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    Bomba esplode davanti Agenzia Entrate di Lamezia Terme

     

     

    Bomba esplode davanti Agenzia Entrate di Lamezia Terme

    16 giu 12 Una bomba artigianale è stata fatta esplodere nella notte davanti all'ingresso della nuova sede dell'Agenzia delle Entrate di Lamezia Terme. La deflagrazione dell'ordigno di medio potenziale costruito con polvere pirica, ha provocato danni alla vetrata d'ingresso rompendo anche la parte in alluminio della porta. Sull'episodio indaga la polizia. Al momento non c'é stata alcuna rivendicazione, né sono state trovate scritte o segni di alcun genere sulle pareti. L'edificio che ospita gli uffici territoriali di Lamezia Terme dell'Agenzia delle Entrate si trova in una zona centrale della città. All'interno dell'immobile che è stato inaugurato da pochi mesi, entro breve tempo, dovrebbero essere ubicati anche gli uffici locali di Equitalia. L'esplosione dell'ordigno artigianale che ha mandato in frantumi la vetrata d'ingresso, avvenuto intorno alle tre, è stato avvertito distintamente. Sul posto sono immediatamente intervenuti i poliziotti e gli specialisti della scientifica che hanno effettuato tutti rilievi.

    S'indaga su matrice politica. Potrebbe avere una matrice politica, sulla cui natura gli investigatori non si sbilanciano, legata agli episodi avvenuti di recente contro strutture periferiche del fisco, l'attentato della notte scorsa alla sede dell'Agenzia delle Entrate di Lamezia Terme e dove a breve dovranno essere ubicati gli uffici di Equitalia. La polizia, che ha avviato le indagini, non esclude alcuna pista anche se quella della 'ndrangheta viene ritenuta, al momento, tra le meno percorribili. Gli investigatori stanno esaminando alcune immagini riprese da telecamere poste nella zona. L'edificio dell'Agenzia fiscale, inaugurato da pochi mesi, e ubicato in una zona centrale della città, ma non è dotato di sistema di videosorveglianza.

    Sindaco Speranza "Serve presenza dello Stato". "Nell'esprimere la mia più netta condanna per l'episodio non nascondo la mia preoccupazione: a Lamezia ed ai lametini viene inflitta un' inaccettabile dose quotidiana di intimidazioni ed atti violenti da parte della 'ndrangheta, del racket, di quanti coltivano l'illusione di risolvere con la violenza controversie private". E' quanto afferma, in una nota, il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, commentando la notizia della bomba esplosa davanti all'ingresso della sede cittadina dell'Agenzia delle Entrate. Speranza, riporta un comunicato, si è messo immediatamente in contatto con gli investigatori della polizia che stanno indagando per fare luce sull'episodio. "Nel passato purtroppo - prosegue - non è mancata neanche la violenza di matrice politica. Lamezia e i suoi cittadini ne sono le prime vittime e da tempo si battono perché questi episodi abbiano fine. A loro ed a tutti occorre confermare una presenza forte, vigile ed autorevole dello Stato e delle sue istituzioni ai diversi livelli. Quest'ultimo episodio ancora di più testimonia che la battaglia che si sta conducendo in difesa del Tribunale cittadino non ha nulla di campanilistico ma si fonda su gravi e serie preoccupazioni. Mi auguro quindi che presto possa essere fatta piena luce anche su quest'ultimo episodio ed i loro responsabili consegnati alla giustizia".

    Presidente Scopelliti "Atto preoccupante". "Condanno fermamente l'attentato ai danni della sede dell'Agenzia delle Entrate di Lamezia Terme, ed esprimo viva preoccupazione per questi atti, che alimentano pericolosamente un clima di tensione in un momento in cui, invece, stiamo cercando di rafforzare i principi di legalità". E' quanto afferma, il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, in una dichiarazione, diffusa dall'Ufficio stampa della Giunta regionale, sulla bomba esplosa nella notte davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate di Lamezia Terme. "Mi auguro - conclude il Presidente Scopelliti - che venga fatta al più presto piena luce sull'accaduto".

    Azione dimostrativa di matrice politica nell'ambito delle proteste attuate contro le agenzie fiscali o gesto isolato di qualcuno che ha inteso mandare un sinistro messaggio per un "torto" subito? Sono tutte aperte e percorribili le piste, anche quella della criminalità organizzata che, però, appare come la meno verosimile, per fare luce sull'attentato della notte scorsa davanti alla sede dell'Agenzia delle Entrate a Lamezia Terme. Un ordigno rudimentale di medio potenziale costruito con polvere pirica e piazzato davanti all'ingresso dell'edificio è esploso intorno alle tre della notte sventrando la vetrata della porta d'ingresso. La deflagrazione è stata udita distintamente in buona parte della città che pure non è nuova a episodi del genere, soprattutto per l'azione del racket. La sede dell'Agenzia, infatti, è ubicata in una zona centrale di Lamezia Terme nelle vicinanze di un parco pubblico. Sul luogo dell'esplosione sono immediatamente intervenuti gli agenti del Commissariato di Lamezia Terme che hanno effettuato i primi rilievi coadiuvati dal personale della scientifica. Non un volantino, un biglietto. Nemmeno una scritta sulle pareti dell'edificio ancora fresche di vernice per rivendicare l'attentato. Anche per questo, le ipotesi investigative sono tutte aperte. Tra queste, l'attenzione si concentra, però, sulla matrice politica soprattutto in relazione alle minacce, sotto forma di lettere con polveri o petardi, che si sono verificati negli ultimi mesi ai danni di dipendenti e sedi periferiche di Equitalia, la società di riscossione dei tributi, l'ultima delle quali a Catanzaro il 4 giugno scorso. La pista del gesto dimostrativo di carattere politico, sulla cui natura però gli inquirenti non si sbilanciano, potrebbe essere avvalorata dal fatto che la palazzina presa di mira dagli ignoti bombaroli, inaugurata solo da pochi mesi, entro breve dovrebbe ospitare proprio gli uffici periferici di Equitalia. Gli investigatori hanno acquisito le immagini riprese da alcune telecamere della zona (il palazzo colpito non ne è dotato) e che potrebbero essere utili a fare luce sull'accaduto. Ferma condanna dell'accaduto è stata espressa dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti che ha manifestato "viva preoccupazione per questi atti che - ha detto - alimentano pericolosamente un clima di tensione in un momento in cui, invece, stiamo cercando di rafforzare i principi di legalità". Preoccupato anche il sindaco di Lamezia Gianni Speranza secondo cui "occorre confermare una presenza forte, vigile ed autorevole dello Stato e delle sue istituzioni ai diversi livelli". Immediata la reazione dei sindacati che hanno sottolineato il clima di paura ingenerato da tempo tra i dipendenti delle agenzie fiscali a causa dei recenti episodi di violenza. Cgil, Cisl e Uil, che hanno chiesto un incontro ai vertici, parlano di un "gesto molto grave", mentre il sindacato autonomo Usb ha rilevato la necessità di garantire sicurezza ai dipendenti.

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