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    Campagna contro disservizi dei treni “Siamo uomini o pendolari”

     

     

    Campagna contro disservizi dei treni “Siamo uomini o pendolari”

    01 mar 11 Anche in Calabria e’ in atto la campagna contro i disservizi dei treni, il prof. Pietro VITELLI responsabile ALTROCONSUMO Regione Calabria invita tutti i calabresi a far sentire la propria voce invitando alla petizione che l’associazione indipendente di consumatori ha promosso quale prima importante iniziativa del 2011, finalizzata al miglioramento del servizio di trasporto ferroviario regionale Servizi di trasporto pubblico puntuali ed efficienti significano maggior tempo libero per ognuno di noi, più adeguati mezzi di trasporto a disposizione del cittadino significano una migliore qualità di vita per tutti, pretendere di vivere in un Paese migliore è un nostro diritto, metterci nelle condizioni di farlo un Vostro compito primario. Vi chiediamo quindi di riportare con urgenza il tema dei servizi di trasporto ferroviario regionale al centro dell'agenda politica. Altroconsumo ha recentemente raccolto le opinioni degli utenti del servizio del trasporto ferroviario sulle 25 tratte più interessate dal fenomeno del pendolarismo . Hanno risposto al questionario più di 1.400 pendolari, i cui giudizi si sono rivelati alquanto negativi. I dati relativi all'indagine sono disponibili sul sito http://www.altroconsumo.it/campagna-trasporti/Ciò di cui si lamentano maggiormente i pendolari è la pulizia praticamente inesistente (89%): sporcizia sui sedili e nelle carrozze, cattivo odore, vetri e bagni in condizioni antigieniche, presenza di rifiuti. Ma molte altre sono le cause di malcontento tra i pendolari che ogni giorno sono costretti a viaggiare su treni vecchi e in costante ritardo: affollamento (76%), climatizzazione (71%), informazioni a bordo in caso di disservizio (68%), puntualità (63%), sicurezza (48%), cortesia e disponibilità del personale (36%). L'insoddisfazione per il servizio nel suo complesso è pari al 72%. Tali condizioni di trasporto a dir poco umilianti, comuni a tutto il territorio nazionale, ci inducono a ritenere che gli standard previsti dai contratti di servizio firmati tra Trenitalia e ogni singola Regione, sebbene i parametri siano molto bassi, non siano assolutamente rispettati e questo contribuisce ad allontanarci sempre più dagli altri Stati europei dove esistono tratte utilizzate dai pendolari che sono servite addirittura dall'alta velocità, cosa che sarebbe dovuta accadere anche in Italia. Negli ultimi anni, in un quadro di liberalizzazione ancora parziale, ingentissimi investimenti pubblici sono stati indirizzati solo ed esclusivamente all'alta velocità rafforzando la posizione dominante delle Ferrovie dello Stato che operano ancora in regime di sostanziale monopolio senza che, a fronte di questo favore, le FS si siano minimamente occupate di migliorare la qualità del trasporto nelle tratte per i pendolari, al contrario l'introduzione dell'alta velocità ha comportato una consistente diminuzione dell'offerta di treni regionali. Ad aggravare questa già tragica situazione si aggiungeranno ben presto gli ingenti aumenti tariffari e i rilevanti tagli ai servizi di trasporto locale già preannunciati da molte Regioni a fronte della consistente quanto assurda riduzione dei trasferimenti dallo Stato approvati dal Governo nella manovra economica. Pur consapevoli della congiuntura economica negativa e della conseguente necessità di tenere sotto particolare controllo la spesa pubblica riteniamo miopi, inappropriati e contrari all'interesse generale tali tagli che nei prossimi mesi contribuiranno vieppiù a peggiorare i servizi fatiscenti offerti ai pendolari e ad inasprire e radicalizzare le loro legittime proteste, considerato che i costanti disservizi provocano ormai conseguenze non solo sulla qualità della loro vita ma, molto spesso, anche direttamente economiche sulle loro tasche. Per i motivi su esposti continua il prof. Pietro Vitelli di Altroconsumo Calabria unitamente a tutti i firmatari della petizione: a) si oppongono fermamente ad ogni ipotesi di aumento tariffario che non sia contestuale ad un consistente miglioramento della qualità del servizio, misurabile da parte di soggetti indipendenti e terzi rispetto al fornitore monopolista; b) chiedono la creazione di un'Autorità indipendente di settore alla quale attribuire quelle funzioni regolamentari che non possono continuare a rimanere in capo a RFI . società del Gruppo Ferrovie dello Stato . se si vuole realizzare un mercato del trasporto ferroviario regionale effettivamente aperto alla libera concorrenza. Questo significa l'abbattimento delle posizioni di rendita di cui godono le Ferrovie dello Stato attraverso l'adozione di concrete misure di liberalizzazione più volte auspicate dall'Autorità Antitrust che prevedano un vero sblocco delle gare su ferro con procedure ad evidenza pubblica; c) chiedono che sia avviato al più presto un piano nazionale ad hoc di ristrutturazione del servizio ferroviario regionale, adeguatamente finanziato, affinché anche nelle tratte più utilizzate dai pendolari, il sistema possa divenire finalmente efficiente e competitivo; d) chiedono che sia approvato uno Statuto dell'utente dei servizi ferroviari che riporti quest'ultimo al centro del sistema anche nel nuovo assetto del mercato liberalizzato, considerato che compete allo Stato determinare i livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale e, tra questi, quello alla mobilità. e) chiedono che Ferrovie dello Stato, Regioni e Governo, di fronte a questa situazione di disagio profondo, cessino il gioco del rimpallo di responsabilità e si adoperino, invece, per quanto rientra nell'ambito delle rispettive competenze, per un reale miglioramento del servizio di trasporto ferroviario locale e per garantire i sacrosanti diritti degli utenti. Per tutto ciòi, conclude il prof. Pietro Vitelli responsabile Altroconsumo Calabria, i disagi dei viaggiatori della nostra regione aggravati dai recenti episodi di disservizi come ad esempio sulla tratta ferroviaria che da Cosenza collega il nodo della stazione di Paola . certamente sono simili a tutti gli altri utilizzatori delle FS d’Italia, ed è per questo motivo che saranno posti in essere tutti i meccanismi di tutela da parte della nostra organizzazione.

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