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    Intimidazioni a Don Vattiata e a Valle del Marro, reazioni e solidarietà

     

     

    Intimidazioni a Don Vattiata e a Valle del Marro, reazioni e solidarietà

    21 giu 11 "La violenza criminale non molla la presa e cerca di conquistare spazi sempre più ampi in una dinamica a spirale che coinvolge tutti: istituzioni, imprenditori, commercianti, amministratori, cittadini". E' quanto afferma il senatore del Pdl Francesco Bevilacqua in relazione alla "delicata situazione in cui versa il vibonese dove a poco serve la solidarietà verso coloro i quali, da ultimo don Vattiata e il consigliere Vita, sono vittime di attentati intimidatori"."Nel ritrovarmi particolarmente vicino a chi ogni giorno spende il suo impegno nel difficile compito di contrastare la criminalità organizzata - sostiene il parlamentare - rinnovo la mia stima a don Vattiata e a tutti quei servitori dello Stato che lavorano quotidianamente con assiduo impegno e totale dedizione. Proprio per questo oltre a limitarmi a condannare con forza ogni segnale di prevaricazione delinquenziale diretto contro tutti quelli che mettono a repentaglio la loro vita per garantire sicurezza e certezza del diritto in un territorio stretto dalla morsa della 'ndrangheta, mi sto adoperando affinche' il Governo rafforzi la sua azione di contrasto contro la prepotenza criminale". "La risposta dello Stato - conclude Bevilacqua - deve essere forte e incisiva, e in grado di mettere in campo azioni sinergiche utili a creare un fronte unito contro la tracotanza criminale. Certo che don Vattiata, il consigliere comunale Vita, gli imprenditori, i commercianti, i magistrati e le Forze dell'ordine proseguiranno nella loro coraggiosa opera, sono consapevole che lo Stato debba dimostrare, come per altro sta già facendo, la sua costante presenza e in questa direzione spenderò tutto il mio impegno".

    Il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, ha espresso ''la più sentita solidarietà e vicinanza a don Luigi Ciotti per il gravissimo atto intimidatorio che ieri ha colpito la sua associazione in Calabria". "Contro atti simili - ha detto Cota - occorre che le Istituzioni sappiano fare fronte comune, continuando a sostenere tutti coloro che si battano a vari livelli contro le mafie".

    Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Valerio Cattaneo, esprime solidarietà al fondatore del Gruppo Abele e di Libera, don Luigi Ciotti per l'incendio doloso che nella notte fra domenica e lunedì ha distrutto parte di un uliveto di Libera, realizzato su terreni confiscati alla 'Ndrangheta nella piana di Gioia Tauro. L'uliveto appartiene alla cooperativa sociale Valle del Marro-Libera Terra, nata nel 2004 da un progetto di don Ciotti per coltivare terreni confiscati all"ndrangheta. L'incendio si aggiunge alla intimidazione ricevuta tre giorni fa da un giovane parroco calabrese, referente di Libera, a cui è stata incendiata l'auto sotto casa. "Si tratta di atti da condannare fermamente - afferma Cattaneo - ma che, sono sicuro, non faranno venire meno l'impegno, la determinazione e la tenacia di chi sta portando avanti il progetto Libera Terra. Sono certo che don Ciotti, insieme con i suoi ragazzi, saprà affrontare serenamente questo momento proseguendo il lavoro meritorio avviato in difesa della legalità e dei più deboli".

    "Un episodio grave e indecente, l'incendio che ha colpito la Cooperativa Sociale Valle del Marro, è un atto inqualificabile e rappresenta tutta l'arroganza delle organizzazioni criminali". E' quanto scritto in una nota della Federazione dei giovani socialisti della Calabria. "La Calabria migliore - prosegue la nota - deve reagire di fronte ad atti criminali di questo tipo. Ai ragazzi della Cooperativa, a Libera e a Don Ciotti, va la solidarietà dei Giovani Socialisti Calabresi".

    "Basta mafia! Basta silenzio! Probabilmente avete già sentito dell'incendio di origine ignota che ha colpito nella notte del 19 giugno la cooperativa sociale Valle del Marro di Polistena distruggendo una parte notevole dell'uliveto di Castellace". Lo afferma in una nota Ilona Witten di Ponteranica (Bergamo). "Chi non lo sapesse, questa cooperativa - aggiunge - è una delle cooperative antimafie che lavora i terreni confiscati alla mafia e commercializza i suoi prodotti con il marchio 'Libera Terra', nel senso terreni liberati dalle mafie. Lavora dal 2004 ed la cooperativa ed i suoi soci sono stati intimiditi più di una volta, con incendi e furti. Nonostante tutto i 9 soci vanno avanti, nonostante del lavoro pesante e difficile e sicuramente anche del peso psicologico di trovarsi sempre in lotta contro la ndrangheta. Ma ci credono che valga la pena di battersi per la legalità, per una società migliore. Questo attentato segue dopo una sequenza di attentati nell'ultimo mese".

    "A nome di Ats Libera Terra e mio personale esprimo ai soci, ai lavoratori ed ai dirigenti delle cooperativa 'Valle del Marro' la vicinanza e la solidarietà per l'ennesimo atto intimidatorio compiuto ai loro danni dalla criminalità". Lo afferma in una nota Tommaso Innocente di Ats - Libera Terra. "L'incendio di un uliveto di 550 piante - prosegue - recuperato dall'abbandono, e dal foraggio appena raccolto su un terreno confiscato sono l'ultimo vile atto teso a vanificare il lavoro ed il sacrificio dei giovani soci della cooperativa che con coraggio ed e abnegazione andranno avanti nel loro progetto di valorizzazione sociale e produttivo dei terreni confiscati. Come Ats Libera Terra auspichiamo un più capillare controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine diretto a contrastare tali vergognosi atti, che comunque siamo convinti, non indeboliamo l'azione delle forze sane della società dalla Piana di Gioia Tauro vicina alla Cooperativa Valle del Marro"

    Solidarietà a don Ciotti e a Libera è espressa dal numero due del Pdl piemontese, Agostino Ghiglia. "Sono azioni gravi e vili - afferma Ghiglia - quelle attuate nel tentativo di intimorire e far arretrare don Luigi Ciotti". "Non possiamo che esprimere a lui e alla sua associazione - aggiunge - la nostra solidarietà e vicinanza, per l'azione intimidatoria a seguito della quale sono andati in fiamme gli uliveti della piana di Gioia Tauro, nella convinzione che non saranno queste intimidazioni a scalfire la determinazione e l'impegno di chi toglie, in tutti i sensi, terreno all'illegalità per restituirli alla collettività". Ghiglia esprime inoltre "apprezzamento per il duro colpo che Magistratura e Forze dell'ordine stano assestando alla criminalità organizzata in Piemonte"

    ProLoco San Marco, venuto a conoscenza dell’atto intimidatorio ai danni delle Cooperativa Sociale Valle del Marro - Libera Terra in cui sono andate distrutte alcune centinai di alberi di ulivo, vuole, tramite questa nota stampa, esprimere la propria vicinanza ai ragazzi della cooperativa. Già nei mesi scorsi, il Cda di ProLoco San Marco, ammirato e conscio dell’enorme lavoro svolta da questa realtà calabrese, aveva voluto premiarla conferendogli il “Premio Calabria Arte 2010”, avviando così un rapporto di collaborazione tra due realtà differenti ma ugualmente impegnate nel territorio calabrese. “L’importante attività sociale è produttiva che svolge la cooperativa – dice il vice presidente facente funzione Ilario Lo Sardo – nel coltivare le terre confiscate alla ‘ndrangheta deve essere d’esempio per tutta la popolazione. Atti del genere devono essere condannati poiché lesivi per l’immagine della nostra regione; la dedizione e l’impegno che si può osservare nel lavoro di questi ragazzi, con la doppia finalità legale e produttiva , ci far rendere conto come per la nostra terra, più volte protagonista di problematiche del genere, vi siano i mezzi per combattere le associazioni malavitose. È su questi presupposti che ProLoco tutta si sente d’esprimere la propria vicinanza alla Valle del Marro – Libera Terra, augurandosi che questo spiacevole episodio sproni ancor di più ad incrementare la lotta contro la ‘Ndrangheta”.

    Giuseppe Mangone, presidente ANPA Calabria A nome dell'Associazione Nazionale Produttori Agricoli - ANPA Calabria, "esprimo la più forte solidarietà e vicinanza a tutti i soci della Cooperativa Valle del Marro e al suo presidente Giacomo Zappia, per l'ennesimo vile atto compiuto dalla ndrangheta di incendiare l'uliveto confiscato dallo Stato ai criminali nel 2005, portato in produzione e gestito con modalità imprenditoriali da parte della stessa cooperativa. In momenti come questi il coraggio, sempre dimostrato dalla cooperativa, da solo non basta. Occorre garantire la possibilità di operare con sicurezza sui terreni confiscati alla ndrangheta e la certezza di poter ricavare un reddito dopo un anno di sacrifici e di duro lavoro.Ritengo che tutte le istituzioni e l'associazionismo calabrese debbano far sentire la loro voce per far capire ai criminali che l'attacco alla cooperativa Valle del Marro è respinto con grande forza da tutti i calabresi onesti che, per fortuna, sono la stragrande maggioranza del nostro popolo".

    "Massima solidarietà nei confronti della Cooperativa Valle del Marro-Libera Terra per il vile atto intimidatorio subito.Le fiamme che hanno colpito l'uliveto provocano certo rabbia e delusione, ma non devono assolutamente fermare l'impegno, la determinazione di Libera nell'opera di gestione dei "beni" sottratti alla mafia. L'impegno per la legalità e la giustizia non deve subire alcun cedimento e queste intimidazione sono la riprova del positivo lavoro svolto da Libera che infastidisce chi vuole continuare a imporre logiche illegali.Da parte mia sempre disponibile a qualsivoglia inizitiva atta a tutelare la legalità,la giustizia sociale e il lavoro "pulito". Lo afferma Giuseppe Longo Consigliere Provinciale Prc a Reggio.

    "Esprimo sincera solidarietà a don Tonino Vattiata per il vile atto intimidatorio subito. So che questo condannabile attacco non fermerà l'importante attività contro la 'ndrangheta da sempre svolta da don Vattiata e da me pienamente condivisa. Soprattutto desidero incoraggiarlo a proseguire nella sua meritoria opera di aggregazione dei giovani verso la cultura della legalita'". Lo afferma l'on. Angela Napoli Componente Commissione Parlamentare Antimafia.

    "A seguito del grave atto intimidatorio verificatosi ancora una volta ai danni della Cooperativa Sociale Valle del Marro, che ha distrutto un uliveto di 500 piante su un terreno confiscato alla criminalità, Legacoop esprime piena solidarietà e vicinanza a tutti i soci ed agli amministratori della Cooperativa che con coraggio ed abnegazione continueranno a portare avanti il loro progetto di valorizzazione sociale e produttivo dei terreni confiscati. Legacoop rileva con preoccupazione il ripetersi di attacchi nei confronti di realtà cooperative che costituiscono un importante strumento di partecipazione e gestione associata di impresa, ed una preziosa risorsa per l'occupazione e per la tenuta sociale ed economica del territorio. Legacoop Calabria auspica un ripristino della legalità e della sicurezza pubblica sul territorio calabrese, e rinnova il suo totale sostegno ai soci e ai lavoratori della Cooperativa".

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