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    Sanità Calabria, ancora decessi sospetti è arrivato il momento di agire

     

     

    Sanità Calabria, ancora decessi sospetti è arrivato il momento di agire

    02 mar 11 Due decessi sospetti nel giro di pochissimi giorni. Due vite che nonostante la loro età sia differente hanno come comune denominatore il fatto di essere state ricoverate presso delle strutture sanitarie regionali e subito dopo aver trovato la morte. Troppe volte il Tribunale per i Diritti del Malato ha dovuto raccogliere la rabbia e l’indignazione dei cittadini che chiedono chiarezza e verità su accadimenti di così grave portata e che ci lasciano sgmenti. Se le dinamiche che hanno portato alla morte sia della giovane Sara Michienzi a Lamezia Terme sia della signora di Cerisano operata all’ Ospedale di Cosenza, saranno - come è giusto- oggetto di indagini da parte della magistratura, non si possono negare alcune gravi considerazioni sullo stato della sanità nella nostra Regione; considerazioni che il Tribunale per i Diritti del Malato ha sollevato già da tempo e che non hanno nulla di strumentale rispetto a quanto accaduto in questi giorni. E’ un dato acclarato come lo stato di sofferenza economica in cui versa il comparto sanitario calabrese abbia portato a dei tagli e delle restrizioni, da un lato necessari ma che se attuate senza un giusto piano d’azione e concordate con tutte le componenti –cittadini in testa- rischia di portare più incertezze che migliorie. Il piano di rientro sanitario varato dalla Giunta Regionale prevede tra l’altro, la chiusura di strutture sanitarie ritenute poco sicure sul territorio ma nonostante questo, allo stato attuale si continuano a registrare decessi ospedalieri o post-ospedalieri che pongono un serissimo problema di credibilità di tutto il comparto sanitario calabrese. Noi del Tribunale per i Diritti del Malato chiediamo alla politica regionale che è arrivato il momento di investrire risorse e idee concrete sulla Sanità nella nostra regione. Basta sbandierare solo sforbiciate di spesa e chiusure di plessi sanitari ma è giunto il tempo di investire in nuove assunzioni negli ospedali di medici e infermieri, in nuove strutture e macchinariinegli ospedali e nelle ASP territoriali, in più efficienti mezzi per il pronto intervento, maggiori controlli sulla messa in sicurezza di ospedali e cliniche convenzionate, più soldi per la formazione dei professionisti sanitari. Chiediamo a gran voce, per esempio, che si sblocchino le assunzioni all’ Ospedale di Reggio Calabria come a Catanzaro, che venga potenziato un reparto fondamentale come Pronto Soccorso a Cosenza, che venga messo a norma il reparto di Malattie Infettive a Lamezia Terme. Ma chiediamo anche più spazio ai cittadini. Alle loro istanze, alle loro necessità. Chiediamo che la politica li ascolti e ci ascolti. Che le istanze che di cui noi ci facciamo portavoce siano parte integrante del dibattito sulle politiche sanitarie da mettere in cantiere nella nostra regione. Basta parlare e professare solo tagli alla spesa ma si cominci ad investire seriamente risorse sulla sanità calabrese perchè i tragici eventi di questi giorni non restino un costante e silenzioso tributo che la gente di Calabria deve pagare.

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