NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Sit in contro chiusura carcere a Laureana di Borrello

     

     

    Sit in contro chiusura carcere a Laureana di Borrello

    02 ott 12 "Quali interessi o quali scontri si celano all'interno del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria calabrese e nazionale al punto da causare la chiusura temporanea dell'istituto penitenziario a custodia attenuata Luigi Daga di Laureana di Borrello". Lo sostengono i sindaci del comprensorio ed i rappresentanti di associazioni e forze politiche stanno attuando in sit-in di protesta davanti la struttura che è stata chiusa nei giorni scorsi. Secondo i promotori della protesta, "il carcere di Laureana rappresentava l'eccellenza nazionale dell'amministrazione penitenziaria, riconosciuta da più Ministri della Giustizia e da numerosi osservatori nazionali e internazionali". E' stato costituito un comitato permanente e promossa una raccolta di firme per chiedere l'immediata riapertura dell'istituto penitenziario. "Si tengono aperti i lager che scoppiano - sostengono i partecipanti all'iniziativa - e si chiude un carcere a dimensione d'uomo, con la Calabria derubata ancora una volta di una sua eccellenza". La mobilitazione dei cittadini della Piana di Gioia Tauro proseguirà anche nei prossimi giorni così come la raccolta di firme. Il comitato non esclude, inoltre, la possibilità di attuafre una protesta anche a Roma davanti al Ministero di della Giustizia. "La battaglia sarà dura - dice il presidente del comitato, Rocco Domenico Ceravolo, ex sindaco di Laureana di Borrello - e non ci arrenderemo. Qualcuno dovrà pur spiegarci il perché di una scelta scellerata che va contro il concetto di recupero del condannato". L'istituto Daga accoglieva giovani detenuti dai 18 ai 38 anni che avevano commesso il loro primo reato e che si impegnavano a non delinquere più e a trascorrere la loro custodia in carcere impegnati in attività lavorative di recupero per essere reimmessi nella società civile con pieno titolo. "Quella scommessa - hanno detto gli organizzatori del sit-in - adesso sta per rivelarsi un'illusione per tantissimi giovani detenuti". Sullo stesso argomento interviene la Funzione pubblica della Cisl secondo cui "il carcere di Laureana di Borrello rappresenta un'eccezione al drammatico ed atavico scenario degli istituti di reclusione del nostro paese, caratterizzato da sovraffollamento e da servizi medievali. Il carcere di Laureana, istituto di recente costruzione, grazie all'applicazione, al sacrificio, all'abnegazione degli operatori civili e della polizia penitenziaria, alla competenza e lungimiranza della dirigente, Angela Marcello, è riuscito ad ottemperare in modo ottimale al dettato costituzionale, favorendo così il reinserimento nel circolo socio produttivo di tanti detenuti, in particolare giovani. Un'eccellenza di cui andar fieri e da additare ad esempio". "La realtà, però - sostiene ancora la Cisl - supera l'immaginazione. E così, sacrificata sull'altare di una presunta ottimizzazione delle risorse umane, questa positiva esperienza finisce col chiudere bottega e spegnere speranze. La carenza di personale penitenziario nelle altre strutture detentive della Calabria sarebbe alla base di questa incredibile, singolare ed invereconda decisione. Adottata, peraltro, senza alcun preventivo confronto, in modo particolare, con i sindacati. I detenuti e gli operatori penitenziari non sono però dei pacchi che possono essere trasferiti a piacimento. Chiediamo al Prefetto la sospensione dell'efficacia del provvedimento di chiusura".

    Sindaco Laureana: Grave il blocco della struttura sperimentale. Il sindaco di Laureana di Borrello, Paolo Borrello, ha scritto all'associazione Antigone sottolineando "l'assurdità della decisione presa dal Dap di chiudere il carcere sperimentale" che era stato aperto nel 2004 nel centro del Reggino. "L'istituto Daga di Laureana - afferma Borrello - è stato il primo in Italia a sperimentare la custodia attenuata per giovani detenuti ed ha avuto lo scopo di offrire un cammino di riflessione consapevole, un percorso detentivo alternativo con conseguente inclusione sociale. Un modo per ricredersi ed uscire dallo stato di subcultura, con conseguente reinserimento nella società civile, sottraendo i giovani alla criminalità. Nell'ottobre del 2009, l'allora ministro della Giustizia Angelino Alfano, in visita presso l'istituto definito modello da esportare in tutta Italia, esempio da seguire, aveva sostenuto che lo Stato vince se crea speranza di cambiamento, aggiungendo che a Laureana c'era riuscito. Se l'obiettivo di ogni istituto detentivo è quello di creare una scuola di vita per permettere ad operatori e condannati di rendere costruttivo sia il periodo della pena da scontare che il successivo reinserimento nella società civile e nel mondo del lavoro in un chiaro intento rieducativo stabilito dalla Costituzione, ci chiediamo se dietro la chiusura della struttura non si nascondano altri interessi". "Ci troviamo di fronte, dunque - conclude il sindaco di Laureana - ad una scelta scellerata, incivile ed incostituzionale".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore