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Sale del 0.4% l'export in Italia, ma crolla al sud -3.2%
Sale del 0.4% l'export in Italia, ma crolla al sud -3.2% 11 set 13 Nel secondo trimestre del 2013 le esportazioni sono cresciute nel complesso in Italia rispetto al trimestre precedente dello 0,4%, ma il dato e' la sintesi di andamenti molto diversi nelle varie aree, con il Sud che segna un -3,2% e il Nord est che segna un +3,6%. Lo rileva l'Istat. Nei primi sei mesi dell'anno si registra un calo tendenziale dello 0,4%, dato che è la sintesi del calo delle vendite per le Isole (-13,8%), per il Sud (-6,0%) e nord ovest (-0,2%) e del risultato positivo del Centro (+2,8%) e nord est (+0,8%). Le esportazioni nel secondo trimestre - sottolinea l'Istat - registrano una diminuzione congiunturale sensibile nelle regioni meridionali e insulari (-3,2%), più contenuta per l'Italia nord-occidentale (-1,0%) e centrale (-0,9%) mentre nel nord-est crescono del 3,6%. A livello tendenziale la dinamica tra Nord e Sud è ancora più accentuata: nei primi sei mesi dell'anno si è registrato un calo complessivo delle vendite all'estero dello 0,4% rispetto allo stesso periodo del 2012, risultato dal calo delle vendite per le regioni dell'Italia insulare (-13,8%), meridionale (-6,0%) e nord-occidentale (-0,2%) e dell'aumento per il Centro (+2,8%) e per il Nord Est (+0,8%). Nei primi sei mesi del 2013 la percentuale delle esportazioni sul complesso delle regioni italiane per Sud e Isole è passata dall'11,8% dei primi sei mesi 2012 al 10,8% mentre quella del Centro Nord e' cresciuta dall'87,1% all'88%. Le regioni che contribuiscono maggiormente alla flessione dell'export nel primo semestre 2013 sono Sicilia (-17,9%), Puglia (-17,0%), Liguria (-13,4%), Toscana (-1,9%) e Friuli-Venezia Giulia (-3,3%). Tra le regioni in espansione si segnalano come particolarmente dinamiche il Lazio (+7,9%), le Marche (+12,7%) e la Provincia Autonoma di Bolzano (+5,5%). Nei primi sei mesi del 2013 - spiega l'Istat - le esportazioni di coke e prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Lazio, di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti da Toscana e Puglia e di mezzi di trasporto, esclusi autoveicoli dalla Liguria risultano in forte diminuzione. Nello stesso periodo si registra l'aumento delle esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Lazio e Marche, di autoveicoli dal Piemonte e di macchinari dalla Toscana. Nel primo semestre, si segnalano tra le province con il più elevato contributo alla diminuzione dell'export nazionale: Siracusa, Taranto, Arezzo, Genova, Caltanissetta, Frosinone e Terni. Latina, Firenze e Ascoli Piceno contrastano, invece, in misura rilevante il rallentamento delle vendite all'estero.
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