo legale ha totalizzato, nel 2011, 18 incarichi e, nel 2012, altri 34. Nel corso delle indagini i finanzieri hanno anche accertato che per un lavoratore dipendente non solo è stata stabilita indebitamente la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo parziale a tempo pieno ma, addirittura, allo stesso è stato consentito senza alcun titolo abilitativo l'esercizio, quale praticante abilitato, del patrocinio legale per i contenziosi dell'Azienda sanitaria. Infine, l'ex direttore amministrativo Cedolia aveva presentato, per ottenere tale incarico e ulteriori mansioni in Enti della Regione, un curriculum vitae artificioso ed ingannevole con riferimento in particolare al proprio titolo di studio ed al periodo di esperienza di dirigente maturato.

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