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    Procuratore Borrelli "DDA Catanzaro abbandonata"

     

     

    Procuratore Borrelli "DDA Catanzaro abbandonata"

    12 giu 11 "Quando si dice che la situazione è drammatica non si dice una cosa sbagliata. Cerchiamo di gestire al meglio il nulla che abbiamo ma di fronte al nostro tentativo continuiamo a non avere nulla". La ribadisce ancora una volta il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, la "drammatica" situazione della Direzione distrettuale antimafia di Cataznaro per la carenza di uomini e mezzi così come aveva sottolineato ai nostri microfoni due giorni fa. Borrelli, riferendosi alla vicenda del pm Vincenzo Luberto, che le cosche della 'ndrangheta dell'Alto Ionio cosentino progettavano di uccidere, aggiunge che "La vicenda fortunatamente si è conclusa bene perché avevamo in corso un'attività che si é trasformata in un monitoraggio continuo sulle realtà criminali. La Dda di Catanzaro è competente su due terzi del territorio della Calabria, ad alta densità criminale per quanto queste organizzazioni abbiano una tradizione diversa da quelle reggine. Per l'impatto sulla vita dei cittadini la situazione non è molto diversa, perché ad una ridotta capacità criminale corrisponde una ridotta capacità di fronteggiare le organizzazioni per le condizioni di estremo disagio in cui si trova ad operare la Procura di Catanzaro". "L'età media del nostro personale amministrativo - ha proseguito - è di 50 anni e sentire parlare di digitalizzazione provoca una certa ilarità. Molti, che sono alla soglia della pensione, non sono entusiasti all'idea ed comprensibile. Nonostante tutto riusciamo a lavorare grazie allo straordinario impegno di queste persone che però non riescono a gestire tutti gli adempimenti. Se avessimo personale avremmo una pendenza di processi del 20% in meno. Sul fronte magistrati la Dda ha sei pm e ne servirebbero 12. Cosa che non possiamo fare perché significherebbe decidere di non fornire risposte alla richiesta di giustizia dei catanzaresi. Lo scorso anno ci hanno sostituito cinque computer. Considerato che ne abbiamo 110 significa che ce ne sostituiscono uno ogni 22 anni. Abbiamo creato un ufficio per informatizzare l'archivio, ma i tecnici, che sono due per Calabria e Sicilia, per sistemarci il programma ci hanno messo otto mesi. Inoltre servirebbe la banda larga che non abbiamo perché costa troppo". "Infine - ha concluso Borrelli - siamo l'unica Procura d'Italia, credo, che non ha avuto alcun tipo di accesso ai fondi strutturali dell'Unione europea, quelli che vengono gestiti dalla Regione, perché, a quanto pare, non si riesce ad elaborare una progettualità di comune interesse".

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