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    Dirigente Aise ascolato in processo su ex 007 talpa delle cosche

     

     

    Dirigente Aise ascolato in processo su ex 007 talpa delle cosche

    07 giu 12 Il Tribunale di Reggio Calabria ha sentito oggi la testimonianza di un dirigente dell'Aise, Corrado D'Antoni, nell'ambito del dibattimento denominato "Piccolo carro", scaturito dalle indagini dei carabinieri sul ritrovamento di una Fiat Marea carica d'armi in occasione di una visita in città del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. L'autovettura era stata parcheggiata lungo il tragitto che dal centro porta all'aeroporto e lungo cui doveva muoversi la colonna presidenziale. Alla sbarra, tra gli altri, il commercialista Giovanni Zumbo, indicato come collaboratore dell'Aise, e imputato anche nel processo "Crimine" a carico della 'ndrangheta ionica perche' intercettato in casa del boss Giuseppe Pelle mentre riferiva dell'imminente operazione di polizia, poi eseguita, tra Milano e Reggio Calabria. Fu proprio Zumbo ad informare un appuntato dei carabinieri con cui era in contatto della presenza dell'auto con esplosivo allo scopo, secondo l'accusa, di accreditarsi come fonte. Sulla natura dei rapporti tra Zumbo, spesso nominato curatore giudiziario per conto del Tribunale delle Misure di Prevenzione di beni sequestrati o confiscati alla 'ndrangheta, e i servizi segreti, il Tribunale ha voluto sentire D'Antoni, per un certo periodo in servizio in Calabria. "Ho conosciuto casualmente Zumbo - ha detto D'Antoni - in un bar, presentatomi dal colonnello Valerio Giardina, all'epoca comandante del Ros di Reggio Calabria". Circostanza questa, che l'ufficiale dell'Arma aveva già confermato. Zumbo, per gli investigatori del Ros, era "soggetto inserito in ambienti masso-mafiosi, il cui apporto alle investigazioni sulla criminalità organizzata di Reggio non fu mai concreto e limitato a fornire notizie già note". "Zumbo - ha detto D'Antoni in video conferenza - era uno che conosceva tante persone". L'unica informazione utile fornita da Zumbo - secondo il funzionario dell'Aise - sarebbe stata la scoperta di alcune armi automatiche sequestrate nel 2004 nella Piana di Gioia Tauro. Il maresciallo della guardia di finanza Alessio Adorno, interrogato a conclusione della sua deposizione di D'Antoni, ha riferito che "il rapporto di Zumbo - che conosceva da tempo - con le strutture di intelligence risaliva già al 2002". Il sottufficiale ha anche fatto cenno alla vicenda del presunto attentato contro il comune di Reggio Calabria, quando, nel 2005, in un bagno di Palazzo San Giorgio fu scoperta una carica di esplosivo. "Il diretto superiore di D'Antoni - ha detto Adorno - era a conoscenza dell'episodio e avrebbe informato Zumbo".

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