NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Una discarica al posto di un uliveto: 22 indagati dal Noe a Reggio Calabria

     

     

    Una discarica al posto di uliveti: 22 indagati dal Noe a Reggio. Sequestrati beni per 7 mln, anche il bar dell'aeroporto

    07 feb 11 Tre societa' che si occupano di raccolta, gestione e smaltimento dei rifiuti e 21 mezzi, per un valore complessivo di sette milioni di euro, sono state sequestrate dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria e del Noe nell'ambito di un'inchiesta sulla realizzazione di una discarica abusiva. I reati contestati, a vario titolo, a 22 persone identificate nel corso delle indagini, sono realizzazione di discarica abusiva di rifiuti speciali non pericolosi (materiali edili da demolizione provenienti da cantieri), in un territorio in cui vige lo Stato di emergenza nel settore dei rifiuti; traffico di rifiuti, realizzazione di lavori di terrazzamento di terreni a scopo agricolo in assenza dei prescritti titoli autorizzativi e gestione e trasporto non autorizzati di rifiuti speciali non pericolosi. Il sequestro delle societa', tutte con sede a Reggio Calabria, e' stato disposto dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Procura. L'operazione e' stata denominata Terrazzamento. Era stata nascosta con la creazione di terrazzamenti per uliveti, la discarica abusiva realizzata dalla tre ditte di Reggio Calabria sequestrate stamani dai carabinieri del Comando provinciale e del Noe. Gli investigatori, grazie ad attivita' di osservazione, verifiche sul posto, videoriprese e riscontri sui documenti, hanno accertato che le imprese, autorizzate al trattamento dei rifiuti speciali non pericolosi, avevano realizzato su alcuni terreni di proprieta' adiacenti alle stesse aziende una discarica abusiva gettando su un costone materiale edile di risulta. Il materiale, costituito da centinaia di tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, aveva modificato l'assetto del territorio e, secondo gli investigatori, comportava rischi idrogeologici. Per occultare la discarica, erano stati realizzazione dei terrazzamenti per uliveto senza l'autorizzazione. Dalle indagini e' emersa anche la gestione ed il trasporto non autorizzati di 850 tonnellate di rifiuti, effettuata con mezzi e societa' non in possesso dei requisiti prescritti dalla legge.

    Sequestrato anche il bar dell'aeroporto. Anche un bar-ristorante interno all'aeroporto di Reggio Calabria e' stato sequestrato stamani dai carabinieri nell'ambito dell'operazione che ha portato al sequestro di tre societa' che operano nel settore dello smaltimento dei rifiuti per avere realizzato una discarica abusiva. I carabinieri hanno sequestrato il patrimonio mobiliare ed immobiliare delle societa' Idroterm, Iroterm srl (tra le cui attivita' c'e' anche il bar-ristorazione dell'aeroporto) ed Eko Mrf, oltre a 21 mezzi d'opera, conti correnti e altri beni facenti capo alle stesse societa', per un valore quantificato in sette milioni di euro. Le indagini sono partite grazie alla visione di alcune foto su un normale sito di consultazione di mappe satellitari, ''Bing Maps''. Dalle foto gli investigatori si sono accorti che all'interno dell'area di proprieta' della ditta Eko Mrf, un camion scaricava materiale edile su un costone della collina. Gli investigatori hanno accertato che un intero vallone era stato riempito con materiale di scarto di lavori edili. Per nascondere la discarica, secondo gli investigatori, l'amministratore della Eko Mrf, Bruno Martino, nel 2005 aveva presentato una dichiarazione di inizio attivita' di realizzazione di terrazzamenti per la realizzazione di un uliveto. Inoltre, secondo l'Agenzia regionale per lo sviluppo e per i servizi in agricoltura, la realizzazione della discarica aveva creato concreti rischi idrogeologici. Da un sopralluogo sull'area, i carabinieri hanno constatato l'affiorare in superficie di rifiuti speciali non pericolosi da demolizione quali parti di pilastri in cemento, reti plastiche impiegate sui cantieri, residui bituminosi, legnami. Nel corso delle indagini sono emerse anche una serie di irregolarita' nella gestione ed il trasporto di rifiuti verso la Eko Mrf. Da qui il sequestro di 21 mezzi di proprieta' di 16 distinte aziende operanti a Reggio Calabria che conferivano i rifiuti alla Eko Mrf.

    L’attività di indagine intrapresa nel luglio 2009 nasce dall’attenzione concentrata sul territorio da parte dei carabinieri della Stazione di Gallina e del NOE di Reggio Calabria per il monitoraggio dell’attività di gestione e smaltimento dei rifiuti. Uno studio preliminare del sito della ditta EKO MRF segnava il primo momento di interesse. Collegatisi su un normale sito di consultazione mappe satellitari i militari hanno constatato che la foto effettuata da satellite aveva immortalato all’interno dall’area di proprietà della ditta un mezzo d’opera che scaricava materiale edile su un costone della collina. Da quel momento sono partite le verifiche che hanno portato al deferimento di 22 soggetti a vario titolo responsabili dei reati sopra elencati. Da un principio quasi casuale e curioso ne è scattata un’indagine impegnativa e approfondita. Le indagini, svolte sotto la direzione del Proc.Aggiunto Dott. SFERLAZZA e del Sost. Proc. Dott.ssa OMBRA, sono state svolte con tradizionali metodologie di polizia giudiziaria: servizi di osservazione per il controllo dei movimenti dei mezzi e le conseguenti attività svolte sul sito di stoccaggio, controlli aerei con elicottero dell’Arma dell’Elinucleo di Vibo Valentia, fino ad una fase finale di ispezioni all’interno dell’azienda e verifiche documentali sui trasporti di rifiuti effettuati e su tutti i titoli autorizzativi relativi alle attività svolte. Il primo importante aspetto su cui si è focalizzata l’indagine è la realizzazione di discarica abusiva da parte della Società EKO MRF. Come appariva dalle immagini satellitari del sito “Bing Maps”, all’interno della proprietà dell’azienda si era svolta un‘attività di sversamento di rifiuti provenienti da demolizioni con il riempimento di un intero vallone. Le immagini realizzate da elicottero dell’arma dei Carabinieri confermavano che sul sito era stata effettuata un’importante azione di conferimento di materiali. Dagli accertamenti documentali emergeva che in relazione all’area interessata era stata presentata da MARTINO Bruno, amministratore unico della EKO MRFsrl, nonché proprietario del terreno, nell’anno 2005 una dichiarazione di inizio attività di realizzazione di terrazzamenti con conferimento di “terreno agricolo per la realizzazione di un uliveto”. Inutile sottolineare che dalle immagini scattate dall’elicottero di uliveti non vi era alcuna traccia sul sito indicato. Non solo: le attività di movimento terra intraprese non sono state considerate lecite neppure dal punto di vista autorizzativo urbanistico-ambientale poiché, come indicato dall’Ufficio tecnico del Comune di Reggio Calabria, effettuate in assenza dei previsti nulla osta paesaggistico-ambientali. Un secondo aspetto su cui si sono concentrate le indagini è stato il controllo dei mezzi che trasportavano e conferivano i rifiuti presso la EKO MRF srl. La normativa in vigore prevede precisi obblighi su tutta la catena di produzione, gestione, trasporto e smaltimento o recupero dei rifiuti, pertanto impone obblighi e conseguenti responsabilità anche in capo ai soggetti produttori del rifiuto. I reati contestati nell’ambito dell’indagine sono previsti dalla normativa in materia ambientale che, a seguito delle recenti ed importanti modifiche (testo unico del 2006 e successive modifiche e integrazioni), ha fornito strumenti assolutamente incisivi ed efficaci per l’azione di contrasto.

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © dal 2004 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore