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    Insediato a Reggio C. Mons. Morosini "Reagiamo alla ndrangheta"

      Morosini

     

    Insediato a Reggio C. Mons. Morosini "Reagiamo alla ndrangheta"

    09 set 13 Si è insediato stasera nella Cattedrale di Reggio Calabria il nuovo arcivescovo mons. Giuseppe Fiorini Morosini. Ad accogliere il presule, accompagnato dall'arcivescovo uscente mons. Vittorio Mondello, tantissimi fedeli e autorità, tra gli altri il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, il presidente del Consiglio regionale Franco Talarico e il procuratore della Repubblica Federico Cafiero De Raho. Mons. Morosini, dopo avere ringraziato il suo predecessore, nella sua prima omelia si è soffermato, tra l'altro, sui problemi della Chiesa e sulla secolarizzazione "situazioni che in Calabria - ha affermato - sono esasperate dalla depressione economica e sociale, e soprattutto dalla piaga della 'ndrangheta. Di questi mali siamo in parte responsabili anche noi cattolici. Da anni lo stiamo riconoscendo e siamo corsi ai ripari con interventi mirati da parte del magistero dei Vescovi, con iniziative coraggiose da parte di preti e di laici, che molte volte hanno pagato di persona, ma soprattutto con il lavoro silenzioso svolto nelle parrocchie, del quale nessuno si accorge e sul quale i media non parlano perché disinteressati a capire la vera azione della Chiesa, ma a divulgare solo le notizie che fanno scalpore''. ''Nonostante questo sforzo pluridecennale - ha aggiunto il nuovo presule - si attacca ancora la Chiesa rimproverandola di non fare abbastanza contro la 'ndrangheta, quasi che responsabile della sua mancata sconfitta sia solo la Chiesa, che chiude occhi, che perdona, che scende a patti per i vantaggi economici che ne derivano. La Chiesa continuerà a dare il suo contributo in questa lotta, anzitutto allontanando ogni minimo dubbio di connivenza diretta o indiretta dei suoi rappresentanti con il malaffare. Nella formazione delle coscienze largo spazio deve essere dato alla legalità, al rispetto cioè delle istituzioni e delle leggi dello Stato, quando esse sono fondate sul diritto naturale e rispettano la vita e la dignità dell'uomo. Invito tutti, credenti e non credenti, ad una svolta di dignità. Reagiamo con forza alla 'ndrangheta; denunciamola con coraggio, perché la paura è una catena per la nostra libertà, rifiutiamo con decisione i benefici che possiamo trarre dal suo aiuto e dal nostro silenzio''.

    ''L'arcivescovo Fiorini Morosini, calabrese tra i calabresi, sarà certamente una grande guida per Reggio ed il suo comprensorio; di lui ammiriamo molte chiare posizioni a difesa del territorio, espresse con coraggio e determinazione. Apprezziamo il recente, entusiasmante intervento riguardo la improduttività della cosiddetta 'politica dell'anti' che non produce i risultati sperati ed anzi sembra essere orientata a divenire una politica del legittimo sospetto verso la Calabria''. Lo afferma il senatore di Grande Sud Giovanni Bilardi. ''Fiorini Morosini - prosegue - è l'uomo giusto della cristianità sul territorio in questo momento epocale della Calabria; rappresenta una grande novità perché è chiaramente padrone delle problematiche che attanagliano questa regione e le conosce e le comprende 'dal basso', attraverso un evidente e continuo relazionarsi col suo popolo. Apprezziamo la passione con cui tratta taluni temi sociali della nostra epoca, ad esempio il problema della violenza alle donne, che è stato recentemente il tema di un suo intervento capillare e propedeutico alle motivazioni, di varia natura, che determinano questa miserabile azione. Nella qualità di cattolico, prima che di parlamentare, mi considero soddisfatto per la nomina del nostro nuovo arcivescovo e sono convinto che rappresenterà un benefico stimolo alle iniziative dell'intera classe politica''.

    ''C'è un avvicendamento nella guida della nostra Diocesi, che riguarda solo gli uomini e non certo le linee pastorali dettate dalla Dottrina e dalla Fede. Si chiude il mandato di mons. Vittorio Mondello e si apre quello di mons. Fiorini Morosini''. E' quanto afferma il segretario questore del Consiglio regionale Giovanni Nucera. ''Mons. Mondello è stato - prosegue - ispiratore e testimone di nuovi fermenti e nuovi stimoli, non solo sulla formazione di intere generazioni di giovani, ma soprattutto nel recupero alla Vita Consacrata, alla rinascita della Fede in Dio e nella Chiesa di molti uomini e donne, in un momento di particolare crisi dei valori. E' stato un Pastore illuminato per il grande equilibrio che ha saputo mantenere fra il delicato ruolo di riferimento della comunità cattolica e le tante confessioni religiose che si sono stabilite e sviluppate in questi anni nella nostra città al pari con l'arrivo di nuove comunità di stranieri. E' stato un arcivescovo impegnato a guardare l'uomo, nella sua essenza più vera. I suoi bisogni e non certo l'appartenenza ideologica, o di carattere religioso. Per questo è stato molto apprezzato, stimato ed ammirato anche dalle comunità straniere che ormai popolano diffusamente la nostra città. Sono certo che la pista tracciata da mons. Vittorio Mondello sarà ulteriormente allargata e confermata dal suo successore che abbiamo già avuto il piacere di conoscere, nel corso del suo importante mandato pastorale come guida della Diocesi di Locri e Gerace''.

    ''E' con vera gioia che accogliamo mons. Fiorini Morosini pastore di Reggio nella consapevolezza che potremo contare sul sostegno di una guida spirituale di grande e manifesto valore''. Lo afferma Carlo Parisi, vicesegretario della Fnsi, segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e presidente dell'Ucsi, l'Unione stampa cattolica, regionale. ''Un valore che è sotto gli occhi di tutti - prosegue Parisi - al pari del carisma: mons. Fiorini Morosini ci ha abituati alle parole sempre forti e chiare, ai messaggi contro la criminalità, i soprusi, i ricatti e lo sfruttamento del lavoro nero che piagano la nostra terra. Messaggi che ci auguriamo possano continuare ad arrivare anche e soprattutto ora, da Reggio. Una città ed una comunità che hanno più che mai bisogno di conforto e di speranza. Non dimentichiamo che mons. Fiorini Morosini è anche giornalista, iscritto all'Ordine e al Sindacato della Calabria, da sempre vicino alle difficoltà, ancor più aspre in una terra come la nostra, della professione. Sono certo che saranno numerose le occasioni in cui i giornalisti calabresi, e non solo, potranno confrontarsi con lui, in quel dialogo franco e sereno che, prima di ogni altra, costituisce la ricchezza più tangibile di questo grande uomo della Chiesa. Ne abbiamo, lo ripeto, davvero bisogno".

    Il Commissario straordinario del Comune di Reggio Giuseppe Castaldo, nell'intervento di saluto a mons. Fiorini Morosini, nella cerimonia di insediamento, ha detto: ''il popolo dell'arcidiocesi le dà il sincero e caloroso benvenuto nella sua nuova casa. Una casa di solide tradizioni, abitata da genti orgogliose del proprio passato e tenacemente impegnate nella costruzione di un futuro di pace e prosperità. Grazie anche alla sensibilità e alla generosa opera di mons. Mondello, apprezzato da tutti, l'esperienza di fede si coniuga concretamente con l'impegno civico e sociale. Nella reciproca autonomia delle diverse responsabilità, la Chiesa e le Istituzioni possono cooperare per il bene della comunità e delle persone. Mi hanno particolarmente colpito i vibranti accenti con i quali, costantemente e senza mezzi termini, esorta a non lasciarsi soggiogare dalle logiche perverse della criminalità organizzata, della 'mala pianta' che, attraverso il miraggio di un'effimera ricchezza conseguita senza sforzi, costituisce invece il vero ostacolo al sano sviluppo di questa terra. Lei ci ha ricordato che le Istituzioni devono poter contare sull'impegno della Chiesa per una lotta senza quartiere contro la criminalità organizzata e che 'la Chiesa diocesana, in forza della sua natura e missione, radicata capillarmente sul territorio, deve essere fedele in questa lotta, convinta che la legalità, che fa leva sui diritti dell'uomo e sul rispetto della persona, fa parte dell'annunzio evangelico'. Come uomini delle Istituzioni non possiamo che accogliere il suo alto appello con grande senso di responsabilità ed ispirare la nostra azione anche al rigore morale del Vangelo. I valori della legalità e della trasparenza amministrativa devono essere posti a fondamento dell'attività quotidiana di chi, a vario titolo, svolge funzioni politiche, amministrative e sociali''.

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