NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Gratteri "Bloccare prescrizione dopo primo grado"

     

     

    Gratteri "Bloccare prescrizione dopo primo grado. Ndrangheta cerca istituzioni"

    05 giu 12 Il controllo del territorio e degli affari illeciti, l'infiltrazione negli appalti pubblici e nelle istituzioni, il controllo della politica. E' questo lo spaccato tracciato dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, sul fenomeno della mafie in Italia ed in modo particolare in Calabria, dove la 'ndrangheta ha le sue imprese che sono ''le migliori pagatrici delle tasse perché il mafioso deve giustificare la sua ricchezza". Per oltre due ore Gratteri ha catturato l'attenzione di centinaia di ragazzi dell'Università di Catanzaro che hanno partecipato alla lezione magistrale sul tema 'Strategie e lotta alla criminalita' organizzatà. Il Procuratore aggiunto di Reggio Calabria è stato accolto da un lungo applauso e dalla voglia dei ragazzi di sentirlo parlare di lotta alla 'ndrangheta. Gratteri non si e' fatto pregare e, subito dopo i saluti dei docenti dell'Università, ha iniziato la sua lunga galoppata partendo dalle origini delle mafie per arrivare ai giorni nostri. Non sono mancate anche le proposte e gli spunti di riflessione sul tema della giustizia e del processo penale. I capimafia controllano tutto, "anche - ha detto - il rifacimento di un piccolo pezzo di strada perché questo significa far lavorare qualche padre di famiglia che poi si ricorda al momento di votare. Già perché per le cosche basta spostare un piccolo pacchetto di voti per fare eleggere un sindaco e questo poi porta all'infiltrazione nelle istituzioni ed alla gestione di appalti pubblici". Ed è stato proprio sugli appalti pubblici che il magistrato si è soffermato sostenendo che "i locali di 'ndrangheta si riuniscono e decidono come spartirsi i lavori. Ed alcune grandi imprese, quando vincono gli appalti in Calabria, cercano il contatto con i capi locali per gestire i lavori in tranquillita'. Ma c'é un sistema, quello del massimo ribasso, che è aberrante perché porta a realizzare delle opere che non sono a regola d'arte". Ma è sul fronte delle infiltrazioni politiche che Gratteri ha lanciato la sua sferzata. "La 'ndrangheta - ha detto - non ha ideologia politica ma punta sul cavallo vincente e cerca sempre l'abbraccio con gli uomini delle istituzioni". Ed è partendo da questo fronte che il procuratore aggiunto ha analizzato l'evoluzione delle cosche, con i boss che "negli settanta hanno deciso di mandare i loro figli all'Università e di farli studiare. Ed ora molti di loro sono nelle istituzioni". Ma come fronteggiare la criminalità organizzata? Su questa domanda sono arrivate le proposte di cambiamento di alcune norme del sistema giudiziario. La prima tra tutte è quella che riguarda la prescrizioni dei reati che "dovrebbe essere bloccata - ha detto Gratteri - dopo la sentenza di primo grado. In questo modo si possono chiudere due sezioni della Corte di Cassazione e quei magistrati utilizzarli per le Corti d'appello. Questo ci farebbe risparmiare consistenti somme di denaro che potrebbero essere utilizzate per altro". Non è mancata anche una sferzata al "codice penale - ha proseguito - che non è più attuale. Con questo codice di procedura penale e dell'ordinamento penitenziario, poi, non andiamo da nessuna parte e la partita contro la criminalità organizzata la stiamo pareggiando e non vincendo. Si pensi che si continua ad andare in udienza con i faldoni e che le notifiche degli atti vengono fatte ancora in modo cartaceo. Eppure basterebbe utilizzare le nuove tecnologie per snellire il lavoro e risparmiare fondi. Ecco perché ritengo che la parola d'ordine è informatizzare. E per fare ciò basta modificare il comma di un articolo di legge".

    Bloccare prescrizione dopo primo grado. "Noi abbiamo un sistema giudiziario farraginoso. Per evitare le prescrizioni, ad esempio, bisognerebbe bloccarle con la sentenza di primo grado". E' questa la proposta lanciata dal procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, nel corso di una lezione magistrale all'Università di Catanzaro sul tema 'Strategie e lotta alla criminalita' organizzatà. "Con lo stop alla prescrizione dopo il primo grado - ha aggiunto - si possono chiudere due sezioni della Corte di Cassazione e quei magistrati utilizzarli per le Corti d'appello. Questo ci farebbe risparmiare consistenti somme di denaro che possono essere utilizzate per altro". In Italia c'é un "codice penale - ha proseguito Gratteri - non più attuale. Con questo codice di procedura penale e l'ordinamento penitenziario non andiamo da nessuna parte e la partita contro la criminalità organizzata la stiamo pareggiando e non vincendo". "Si pensi - ha evidenziato - che si continua ad andare in udienza con i faldoni e le notifiche degli atti vengono fatte ancora in modo cartaceo. Eppure basterebbe utilizzare le nuove tecnologie per snellire il lavoro e risparmiare fondi. Ecco perché ritengo che la parola d'ordine è informatizzare. E per fare ciò basta modificare il comma di un articolo di legge".

    'Le mafie non hanno ideologie politiche. La 'ndrangheta, infatti, punta sul cavallo vincente e cerca sempre l'abbraccio con gli uomini delle istituzioni". E' questa l'analisi fatta dal Procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Nicola Gratteri, nel corso di una lezione magistrale all'Università di Catanzaro. "Negli anni settanta - ha aggiunto - i boss hanno deciso di mandare i loro figli all'Università e di farli studiare. Ed ora molti di quelli che un tempo erano ragazzi sono nelle istituzioni. Questa è stata una mossa dei vecchi boss che hanno saputo far entrare nel tessuto sociale le loro generazioni future". Gratteri ha poi evidenziato che gli uomini della 'ndrangheta sono una minoranza ma sono ''qualificati, organizzati e monolitici. A loro basta spostare un piccolo pacchetto di voti per stabilire l'elezione di un sindaco. E questo ovviamente significa poi controllare appalti pubblici, insomma fare affari".

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore