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    Giovane di Cosenza e pronipote Gullo muoiono in incidente nel potentino

     

     

    Giovane di Cosenza e pronipote Gullo muoiono in incidente nel potentino

    28 lug 11 Due giovani Pietro Posteraro, di 24 anni, di Roma, ed Eleonora Blasi (25 anni), di Cosenza sono morti e altre undici persone sono rimaste ferite in maniera lieve in un incidente avvenuto la notte scorsa sulla "Fondovalle del Noce"(che collega l'autostrada Salerno-Reggio Calabria con Maratea e l'Alto Tirreno calabrese), nei pressi dello svincolo di Lagonegro (Potenza), e in cui sono rimasti coinvolti un camion e tre automobili. Secondo quanto si è appreso, i due giovani erano a bordo di un'automobile che, per cause in fase di accertamento, si è scontrata con un camion che viaggiava sull'altra corsia. La giovane è morta all'istante, mentre l'altro è morto poco dopo il suo arrivo nell'ospedale di Lagonegro, dove era stato trasportato con un'ambulanza del 118. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco. L'autista dell'autocarro è stato trasferito, sotto shock, all'ospedale di Lagonegro, mentre le altre dieci persone, tutte ferite in maniera non grave, sono state medicate sul luogo dell'incidente. I Carabinieri stanno facendo indagini e ascoltando testimoni per accertare le dinamiche dell'incidente. Posterano è figlio del vicesegretario generale della Camera dei Deputati

    Pietro Posteraro, il giovane di 24 anni era il pronipote di Fausto Gullo, il primo a proporre l'istituzione dell'Assemblea Costituente durante la prima riunione del primo Consiglio dei ministri dell'Italia liberata, più volte ministro e deputato sino al 1972, e ricordato ancora adesso come il "ministro dei contadini" per le sue riforme agrarie. La morte di Posteraro ha provocato profonda commozione a Cosenza, dove la famiglia è molto conosciuta. Il giovane, infatti era nipote del noto penalista Luigi Gullo, più volte presidente della Camera penale di Cosenza e senatore, figlio di Fausto e pronipote di Fausto. Quest'ultimo, nel 1921 aderì al Partito Comunista d'Italia e nel 1924, fu eletto deputato ma la sua elezione fu annullata dai fascisti. Ad aprile del 1944 fu nominato ministro dell'Agricoltura nel secondo governo di Pietro Badoglio ed emanò alcuni decreti per creare una legislazione agraria preriformatrice, tanto che Gullo divenne per tutti il "Ministro dei contadini". Con la costituzione dei Comitati Comunali, quei decreti furono anche il primo modello di governo locale. Nel 1946 fu nominato ministro alla Giustizia. Confermò il suo seggio alla Camera fino al 1972. Nel 1974 partecipò alla battaglia per il divorzio.

    Cordoglio ass. Trematerra. "Esprimo profondo dolore per la tragica scomparsa di Piero Posteraro e della signorina Blasi: due vite spezzate in una giovane età". Lo afferma in una nota l'assessore regionale Michele Trematerra. "Piero Posteraro - aggiunge - fu nostro apprezzato collaboratore nel gruppo consiliare Udc nella scorsa legislatura ed il mio cordoglio va al papà, Francesco, cosentino e vice segretario generale della Camera, e alla mamma, Pierette Gullo, figlia del grande Luigi Gullo"

    Cordoglio della Fodnazione Mancini. "A nome della 'Fondazione Giacomo Mancini' e mio personale, sono vicino, con grande affetto e sincera amicizia, alle care famiglie, distrutte da un dolore tanto straziante quanto ingiusto, provocato dal terribile incidente stradale di Lagonegro, di Eleonora Blasi e di Pierino Posteraro". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Fondazione, Pietro Mancini. "La ragazza era la figlia di Aldo Blasi, cognato dell'ex deputato dell'Udeur, l'amico Ennio Morrone. Abbracciamo gli affranti signori Blasi e il papà di Piero, Francesco Posteraro, che è il valente vice-segretario generale della Camera dei deputati. Piero era il nipote di uno dei più illustri penalisti italiani, Luigino Gullo, e il pronipote del ministro, nell'immediato dopoguerra, dell'Agricoltura e poi di Grazia e Giustizia, don Fausto Gullo, figura mitica di avvocato e parlamentare del Pci di Togliatti. Gullo fu amico fraterno e collega del senatore socialista Pietro Mancini senior, nel governo di Badoglio del 1944, sui banchi dell'Assemblea Costituente, del Senato della Repubblica e in tante aule di giustizia, dove pronunciarono arringhe memorabili in difesa dei deboli, dei contadini e dei calabresi meno abbienti, che i più giovani dovrebbero conoscere e approfondire". "Le famiglie Mancini e Gullo, tra le più note e stimate di Cosenza e della Calabria - prosegue Mancini - sono state, sempre, legate da vincoli di salda e bella amicizia, nelle fasi liete e in quelle tragiche, come l'attuale. Luigino Gullo sostenne e affiancò Giacomo Mancini in tante delicate battaglie, politiche e giudiziarie. Chi scrive è grande amico dei figli di don Luigino, Fausto, Doclìe Pierrette,alla quale invio l'abbraccio più forte. E il giovane avvocato, Luigino Gullo junior, è apprezzato da me e da mio figlio, Giacomo Mancini junior. In queste tragiche circostanze, come ho detto al fratello di Piero, Paolino Posteraro, giovane e brillante giornalista, le parole servono veramente a poco".

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