Sindaco Marcellinara assolto da accusa estorsione ad impiegata

15 giu 11 Il sindaco di Marcellinara, Giacomo Scerbo, ed il suo vice, Vittorio Scerbo, sono stati prosciolti dalle accuse di abuso d'ufficio e tentata estorsione in corso nei confronti del responsabile dell'area amministrativa del Comune. La sentenza di non luogo a procedere è stata emessa dal giudice per le udienze preliminari del tribunale di Catanzaro, Abigail Mellace, che ha accolto la tesi difensiva. L'inchiesta era nata dalla denuncia del dirigente comunale il quale aveva sostenuto che la delibera del Consiglio comunale di Marcellinara del 10 novembre del 2009 sarebbe stata fatta approvare proprio per eliminare l'incarico del responsabile del personale ricoperto dalla vittima. La difesa ha sostenuto invece che gli atti approvati dall'Ente non erano finalizzati a danneggiare la dirigente comunale. "Per il rispetto che nutriamo verso le istituzioni - hanno dichiarato il Sindaco Giacomo Scerbo e il Vicesindaco Vittorio Scerbo nel commentare la sentenza del Gup - abbiamo atteso, fin qui nell'assoluto silenzio, questo momento per dimostrare concretamente come l'Amministrazione abbia sempre agito nel rispetto delle norme, della legalità, della trasparenza, dell'onestà. Non è assolutamente ammissibile letteralmente diffamare l'onorabilità delle persone, a maggior ragione di due amministratori. Ecco perchè abbiamo dato mandato al nostro legale di fiducia, l'Avv. Giovanni Romano, di tutelare la nostra persona con una congrua richiesta di risarcimento danni nei confronti di chi si è reso responsabile dell'architettura di una tale grave e infamante calunnia". "Sono ormai due anni - hanno concluso il Sindaco Giacomo Scerbo e il Vicesindaco Vittorio Scerbo - che siamo costretti a difenderci per l'adozione di atti collegiali, adottati legittimamente, che hanno già superato positivamente sia il responso del Tar e del Consiglio di Stato ed ora anche della giustizia ordinaria".