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    Lea Garofalo sciolta nell'acido, Provincia Crotone parte civile

     

     

    Lea Garofalo sciolta nell'acido, Provincia Crotone parte civile

    24 giu 11 La giunta della Provincia di Crotone, su proposta del presidente Stano Zurlo, ha deliberato la costituzione di parte civile dell'Ente nel processo a Milano per il sequestro e l'omicidio di Lea Garofalo, la testimone di giustizia originaria di Petilia Policastro (Crotone) uccisa e sciolta nell'acido. Il prossimo 6 luglio, davanti il gip del Tribunale di Milano inizierà il processo nei confronti di Carlo Cosco e degli altri cinque che devono rispondere dell'uccisione della donna. Lea Garofalo, nata in una famiglia di Petilia Policastro (Crotone) sterminata da una faida, era stata ammessa al programma di protezione nel 2002 quando aveva deciso di rendere testimonianza sullo scontro tra la sua famiglia e quella rivale dei Mirabelli. Il programma di protezione le era stato revocato nel 2006 dopo l'archiviazione dell'inchiesta della Dda aperta sulla base delle sue rivelazioni. "Con la decisione di oggi - ha detto Zurlo - rispondiamo prontamente all'invito che nella giornata di ieri, attraverso la stampa, ci è stato rivolto dai familiari di Lea Garofalo. Mi preme sottolineare che la Provincia di Crotone si è costituita parte civile in tutti i processi di mafia. E' un obbligo morale e civile nei confronti dei familiari delle vittime di mafia".

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