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    Prima neve in Sila, termometro giù. Mercoledì picco maltempo

     

     

    Prima neve in Sila, termometro giù. Mercoledì picco maltempo

    29 ott 12 E' comparsa la prima neve sulle cime più alte della Sila dai 1.600 metri in su dove la colonnina di mercurio ha fatto registrare un brusco abbassamento rispetto a quelle dei giorni scorsi. Imbiancata la vetta di monte Botte Donato, la più alta dell'intero altipiano, mentre più a valle a Lorica e Camigliatello l'hanno fatta da padroni il vento, la pioggia e le grandine. Temporali e temperature in picchiata anche nel resto della regione.

    Piogge forti su molte regioni, con rischio di nubifragi; nevi abbondanti sulle Alpi marittime (fino a 300-500 metri); forti venti di scirocco su tutti i mari, e violenti sull'Alto Tirreno: il freddo non ha fatto in tempo ad 'arrivare' che è previsto un mercoledì 'da dimenticare' per il maltempo a causa dell'arrivo della settima perturbazione di ottobre, una perturbazione che Antonio Sanòde "IlMeto.it" indica come Frankestorm, la tempesta di Halloween. Secondo il meteorologo Mario Giuliacci del sito 'meteogiuliacci.it' "se oggi continuerà a piovere in parte del centro e quasi tutto il Sud fino a sera, quando è atteso un miglioramento domani è attesa l'avanguardia di una perturbazione proveniente dalla Spagna che nella notte tra martedì e mercoledì investirà Piemonte, Liguria e Sardegna". La giornata clou per il maltempo sarà mercoledì. "Sono attese - precisa Giuliacci - piogge forti su basso Piemonte, Liguria, Venezie, le regioni tirreniche e le isole maggiori. In pratica il 70% dell'Italia sarà interessato da piogge forti, con il rischio di nubifragi che potrebbe rendere necessario l'intervento della Protezione Civile". Ci sarà poi neve abbondante sulle Alpi Marittime, mentre sul resto della catena montuosa riguarderà quota 1000-1300 m. Anche i venti saranno forti: 40-60 km/h su tutti i mari e 80-90 km/h, di forte burrasca, sull'Alto Tirreno. Secondo Giuliacci, il maltempo durerà fino a giovedì mattina, poi ci sarà un miglioramento. Secondo Antonio Sanò del sito 'ilmeteo.it' mercoledì la zona più colpita dalla perturbazione veloce e molto forte sarà quella tra il basso Lazio, il Golfo di Gaeta e il Casertano in Campania, mentre tornerà l'acqua alta a Venezia. "Poi ci sarà - precisa - una nuova tregua fino a sabato, quando si verificheranno altre piogge da domenica al nord e in Toscana. Insomma 12 ore di nubifragi con 8 regioni a rischio". Il peggioramento di mercoledì, secondo il meteorologo Francesco Nucera di 3bmeteo.com, ha due particolarità: "la prima è che la perturbazione si assocerà ad una 'piuma tropicale', ovvero un flusso di aria particolarmente umida. La seconda è che tutta la Penisola, dalle Alpi alla Sicilia, sarà interessata in un sol colpo, ovvero in meno di 24 ore, da questa perturbazione, lunga più di 2 mila chilometri".

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