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    Dipendenti Ferrovie Taurensi occupano la stazione di Gioia Tauro

     

     

    Dipendenti Ferrovie Taurensi occupano la stazione di Gioia Tauro. Cisl e Prc intervengano Scopelliti e Raffa

    07 giu 11 Un centinaio di dipendenti delle Ferrovie della Calabria ha occupato la stazione di Gioia Tauro dopo l'annuncio della chiusura della tratta ferroviaria Gioia Tauro-Cinquefrondi a seguito del pronunciamento dell'Ustif, organismo del ministero dei Trasporti, che ha certificato la mancanza di sicurezza sulle linee. Da circa mezzora è in corso un'infuocata assemblea che era stata indetta da tutte le sigle sindacali e nel corso della quale è emersa la rabbia dei lavoratori, una decina dei quali sono saliti sul cornicione di un immobile che si affaccia nel cortile della stazione chiedendo interventi urgenti delle istituzioni per salvare le linee Taurensi e minacciano di buttarsi al suolo. La situazione viene controllata dalla Polizia e adesso anche dai vigili del fuoco che sono arrivati con un'autoscala per raggiungere i manifestanti sul cornicione e convincerli a desistere dalla loro protesta estrema. Il sindacato, alla luce di quanto accaduto, si sta adoperando per chiedere un tavolo di confronto con il Ministero, la Regione e la Direzione delle Ferrovie della Calabria ma ha difficoltà a tenere calmi i lavoratori. Man mano che passano i minuti, alla stazione di Gioia Tauro arrivano anche decine di cittadini per esprimere solidarietà ai lavoratori. Dopo le vicende della crisi del porto un'altra vicenda anch'essa carica di tensione si registra nella Piana.

    CISL: Regione rilanci Ferrovie Taurensi. "L'allarme da tempo denunciato è caduto nel vuoto. E' bastato il primo caldo, di questo strano mese di giugno, per far emergere in maniera allarmante lo stato di abbandono in cui versano le ferrovie Taurensi". Lo affermano in una nota congiunta il segretario generale della Fit-Cisl, Annibale Fiorenza, ed il segretario regionale, Antonio Procopio. "E' proprio il caso di dire - aggiungono - che anche stavolta 'un temporale a ciel sereno' tenta di spazzare via un pezzo di storia che aveva fatto sognare le comunità della Piana. La Fit - Cisl, unitamente anche alle altre organizzazioni sindacali, ha più volte stigmatizzato che la situazione, nel comparto ferroviario, era di grande emergenza e che quindi bisognava intervenire per salvaguardare le infrastrutture e garantire servizi di mobilità efficienti e sicuri. La vulnerabilità dell'infrastruttura ferroviaria, interessata da danni causate dal maltempo, non ha nel tempo riscontrato adeguati interventi manutentivi né ammodernamenti delle obsolete tecnologie dedicate alla circolazione dei treni". "Uno status infrastrutturale ed aziendale - proseguono Fiorenza e Procopio - che mostra i segni di una disastrosa 'Politica dei Trasporti' che, nel corso degli ultimi dieci anni, non ha consentito gli investimenti idonei a sostenere il mantenimento e l'adeguamento infrastrutturale di una rete ferroviaria, ancora oggi essenziale, per garantire la piena accessibilità dei territori interessati. Tutto ciò, oggi, culmina nella decisione aziendale di sospendere la circolazione dei treni sulle linee Taurensi. Una decisione che mette a nudo la maturata decisione del Ministero competente a creare le condizioni per la totale dismissione delle stesse. "Per questo - concludono - non è più possibile che, la Regione Calabria, possa stare alla finestra e consentire che una simile scelta possa segnare il declino di queste infrastrutture. Il potenziamento e l'ammodernamento delle linee Taurensi può e deve portare alla realizzazione di un "sistema ferroviario territorialé che sia elemento essenziale di un auspicato 'Sistema Intermodale' capace di valorizzare il territorio della Piana di Gioia Tauro e interagire con le vaste aree portuali e retro portuali".

    PRC: Intervenga Raffa. Per Giuseppe Longo, consigliere provinciale del Prc di Reggio, "ecco come la politica ha calpestato la dignità di pendolari e dipendenti della Calabro lucane.E' grave e inaccettabile assumere decisioni così drastiche senza alcuna concertazione con sindacati e Prefettura, perché si compromettono servizi e centinaia di posti di lavoro che vanno assolutamente salvaguardati.La crisi del Porto prima e la chiusura della linea ferrata Cinquefrondi - Gioia Tauro oggi, è la testimonianza di una politica regionale fallimentare che nessuna idea di sviluppo ha per il territorio pianigiano che, purtroppo, continua ad essere solo serbatoio di voti per il centro-destra.Il ruolo dei sindacati, deve essere supportato da una forte e compatta presenza degli enti locali finora rimasti sordi ai tanti appelli che provengono dai diversi settori della società, i quali chiedono più attenzione su di un tema così delicato che sta a cuore non solo ai lavoratori, ma anche agli utenti che da moltissimi anni usufruiscono di un servizio che andrebbe potenziato e migliorato anziché soppresso. La grave crisi che sta attraversando il comparto dei lavoratori delle Ferrovie della Calabria, non può essere affrontata limitandosi ad una scontata solidarietà fine a se stessa, ma deve essere accompagnata da una risposta politica seria ed adeguata a dare certezze ai circa 160 dipendenti occupati nelle linee Taurensi.Perché, a differenza di quanto avviene nel cosentino e nel catanzarese non si fanno investimenti atti ad ammodernare e potenziare la nostra linea ferrata? Quali loschi interessi stanno prevalendo rispetto alla difesa di ciò che è pubblico anche a discapito di tantissimi posti di lavoro? Mi rivolgo anche neo Presidente della Provincia Raffa, che nella Piana di Gioia Tauro ha ottenuto migliaia di voti, affinché si attivi per chiedere al Governo di sospendere la scellerata politica di tagli adottata, che di fatto sta creando in Calabria condizioni di sottosviluppo, di crisi economica e di emergenza occupazionale, nonché d'incertezza e di angoscia che pesa sul futuro di molti lavoratori. Pertanto, insisto nel proporre il rilancio della nostra ferrovia, in accordo con i Sindaci della Piana, secondo le opportunità offerte nel Quadro Strategico Regionale con investimenti collegati al POR 2007-2013, estendendo il servizio ad altri comuni affinchè si proceda al completamento dell'anello circolare della Piana di Gioia Tauro nell'ambito di un ambizioso progetto strategico collegato alla "Città del Porto".

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