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    Solidarieta' all'on Magaro'

     

     

    Fiume di solidarieta' all'on Magaro'

    08 mar 11 Lungo l'elenco di solidarieta' espresso all'on. Salvatore Magaro', oggetto di un'attentato alla sua segreteria politica a Cosenza:

    Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - informa un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta Regionale - esprime la propria solidarietà nei confronti del consigliere regionale Salvatore Magarò, attuale presidente della commissione regionale antimafia: “Sono vicino all’amico Salvatore convinto che porterà avanti, con immutato impegno, il suo percorso politico. Non bisogna abbassare la guardia, con la certezza che le Forze dell’Ordine reagiranno con forza e determinazione per punire gli esecutori di questo vile atto. Nel testimoniare la mia solidarietà a Salvatore Magarò, lo invito a proseguire nel suo cammino verso la strada della legalità, convinto che questi gesti malsani e violenti restano isolati”

    “Il vile atto intimidatorio contro la segreteria del presidente regionale della Commissione Antimafia, on. Salvatore Magarò, indigna ed allarma per la modalità e l’efferatezza con cui è stato compiuto”. E’ quanto afferma il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio, a commento del grave gesto intimidatorio rivolto all’on. Magarò. “Nel condannare con fermezza tale gesto –ha aggiunto Oliverio- auspico che le autorità competenti individuino al più presto gli esecutori di questo gesto tanto efferato e vile e li assicurino molto presto alla giustizia”. “Sono certo –conclude il Presidente della Provincia di Cosenza- che Salvatore Magarò, cui esprimo la mia sincera ed affettuosa solidarietà umana ed istituzionale, non si lascerà intimidire e proseguirà con la grinta e la passione di sempre nel suo impegno quotidiano contro ogni forma di prevaricazione e di violenza criminale”.

    Davide Boni, presidente del Consiglio della Lombardia, esprime "piena solidarietà" a Salvatore Magarò, alla guida della Commissione contro la 'Ndrangheta in Calabria, ''per la vile intimidazione subita", dopo che alcuni colpi di pistola sono stati sparati da sconosciuti contro la finestra della sua segreteria politica. Nel dirsi convinto che "gesti di questo tipo non fermeranno l'impegno civile delle istituzioni contro ogni forma di criminalità organizzata", Boni ricorda il recente incontro con Magarò, che nel dicembre scorso era stato nel palazzo del Consiglio lombardo per affrontare il tema dell'educazione alla legalità, avviando una partneship tra Lombardia e Calabria. "Proprio a dicembre - ricorda Boni - ho avuto modo di incontrare Magarò, insieme al Presidente della commissione Affari istituzionali, Sante Zuffada, per approfondire una serie di iniziative interessanti, finalizzate all'educazione alla legalità e al contrasto della criminalità organizzata che vedessero la collaborazione tra Lombardia e Calabria".

    “Un gesto violento e sconsiderato che va condannato fermamente”. Lo afferma il Presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico, che aggiunge: “L’intimidazione al collega Salvatore Magarò dà la misura del clima pesante che si respira in Calabria. A nome mio personale e dell’intero Consiglio regionale che rappresento, esprimo solidarietà al Presidente della Commissione regionale contro la ‘Ndrangheta, il cui lavoro, svolto con attenzione, grande determinazione e passione civile, evidentemente non è passato inosservato”. Conclude Talarico: “Compito nostro, di ciascuno di noi che si adopera a fare bene il proprio dovere, ma anche dell’intera società calabrese che non accetta i condizionamenti mafiosi, è quello di ribadire, esattamente come è scritto sulla targa che a breve sarà visibile in ogni municipio e nella stessa sede del Consiglio: Qui la mafia non entra”.

    “L’atto perpetrato la notte scorsa al presidente della commissione regionale sul fenomeno della ‘ndrangheta colpisce non solo l’uomo ma l’istituzione che rappresenta e mortifica, per questo, i tanti calabresi onesti che lavorano e si impegnano a costruire un futuro diverso per la nostra regione”. Così l’europarlamentare del gruppo S&D-PD, Mario Pirillo, membro delle commissioni Industria ed Ambiente, commenta l’attentato subito la scorsa notte dal consigliere regionale Salvatore Magarò. “Esprimo piena ed incondizionata solidarietà – dichiara Pirillo – ad un esponente politico che sta dimostrando, al di là dell’appartenenza politica, di saper ben lavorare per la Calabria. Ritengo – conclude l’esponente europeo del Partito Democratico - che questo vile gesto non fermerà la sua azione politica”.

    Rivolgo sincera solidarietà a Salvatore Magarò, Presidente della Commissione Regionale Antimafia della Calabria, per vile attentato subito. Considerato l’impegno fin ora posto da Magarò per contrastare il fenomeno mafioso, sono sicura che proseguirà con maggiore determinazione la battaglia contro il cancro che pervade la nostra Regione. Così l' On. Angela NAPOLI Capo Gruppo FLI Commissione Parlamentare Antimafia

    ''Voglio esprimere - ha dichiarato Agazio Loiero - il senso dei miei più vivi complimenti alle Forze dell'ordine e alla Magistratura per la brillante operazione di questa mattina che segna, nella nostra Regione e anche altrove al di fuori dell'Italia, un importantissimo e duro colpo inflitto alla 'ndrangheta e rappresenta un positivo segnale di speranza sul terreno della lotta per l'affermazione al diritto alla legalità".

    Nessun proiettile fermerà il cambiamento- così l’assessore al Bilancio e alla Programmazione Giacomo Mancini e il consigliere delegato ai Trasporti della Regione Calabria Fausto Orsomarso in una dichiarazione congiunta. Ripetiamo oggi che l’amico e collega Salvatore Magarò è stato vittima di una vile intimidazione- hanno continuato Mancini e Orsomarso- quanto gridammo forte quando il Governatore Scopelliti fu raggiunto da una lunga serie di minacce. In Calabria è iniziata una stagione nuove grazie all’impegno di una nuova classe dirigente che ha fatto della lotta alla criminalità organizzata la propria stessa ragione d’essere che in nessun modo sarà fermato. Ecco perché – hanno concluso Mancini e Orsomarso- diciamo a Salvatore Magarò di continuare il suo straordinario impegno, insieme a tutti noi, per edificare una regione libera dal malaffare.

    L’Assessore regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi esprime ferma ed incondizionata condanna per il grave gesto intimidatorio perpetrato ai danni del Consigliere regionale Salvatore Magarò, Presidente della commissione regionale antimafia. “Pieno sostegno, personale e istituzionale – afferma Caridi - al Consigliere Salvatore Magarò, nella convinzione che il lavoro intrapreso dalla Giunta Scopelliti servirà a completare il progetto di sviluppo economico e di crescita sociale e culturale per la Calabria ed i calabresi tutti. L’atto intimidatorio, che non lascia dubbi sulla matrice delinquenziale, è sicuramente frutto di un clima di violenza ai danni di amministratori ed uomini delle istituzioni e della società civile, che impone una riflessione seria sui temi della sicurezza e della vivibilità del territorio calabrese. Si tratta di questioni che attengono alla vita democratica dei calabresi tutti, vittime anch’essi di questi gesti inconsulti. Per questo è necessario l’impegno comune per proseguire nel percorso intrapreso in direzione della legalità, della trasparenza e della difesa delle istituzioni democratiche. Al Consigliere Magarò – conclude Caridi - l’invito ad operare con il consueto e riconosciuto rigore morale, politico e professionale, nella difficile e quotidiana battaglia di tutela dei valori legalitari”.

    "L'intimidazione subita da Salvatore Magarò è la chiara dimostrazione che stiamo andando nella direzione giusta". E' quanto afferma Mario Caligiuri, Coordinatore Regionale della lista "Scopelliti Presidente", che prosegue: "Salvatore Magarò in pochissimi mesi ha fatto diventare centrale nel dibattito politico la presenza della Commissione Regionale Antindrangheta, sottolineata nella seduta dell'ultimo consiglio regionale dedicata esclusivamente al tema della criminalità organizzata ". Come si ricorderà, nell'assise regionale convocata dal Presidente del Consiglio Regionale Talarico e conclusa dal Presidente della Giunta Regionale Scopelliti, il dibattito è stato in gran parte incentrato proprio sulle proposte e sul lavoro svolto dalla Commissione Antindrangheta. Caligiuri inoltre ribadisce il pieno apprezzamento all'azione delle forze dell'ordine e della magistratura, come conferma l'ennesima operazione di oggi che ha portato ad arresti e sequestri di beni in tutto il mondo, confermando che lo Stato è più forte dell'antistato. Caligiuri conclude sostenendo che "già in questi pochi mesi, l'azione politica del Presidente Scopelliti si è contraddistinta nell'azione concreta del contrasto alla criminalità organizzata: dal mutuo contratto nel bilancio 2011 per realizzare consistenti infrastrutture a sostegno delle forze dell'ordine e della magistratura alla legge a favore delle vittime del racket, dall'utilizzo degli immobili confiscati a fini educativi ai giovani messi a disposizione degli uffici giudiziari da parte dell'azienda "Calabria Lavoro". Ma è sopratutto con l'incessante azione per promuovere lo sviluppo economico, contrastare le rendite della borghesia mafiosa e favorire la crescita culturale che si sta caratterizzando l'azione dell'amministrazione Scopelliti, i cui effetti si stanno già concretamente vedendo e si dispiegheranno ancora di più nei prossimi mesi".

    "Quanto accaduto è il segnale inequivocabile di una escalation e di un persistente clima di tensione così come dimostrano i continui atti di violenza nei confronti di chi ricopre incarichi di responsabilità ai vari livelli istituzionali nella nostra Regione". Lo afferma il segretario regionale della Cisl della Calabria, Paolo Tramonti, circa l'intimidazione a Salvatore Magarò. "Nel ribadire - aggiunge - piena fiducia nell'operato delle forze dell'ordine e magistratura, impegnate a contrastare quotidianamente i fenomeni di criminalità e illegalità nella nostra Regione, la Cisl esprime piena certezza che l'On. Magarò proseguirà senza esitazioni nel suo lodevole e qualificato impegno"

    «I proiettili esplosi contro il portone d’ingresso del palazzo in cui ha sede la segreteria dell’On. Salvatore Magarò – dichiara il Sindaco di Cosenza, Salvatore Perugini – appaiono come un grave tentativo di intimidazione nei confronti di un uomo politico impegnato nel delicato compito di Presidente della Commissione Antimafia del Consiglio Regionale della Calabria. Nell’esprimere la solidarietà mia e dell’Amministrazione Comunale nei suoi confronti, mi auguro che, grazie all'azione della magistratura e degli investigatori, le indagini già avviate facciano presto piena luce su un fatto che inquieta la coscienza civile e democratica della regione e di una città che nella sua tradizione ha sempre saputo respingere ed isolare ogni forma di violenza».

    <Siamo vicini e solidali al consigliere regionale Salvatore Magarò, Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta, per lo spregevole gesto che si è verificato la scorsa notte. Un atto intimidatorio a cui opponiamo una ferma condanna perchè rappresenta un attentato alla democrazia e all’impegno di chi quotidianamente si prodiga per il bene comune>. Ad affermarlo il Sindaco di Rende, Umberto Bernaudo. < Esprimo la personale solidarietà e quella dell’intera giunta al consigliere Magarò esortandolo a superare il comprensibile scoraggiamento che deriva da questo ignobile gesto e a continuare a lavorare, assieme agli altri consiglieri regionali, nella lotta alla ‘ndragheta, perchè questa battaglia non ha colore politico>. <Allo stesso tempo – conclude il sindaco - ci auguriamo che si faccia piena luce sul vile episodio e confidiamo nell’opera della magistratura e delle forze dell’ordine al fine di assicurare alla giustizia i responsabili>.

    La Segreteria Regionale Siulp Calabria esprime solidarietà e vicinanza al consigliere regionale e presidente della commissione anti 'ndrangheta calabrese, Salvatore Magarò. “condanniamo il vile atto intimidatorio posto in essere nei confronti di Salvatore Magarò. Il Siulp calabrese è vicino al consigliere regionale e presidente della commissione anti 'ndrangheta e nell'esprimergli piena solidarietà lo esorta a continuare la propria opera di diffusione della legalità e di ribellione ad ogni forma di attività delinquenziale che mina lo svolgersi della vita democratica della nostra regione. L'attività di Magarò sta dando maggiore credibilità alle istituzioni della Regione e minando la tranquillità delle consorterie malavitose che cominciano a sentirsi minacciate dalle iniziative legislative anti 'ndrangheta che hanno finora riscosso, caso più unico che raro, l'unanimità tra gli schieramenti politici. Non potrà essere un tentativo di intimidazione a bloccare il lavoro di una commissione che sta operando nell'interesse di un territorio storicamente sofferente per la piaga della 'ndrangheta”.

    La Segreteria Provinciale del Siulp di Cosenza condivide la preoccupazione di una recrudescenza delinquenziale mirata a porre in essere atti intimidatori nei confronti dei rappresentanti delle istituzioni più esposti. Ciò posto, esprimiamo sentimenti di solidarietà nei confronti del consigliere regionale e presidente della commissione anti 'ndrangheta calabrese, Salvatore Magarò, del quale apprezziamo l'operato e le iniziative legislative anti 'ndrangheta. Ferma è altrettanto la condanna nei confronti di chi, probabilmente infastidito dalle attività della commissione, ha pensato di tentare di bloccare sul nascere il processo di liberazione dalla 'ndrangheta iniziato da Salvatore Magarò.

    L' Associazione Nazionale Polizia di Stato Sezione Provinciale Di Cosenza (ANPS) è vicina al presidente della commissione anti 'ndrangheta Salvatore Magarò e gli esprime i più veri sentimenti di solidarietà umana. L'ANPS è contro ogni forma di violenza e biasima il vile atto intimidatorio contro Salvatore Magarò e le istituzioni che rappresenta. L'ANPS esorta, quindi, il governo della Regione e tutte le componenti politiche che hanno intrapreso, con l'emanazione di leggi ad hoc, un nuovo percorso per liberare la Calabria dalla morsa della 'ndrangheta, a proseguire nel lavoro cominciato che riscuote il consenso della stragrande maggioranza dei calabresi.

    "A nome mio personale e di tutto il mondo di 'Libera - Associazioni, nome e numeri contro le mafie' esprimo la più ferma condanna del gravissimo gesto intimidatorio perpetrato nei confronti di Salvatore Magarò". Lo afferma don Pino Demasi referente territoriale di Libera. "Convinto - aggiunge - che non saranno questi gesti vigliacchi a fermare il suo impegno nella lotta alle mafie e per il ripristino della legalità nei nostri territori, assicuro la nostra continua azione tra la gente e a fianco delle Istituzioni per affrettare i tempi dell'alba di quel giorno in cui veramente potremo affermare che non c'é posto per la 'ndrangheta in tutte le case dei calabresi e soprattutto nei loro cuori''.

    "Lo straordinario successo ottenuto oggi con l'operazione 'Crimine 2' rappresenta la risposta più forte e convincente alle intimidazione ricevute dal consigliere regionale Salvatore Magarò". Lo afferma in una nota la deputata del Pdl, Lella Golfo. "Sono certa - aggiunge - che il Presidente della commissione regionale antimafia proseguirà con immutato impegno sulla strada della legalità e della lotta al crimine. Esprimo dunque a lui la mia piena solidarietà così come mi congratulo con il procuratore Pignatone, la Dda della procura e i Ros dei Carabinieri e la squadra mobile della questura. I 41 arresti di oggi segnano un ulteriore passo in avanti nella battaglia alla 'ndrangheta''.

    "Nel condannare con forza ogni atto intimidatorio e di violenza perpetrati ai danni di ogni singolo individuo esprimo al collega ed amico On. Magarò i miei più affettuosi sentimenti di vicinanza e di solidarietà umana ed istituzionale". Lo afferma il capogruppo del Pd in consiglio regionale, Sandro Principe. "Nella certezza - aggiunge - che la magistratura farà al più presto piena luce sull'episodio, auspico un sempre maggiore impegno da parte dello Stato per estirpare definitivamente dalla Calabria la mala pianta di una criminalità che blocca lo sviluppo e mortifica la dignità di ogni calabrese. Sono certo che Salvatore Magarò non si lascerà intimidire da tali episodi e proseguirà il suo impegno politico ed istituzionale, con la grinta e la passione di sempre, per sconfiggere la criminalità organizzata"

    "E' fin troppo chiara la matrice criminale dell'atto intimidatorio nei confronti del Presidente della Commissione regionale anti 'Ndrangheta, Salvatore Magaro'". Lo afferma il vice capogruppo in consiglio regionale di 'Scopelliti Presidente', Alfonsino Grillo. "L'amico e collega Magarò - aggiunge Grillo - viene intimidito perché, con serietà competenza, ha trasformato l'anonima ex Commissione regionale antimafia in un organismo che lavora e che produce leggi molto fastidiose per la criminalità organizzata, la quale non ha perso tempo per avvertirlo di non spingersi oltre nel suo impegno. Io, invece, nel ribadirgli la mia vicinanza e la mia stima, lo incito a continuare, perché il deplorevole episodio di ieri sera ci conferma che le sue iniziative legislative approvate dalla nostra maggioranza hanno alzato il tasso di sicurezza e di credibilità delle istituzioni nella regione"

    Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, ha rilasciato una dichiarazione dopo l’intimidazione al presidente della commissione anti mafia, on. Salvatore Magarò, che si trasmette nella sua stesura integrale: “La gravissima intimidazione perpetrata ai danni del presidente della Commissione regionale per la lotta alla ndrangheta, on. Magarò – dice Alessandro Nicolò - indigna e preoccupa per la protervia con cui è stata eseguita. Salvatore Magarò non è solo, e tutto il suo impegno politico, peraltro apprezzabile ed ispirato ai sani principi della morale, è condiviso e sostenuto da tutto il Consiglio regionale, senza distinzione alcuna. Il collega Magarò rappresenta la sintesi di una volontà politica istituzionale finalizzata a battersi con determinazione per uscire da una situazione in cui è attaccata la democrazia ed il libero pensiero. Il nostro impegno sarà efficace, determinato e incisivo a rompere con la violenza e la prevaricazione per un futuro libero da ogni condizionamento criminale”.

    “Il vile atto di intimidazione indirizzato contro il collega Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale per la lotta alla ndrangheta, indigna e preoccupa per la sua gravità”. E’ quanto afferma il segretario-questore del Consiglio regionale, Giovanni Nucera. “Con lui – prosegue Nucera – si è voluto colpire la svolta voluta dall’intero Consiglio regionale, che sui temi della lotta alla ndrangheta ha tenuto un’apposita seduta, ed ha promosso numerose iniziative per riaffermare l’educazione al rispetto della legalità. Questo nuovo indirizzo politico, fortemente unitario – ha sottolineato Giovanni Nucera - evidentemente provoca fastidio e reazioni violente che non possono comunque indebolirne la portata. A Salvatore Magarò ed alla sua famiglia intendo esprimere vicinanza e solidarietà, ricordando che Egli e la Commissione che presiede sono unica cosa con l’intera Assemblea legislativa regionale”.

    “Nessun proiettile fermerà il processo legalitario e di cambiamento avviato in questa regione”. Lo afferma il Presidente della Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare, Benedetto Di Iacovo, dopo aver appreso della vile intimidazione ai danni del Presidente della Commissione regionale contro la ‘Ndrangheta, On. Salvatore Magarò. “Invito il Presidente Magarò – ha aggiunto Di Iacovo – così come tutti gli amministratori in “trincea”, a resistere all’offensiva delle organizzazioni criminali, le quali, evidentemente, non accettano la forte determinazione della Regione guidata da Giuseppe Scopelliti a sconfiggere la ‘Ndrangheta, come dimostrano gli ultimi provvedimenti legislativi varati dal Consiglio regionale e tutte le iniziative tese ad impedire infiltrazioni e commistioni tra politica e malaffare. Per la prima volta questa regione si trova davanti ad un processo di cambiamento irreversibile, dove accanto alla concreta volontà dell’amministrazione regionale di archiviare, con azioni incisive, decenni di predominio mafioso, è apparsa, finalmente, una rinnovata coscienza civile che ripudia la mafia e rifiuta ogni forma di sopraffazione. Una società che oggi reagisce e fa paura a quanti hanno alimentato il loro potere criminale in ragione di una diffusa omertà. Spero – prosegue Di Iacovo - che la Magistratura e le Forze dell’Ordine possano al più presto fare luce su un gesto gravissimo compiuto all’indirizzo di una persona tanto per bene quanto schierata in primissima linea nella lotta contro l’organizzazione più potente del mondo. E proprio perché in prima linea, c’è bisogno di alzare il livello di guardia affinché nessun presidio legalitario operante in questa regione possa rendersi vulnerabile”, ha concluso il presidente della Commissione contro l’economia illegale e sommersa.

    “Solidarietà all’amico Salvatore Magarò a nome mio personale e del Gruppo del Pdl che rappresento”. E' quanto afferma l'onorevole Luigi Fedele, che, dopo aver chiamato al telefono il presidente Magarò, commenta: “Si tratta di un fatto di enorme gravità, su cui mi auguro che sia fatta rapidamente piena luce. Si colpisce, infatti, un politico onesto ma soprattutto l’azione contro la ‘ndrangheta dell’intera Commissione che, sostenuta da tutti noi, sta facendo un lavoro incisivo contro la criminalità organizzata e i cui primi frutti si sono avuti nella storica seduta del 22 febbraio, quando il Consiglio regionale ha approvato leggi puntuali e provvedimenti organici contro la mafia”

    “Mi preme esprimere la mia vicinanza al collega e Presidente della Commissione regionale antimafia Salvatore Magaro’ - dice Mario Maiolo, presidente di Legautonomie Calabria - per il vigliacco atto intimidatorio che ha subito. Anche in qualita’ di componente della Commissione antimafia, che recentemente si e’ fatta promotrice di alcuni importanti e concreti provvedimenti, quali la destinazione del 5% per la ristrutturazione degli immobili confiscati alla ‘ndrangheta, ritengo importante chiedere che questo impegno avvenga in collaborazione e con il sostegno dello Stato, del sistema della autonomie, delle rappresentanze delle comunita’ e dei loro interessi. Come Presidente di LegAutonomie Calabria evidenzio che nessuna carica istituzionale di questa Regione e’ purtroppo al sicuro da tali atti criminali, amministratori comunali, provinciali, regionali, gli stessi parlamentari, hanno dovuto subire gravi atti intimidatori. Credo che tutte le forze politiche e sociali, soprattutto con l’approssimarsi delle prossime elezioni amministrative, debbano intensificare gli sforzi per impedire che la domanda sociale inevasa di sicurezza e legalita’, si possa tradurre in un disimpegno dalle forme della partecipazione democratica alla vita pubblica, di ulteriore riduzione delle motivazioni di impegno diretto verso la cosa pubblica. Occorre che tutte le articolazioni dello Stato mettano in campo gli strumenti necessari, senza nessuna sottovalutazione, dando prova convincente di volonta’ di presa in carico e di capacita’ di soluzione, ristabilendo la legalita’ e la liberta’ nei nostri territori”.

    “Esprimo, in questo delicato momento, tutta la mia vicinanza, umana, politica ed istituzionale, nei confronti del presidente Magarò, fautore di un’incisiva attività anti-‘ndrangheta nella Commissione che presiede; nonché promotore dello storico risultato, raggiunto nel corso del consiglio regionale del 22 febbraio scorso, in cui il consigliere regionale si è fortemente adoperato per far approvare dalla massima assemblea elettiva calabrese il pacchetto di leggi di contrasto al fenomeno della ‘ndrangheta in regione”. Il segretario della Commissione regionale contro il fenomeno della ‘ndrangheta, Salvatore Pacenza (Pdl), esprime tutta la sua solidarietà e la sua vicinanza al consigliere regionale Salvatore Magarò, attuale presidente della medesima commissione consiliare. L’esponente istituzionale di centrodestra, infatti, è stato purtroppo fatto bersaglio dell’ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai danni di un amministratore pubblico calabrese. Ignoti, nella scorsa serata, hanno esploso sette colpi di pistola calibro 7,65 contro il portone condominiale del palazzo dove ha sede la segreteria politica del consigliere regionale a Cosenza. “Davanti al proliferare di tali episodi – prosegue l’onorevole Salvatore Pacenza – sono sempre di più convinto che, essi, siano da considerarsi come il segno tangibile ed eclatante della debolezza che pervade, negli ultimi tempi, le organizzazioni criminali calabresi. Senza dubbio, le cosche calabresi, sono seriamente disturbate dagli anticorpi messi in campo da questa Amministrazione regionale per arginare i loro loschi affari. Al contempo, però, noi rappresentanti delle istituzioni calabresi, non siamo per niente scoraggiati dall’atteggiamento ostile messo in campo dalla criminalità organizzata. Anzi, ai cittadini della regione assicuriamo, fin da subito, che andremo ugualmente avanti in questa lotta per assicurare progresso e civiltà alla Calabria onesta e lavoratrice”.

    “Esprimo la mia forte e fraterna solidarietà al consigliere regionale Salvatore Magarò, presidente della Commissione Antimafia calabrese, vittima di una grave e ignobile intimidazione”. È quanto afferma il consigliere regionale Candeloro Imbalzano, (“Scopelliti Presidente”), il quale prosegue: “A fronte della recente, unanime e corale presa di posizione dell’intero Consiglio di contrastare con ogni mezzo il tentativo dei poteri criminali di condizionare il mondo imprenditoriale e le istituzioni della nostra regione, il gesto ai danni dell’On. Magarò è da ritenersi una vera offesa a tutta la massima assemblea elettiva calabrese, che, da parte sua, continuerà a lavorare nel segno del culto della legalità e della trasparenza amministrativa”.

    “A nome mio e del Partito Repubblicano, esprimo sincera solidarietà e vicinanza al Presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta Salvatore Magarò per il grave atto intimidatorio di cui è stato oggetto”. E’ quanto sostiene il consigliere Antonio Rappoccio di “Insieme per la Calabria – Scopelliti presidente”, il quale afferma che si tratta di “una vile intimidazione, che penalizza non solo il lavoro svolto dal consigliere Magarò, ma scuote anche la coscienza dell’opinione pubblica calabrese, impegnata a dare una risposta forte e positiva nella lotta quotidiana contro la ‘ndrangheta”.

    “Ancora una volta c’è chi crede che le minacce o gli atti intimidatori e violenti siano metodi per ottenere qualcosa dalle istituzioni: comportamenti come questi, invece, troveranno sempre e solo condanna unanime. La gravissima intimidazione perpetrata ai danni del presidente della Commissione regionale per la lotta alla ‘ndrangheta, Salvatore Magarò, indigna e preoccupa e a lui va la solidarietà istituzionale del gruppo Idv”. E’ quanto afferma il capogruppo in Consiglio regionale di Italia dei Valori, Emilio De Masi, che aggiunge: “Vorremmo sottolineare l’intollerabilità, sempre e comunque, di azioni o reazioni come quella subita ieri da un esponente di questa regione. Non può essere consentito a nessuno prendere di mira, in modo violento, le istituzioni pubbliche, a qualsiasi livello, colpendo i loro rappresentanti pro-tempore, anche soltanto attraverso l’incitazione, diretta o indiretta, alla violenza”.

    Gruppo consiliare PDL Cosenza. La ricostruzione offerta dalla stampa locale secondo la quale il danneggiamento del portone di ingresso dello stabile dove ha sede la segreteria dell'On. Salvatore Magarò, presidente della Commissione Antimafia della Regione Calabria, potrebbe essere ricondotto all'attività del consigliere regionale in seno alla citata commissione non può lasciarci indifferenti, tutt'altro. Esprimiamo, pertanto, nei confronti dell'On. Magarò i nostri sentimenti di vicinanza ideale e politica, invitandolo a continuare nella sua azione riformatrice in un settore, quello della lotta alla mafia, che necessita di sforzi sempre maggiori e sempre più condivisi. Ci auguriamo che la Magistratura, in tempi brevi, saprà fare chiarezza sugli esatti contorni di questo gravissimo episodio.

    Io resto in Calabria: Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: la ‘Ndrangheta sta iniziando a sentire nell’aria la volontà di cambiare realmente la situazione in Calabria; e questa presa di coscienza spaventa e toglie il respiro ai boss, che in preda alla paura di perdere “la propria vacca da mungere” mettono in atto i gesti più torbidi e le minacce più spregiudicate e vili. I sette colpi di pistola esplosi, nella scorsa notte verso la segreteria di Cosenza del Presidente della Commissione regionale contro il fenomeno delle mafie, Salvatore Magarò, sono colpi di pistola esplosi verso tutte le case dei cittadini calabresi che quotidianamente vivono e lavorano nel rispetto delle leggi, per dare alla Calabria sviluppo e normalità. Sono colpi di pistola scagliati contro i comuni che esibiranno nei prossimi mesi le targhe “Qui la ‘Ndrangheta non entra”; sono un’intimidazione verso cui tutta la Calabria positiva si deve schierare e fare quadrato, ignorando i colori politici, avendo in mente soltanto il fine “battere la ‘Ndrangheta”. A Magarò non vogliamo dare semplice solidarietà, ma mostrare il vivo apprezzamento per gli atti di sostanza e i gesti culturali che sta mettendo in campo, per far radicare nei calabresi un sano sentimento che porti a battere le tentazioni mafiose. Bisogna continuare decisi su questa strada, perché la riscossa della Calabria è già iniziata.

    “Il vile attentato perpetrato ai danni dell’ On. Salvatore Magarò, è un gesto grave che umilia la Calabria della gente per bene”, è quanto afferma l’ Avv. Antonio Iaconetti, coordinatore regionale di Fare Ambiente. “In questo momento buio per l’intera Calabria siamo vicini all’amico Magarò al quale esprimiamo tutta la nostra solidarietà, ma ancor più vicini all’azione del Presidente della Commissione contro il fenomeno della ‘ndrangheta, che con le sue iniziative concrete e sostanziali ha dimostrato che la lotta al malaffare è possibile” . “Siamo sicuri – ha aggiunto Iaconetti – che questo vile episodio non scalfirà neanche minimamente il suo impegno quotidiano a tutela della nostra terra”.

    "Esprimo la mia solidarietà e quella del Pdl rendese all'amico Salvatore Magarò, vittima di una intimidaizone vergognosa che offende tutta la nostra comunità". Lo afferma in una nota il coordinatore del Pdl rendese, Gianfranco Ponzio. "Salvaore Magarò, però - aggiunge - non si farà intimidire da questi delinquenti e continuerà con fierezza la sua azione politica in difesa della legalità"

     

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