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    La visita del Papa in Calabria sulle orme di San Bruno

     

     

    La visita del Papa in Calabria sulle orme di San Bruno

    06 ott 11 Benedetto XVI fa rotta verso la Calabria, per il 25/o viaggio italiano del pontificato, che domenica 9 ottobre lo porterà a Lamezia Terme e Serra San Bruno. Sarà la sua prima volta da papa in Calabria, dove Giovanni Paolo II è stato due volte, nell'84 e nell'86. Papa Ratzinger a Lamezia, - il punto più stretto della penisola italiana, dove la distanza tra mar Ionio e Mare Tirreno é di meno di 40 chilometri - visiterà una delle più giovani città italiane, costituita amministrativamente nel '68, dall'unione di tre comuni. A Serra San Bruno invece sarà nella antichissima certosa dove si vive secondo uno stile di vita monastico che ha circa nove secoli. Fedeli e vescovi sono in fermento per l'arrivo del Papa, particolare eccitazione a Lamezia, dopo che un convegno scientifico ha stabilito che sono passati 890 anni dalla visita di un papa in città: era il 1121 quando ci fu la visita di Callisto II mentre Giovanni Paolo II nell'84 atterrò all'aeroporto ma non entrò in città. Mons. Luigi Cantafora, vescovo di Lamezia, ha ricordato i problemi dei giovani calabresi, molti dei quali sono costretti ad emigrare per mancanza di lavoro. E ha espresso la "speranza" che la visita "diventi realmente - ha detto a Radiovaticana - una primavera, quella primavera che questi giovani attendono , affinché possano rimanere in questa terra". Anche il vescovo di Catanzaro, Vincenzo Bertolone, ha posto l'accento sul "momento storico e sociale particolarmente delicato" e sulle ricadute in Calabria "di una crisi economica che si traduce in una mancata crescita dal punto di vista culturale e sociale", augurandosi che la presenza del Papa possa suscitare "una scintilla di speranza". Dal canto suo Benedetto XVI, in un messaggio della scorsa settimana ai vescovi calabresi, ha rilevato quanto sia "difficile" la condizione dei giovani, a causa di "i problemi diffusi, quali la mancanza di lavoro, una religiosità a volte poco personalizzata con conseguente scissione tra fede e vita, il secolarismo dilagante, la criminalità organizzata". E ha indicato come risorse positive delle giovani generazioni i "forti legami familiari e attaccamento alla loro terra, alla sua storia e alle sue tradizioni religiose; sincerità e fedeltà nei rapporti interpersonali; generosità nel servizio e nella condivisione con il prossimo e impegno nel contrastare la cultura mafiosa". La visita in Calabria di papa Ratzinger durerà più o meno 12 ore. A Lamezia celebrerà la messa nell'area del Consorzio ex-Sir, che da domenica sarà intitolata al suo nome, pranzerà con i vescovi nell'episcopio di Lamezia, dove saluterà anche gli organizzatori della visita pastorale in Calabria. A Serra San Bruno incontrerà la popolazione, celebrerà i vespri, incontrerà la comunità dei certosini, visitando anche una cella e l'infermeria, firmerà il registro degli ospiti illustri.

    I certosini presenti sul web. Parlano solo se hanno qualcosa da dire, e questo ce li rende immediatamente interessanti. Non mangiano carne, stanno a piedi scalzi anche d'inverno, si alzano a mezzanotte per pregare, vivono di ciò che coltivano, vengono sepolti nella nuda terra, usano con parsimonia le e-mail e per collegarsi ad internet devono chiedere il permesso: in un mondo competitivo e chiassoso cercano nel silenzio la tenerezza di Dio. Sono i certosini di Serra San Bruno, in Calabria, che il Papa andrà a trovare domenica prossima, e che il vaticanista Luigi Accattoli, dopo tre giorni di vita in monastero e di conversazioni con il priore padre Jacques Dupont, descrive in un libro prezioso per sensibilità e umanità, e di interesse non solo per i credenti: "Solo dinanzi all'Unico", Rubettino, 12 euro, da oggi nelle librerie. Da 41 anni certosino, il francese padre Dupont, un intellettuale solido, - certo di aver trovato nella vita monastica "una identità forte nella quale mi trovo abbastanza a mio agio" e di aver "potuto anche sviluppare alcuni aspetti della mia persona che non conoscevo" - si confronta con il giornalista su temi quali il silenzio dei monaci, il vantaggio di pregare di notte, se i giovani di oggi siano capaci di vivere in una cella, la sessualità e l'amore. Dai padri del deserto a Thomas Merton, dai trappisti di Thiberine uccisi in Algeria nel 1996, ai certosini spagnoli martirizzati dai Repubblicani nel 1936 a quelli di Farneta fucilati dai nazisti nel 1944, la conversazione si snoda contemplando la feconda lontananza dal mondo che aiuta i monaci a incrociare i drammi dell'epoca in cui vivono. Oltre alle informazioni sullo stile di vita nella Serra, - si vive da eremiti; si mangia da soli in cella; si tace anche nel pranzo domenicale comune; si parla solo la domenica pomeriggio a ricreazione e nello 'spaziamento'; passeggiata di alcune ore in cui ci si conversa a due a due, a rotazione; si taglia la legna per il camino, perché l'esercizio fisico avvicina alla natura, e soli gli anziani hanno il riscaldamento, ma si è deciso l'acquisto di una lavastoviglie, "per avere più tempo per le altre attività che riteniamo più feconde", - ci sono pagine di grande spiritualità. Di grande impatto quelle sulla preghiera e la preghiera dei cristiani, sulla preghiera del corpo, sulla preghiera che si fa grido, ma anche pianto: talora "le lacrime sono segno della prossimità di Dio, del suo amore che sta per raggiungerci" ma, commenta il priore, "l'uomo di oggi non ha paura di gridare, ma spesso ha paura, o vergogna di piangere", mentre "quando mi rendo conto che non posso fare nulla per l'altro, però posso piangere con lui".

    Linitazioni al traffico per la visita del Papa. L'Anas comunica che in occasione della visita del Santo Padre, domenica 9 ottobre, verranno messe in atto alcune modifiche e limitazioni alla circolazione stradale, in previsione del notevole afflusso di pubblico e per esigenze di sicurezza, nella fascia oraria compresa tra le 2 e le 17. La strada statale 280 "Dei Due Mari" rimarrà interdetta alla circolazione veicolare, in direzione aeroporto, nel tratto compreso tra lo svincolo di Lamezia Terme est e l'innesto con la stratale 18. Saranno esentati dal divieto i veicoli muniti di pass, esposto in maniera visibile, per l'accesso all'area ex Sir dove è prevista la celebrazione, nonché quelli diretti all'aeroporto, alla stazione ferroviaria e allo svincolo autostradale. Rimarrà chiuso al traffico anche lo svincolo di Lamezia Terme Sud, in direzione aeroporto, ad eccezione dei veicoli muniti di pass. I veicoli diretti alla stazione potranno utilizzare un percorso alternativo mentre quelli diretti in aeroporto potranno proseguire su via Zuccherificio. La strada statale 18 "Tirrena Inferiore" rimarrà chiusa nel tratto compreso tra il viadotto Bagni, in località Santa Domenica, e l'innesto con la statale 280, ad eccezione dei veicoli muniti di pass, nonché di quelli diretti in aeroporto. Tra l'innesto con la statale 280 e il confine provinciale, al km 389, potranno transistare soltanto i veicoli muniti di pass, nonché i residenti per raggiungere la propria abitazione, tranne che tra le 8 e le 10.30 e tra le 12 e le 13.30, quando la circolazione sarà totalmente interdetta. Inoltre verrà interdetto al traffico il tratto di statale 18 compreso tra il cavalcavia che supera la rotonda Bellafemmina ed il bivio Bagni, in entrambi i sensi di marcia. Sul tratto calabrese dell'autostrada A3 "Salerno-Reggio Calabria" sarà previsto traffico intenso, in entrambe le direzioni, in particolare per gli spostamenti nel basso cosentino e in provincia di Catanzaro, di pullman di pellegrini diretti a Lamezia. Dalle 2 alle 17 le rampe di uscita dello svincolo di Lamezia Terme (km 320,000) potranno essere utilizzate solo da autovetture autorizzate, con pass visibile sul veicolo e da utenti diretti esclusivamente all'aeroporto e alla stazione ferroviaria. I veicoli in transito sull'A3 e diretti all'area dell'evento dovranno utilizzare lo svincolo di Pizzo al km 339,000. Nel pomeriggio, in occasione della visita del Papa a Serra San Bruno, i veicoli provenienti dall'autostrada potranno utilizzare lo svincolo di Serre al km 359,000. Sul tratto sarà presente il personale Anas e la Polizia stradale per la gestione della viabilità e le opportune indicazioni agli utenti. (ANSA).

    Cartolina commemorativa. E' stata realizzata dal fotografo Pasquale Catanzaro la cartolina commemorativa della Visita Pontificia del 9 ottobre a Lamezia Terme e Serra San Bruno. "In primo piano, nel soggetto - è spiegato in un comunicato della diocesi - c'é la figura del Santo Padre Benedetto XVI contornata da monumenti che sono il simbolo della città come il Castello Normanno - Svevo di San Teodoro, il Bastione di Malta, la Chiesa Matrice di Sambiase. In basso a destra i busti dei due papi lametini, Marcello II e Innocenzo IX, che campeggiano sulla facciata della Cattedrale su corso Numistrano. Immagini che racchiudono secoli di storia ecclesiale e civile, un patrimonio socio-culturale e di arte sacra che l'artista lametino ha voluto immortalare con i suoi click d'autore. La Diocesi lametina ha scelto il lavoro di Pasquale Catanzaro come immagine ufficiale da tramandare ai posteri per questo straordinario evento che fra qualche giorno coinvolgerà l'intera popolazione calabrese". "Per me - afferma Catanzaro - è stato un onore realizzare questo lavoro, è una grande emozione aver contribuito, con un mio lavoro di grafica e fotografia, a rendere impressa nella memoria collettiva la del Pontefice nella nostra terra". In questi giorni la cartolina commemorativa, diventata anche manifesto, campeggia per le strade cittadine insieme a tante bandiere dello Stato Vaticano.

    Dattolo "Calabria figlia prediletta del Papa". "Vorremmo tanto che Benedetto XVI considerasse la Calabria, terra storicamente emarginata economicamente e socialmente, oggi simbolo di una condizione aspra con cui la Regione si sta tuttavia efficacemente confrontando, come una figlia prediletta". E' quanto auspica il capogruppo dell'Udc alla Regione Alfonso Dattolo. "Il desiderio dei calabresi - prosegue Dattolo - sarebbe che la Calabria avesse un posto particolare nel cuore di questo grande Papa. Di valori umani, radici salde e di attaccamento alla tradizione non avulsa però da aperture verso la modernità, che sono i punti salienti su cui il Papa ha richiamato l'attenzione mondiale nel corso della sua visita in Germania per temprare la fede dinanzi all'incalzante secolarizzazione, la Calabria è straordinariamente ricca. La visita del Papa, proprio in un momento in cui in Calabria siamo impegnati a ricostruire il tessuto politico ed istituzionale, assume pertanto un valore speciale. Inoltre per la Calabria, la visita di Benedetto XVI costituisce, a maggior ragione in questo momento difficile per il Paese e l'Europa, l'occasione per affermare la centralità del cittadino comune nelle progettualità della politica, l'affermazione di una rinnovata etica della responsabilità e dei doveri di cittadinanza all'interno delle scelte europee e nazionali che debbono mirare a coniugare, come sostengono i preziosi documenti sul Mezzogiorno elaborati dai vescovi italiani, lo sviluppo con la solidarietà".

    Tramonti "Evento storico". "La visita pastorale del Papa rappresenta un evento storico per la Calabria". Lo afferma in una nota il segretario generale della Cisl della Calabria, Paolo Tramonti, circa la visita di Benedetto XVI. "Si pone oggi - aggiunge - una nuova questione sociale che la politica, le istituzioni, le forze sociali devono sapere interpretare ed affrontare, temi come la flessibilità del lavoro, la precarietà, l'invecchiamento della popolazione, l'immigrazione, l'equità sociale, vanno difesi fino in fondo ricercando tutte le soluzioni possibili al di là della logica di schieramento che porta quasi sempre a contrapposizioni insanabili. Nella nostra terra tutto ciò è particolarmente aggravato a causa del profondo disagio economico e sociale che continua a vivere gran parte della popolazione dove i problemi legati alla mancanza di lavoro, all'emarginazione e alle diverse forme di povertà, rappresentano la spia di un malessere che non può più essere sottovalutato e bene fa la Chiesa calabrese a richiamare costantemente l'attenzione su questi temi a conferma di una grande tensione morale e ideale che essa riesce a trasmettere e veicolare". "In questo senso - conclude Tramonti - la venuta del Santo Padre in Calabria rappresenta un'occasione straordinaria per riproporre e rilanciare i temi del Mezzogiorno e della Calabria nel segno di una rinnovata e auspicabile unità di tutte quelle forze sane che quotidianamente si battono per costruire un futuro migliore e diverso per le nostre comunità"

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