NuovaCosenza.com
Google
su tutto il Web su NuovaCosenza
mail: info@nuovacosenza.com
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .
 

      Condividi su Facebook

    Truffe: percepivano contributi per mandrie inesistenti, 12 arresti nella locride

     

     

    Truffe: percepivano contributi per mandrie inesistenti, 12 arresti nella locride

    05 dic 11 I Carabinieri del Comando Politiche Agricole e Alimentari e del Comando Provinciale di Reggio Calabria stanno eseguendo 12 misure cautelari agli arresti domiciliari nei confronti di persone accusate a vario titolo di truffa e falso per il conseguimento dI fondi comunitari. I provvedimenti cautelari scaturiscono da indagini svolte dai Carabinieri del Gruppo di Locri, grazie alla quale sono state denunciate 48 persone ritenute vicine alle cosche della 'ndrangheta dei Morabito-Bruzzaniti-Palamara e Mollica-Morabito di Africo e Vottari, Nirta di San Luca, nel reggino. Contestualmente agli arresti è stato eseguito anche un sequestro di beni per il valore di circa 1 milione di euro nei confronti di 25 indagati.

    Si avvalevano di una fitta rete di complicità di diversi operatori dei Centri di assistenza agricola e di alcuni organi di controllo amministrativi le 12 persone arrestate stamani dai carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria per una truffa ai danni dell'Unione europea. Grazie a queste complicità, secondo l'accusa, 30 allevatori hanno presentato una fittizia dichiarazione all'Agenzia per le erogazioni in agricoltura dalla quale risultava il possesso di centinaia di capi ovicaprini in realtà inesistenti o superiori alla realtà allo scopo di ottenere dal Servizio veterinario il codice ed il registro aziendale necessari per presentare le istanze di finanziamento. Alcuni ispettori degli Uffici provinciali agricoltura incaricati dei controlli, inoltre, nel corso delle verifiche delegate dall'Agenzia per le erogazioni in agricoltura avrebbero attestato la presenza negli allevamenti di capi di bestiame mai posseduti dagli allevatori. La complicità dei responsabili di alcuni Centri di assistenza agricola, infine, consentiva alla banda di ottenere l'inserimento nel Sistema informativo agricolo nazionale di domande di pagamento incomplete o riportanti dati palesemente falsi. Le persone arerstate, tutte sottoposte ai domiciliari, sono: Salvatore Scordo, 32 anni, di Africo Leo Condemi (38) di Africo Rosa Gligora (38) di Africo Francesco Gligola (36) di Bianco Giuseppe Frisina (38) di Bianco Giuseppe Romeo (59) di Africo Maria Morabito (56) di Africo Pietro Favasuli 843) di Africo Elisabetta Nirta (36) di Africo Domenico Principato (36) di Locri Carmelo Scaramozzino (57) di Brancaleone Pasquale Furfari (56) di Brancaleone

    Anche finti uliveti. Hanno riguardato anche il settore olivicolo, con il coinvolgimento di gestori di frantoi ed ispettori delegati al controllo, le irregolarità riscontrate nel corso dell'operazione condotta dal Comando carabinieri politiche agricole e alimentari-Nucleo antifrodi di Salerno e da quelli del Comando Provinciale di Reggio Calabria che stamani ha portato ad undici arresti. Complessivamente gli indagati sono 48. Le indagini hanno permesso di scoprire un sistema di illeciti finanziamenti comunitari nel comparto agro-alimentare destinati alla Regione Calabria, nel cui ambito è emersa una fitta rete di complicità tra operatori del settore e addetti ai controlli, risultati contigui anche ad alcune 'ndrine locali. Le accuse ipotizzate sono truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsita' ideologica commessa da privato in atto pubblico, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici per aver percepito illecitamente finanziamenti comunitari per un valore complessivo di circa un milione di euro. Le indagini hanno consentito di accertare che il gruppo affaristico-criminale era organizzato su basi familiari contigue ad alcuni clan locali di Africo Nuovo e San Luca, e si è avvalso di una fitta rete di complicità di diversi operatori dei Centri di assistenza agricola e di alcuni organi di controllo amministrativi. Nel settore olivicolo, i carabinieri hanno accertato che i titolari delle aziende del comparto attestavano falsamente l'esistenza di consistenti estensioni di fondi coltivati ad uliveto per i quali venivano percepiti aiuti comunitari in relazione a quantitativi di olio fittiziamente prodotti. I gestori dei frantoi rilasciavano documentazione attestante la falsa quantità di olive molite. I carabinieri stanno anche eseguendo provvedimenti di sequestro preventivo per equivalente di conti correnti, terreni, fabbricati e auto di grossa cilindrata per un valore di circa un milione euro pari al valore degli illeciti finanziamenti comunitari accertati nelle campagne agricole dal 2004- 2008. Già nella scorsa settimana, i carabinieri hanno effettuato, sempre in Calabria, un altro sequestro di beni per oltre un milione di euro sempre per illeciti finanziamenti comunitari al settore agro-alimentare. Complessivamente nell'ultimo anno il complesso di beni, conti correnti e altri titoli illeciti sequestrati e sottratti al circuito delle frodi comunitarie ammonta ad oltre 200 milioni di euro.

    Ministro: Strategico ruolo dei Carabinieri. - "Questa operazione dei Nuclei Antifrodi Carabinieri a tutela della legalità nel sistema dei finanziamenti comunitari in agricoltura, mi consente di esprimere pubblicamente per la prima volta nel ruolo di Ministro, il mio incondizionato apprezzamento per l'attività svolta con assoluta competenza e grande spirito di sacrificio dai militari dell'Arma dei Carabinieri che operano alle dipendenze funzionali del Ministero". E' quanto afferma il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Mario Catania commentando gli esiti dell'operazione dei carabinieri di Reggio Calabria contro il sistema degli illeciti finanziamenti comunitari nel comparto agro-alimentare. "Ad essi - ha aggiunto Catania - è affidata un'importante missione sempre più strategica per gli interessi del Paese: la lotta all'agropirateria e alle frodi comunitarie del comparto agroalimentare. Nella mia esperienza pluriennale ho avuto tante occasioni per constatare l'impegno e la professionalità dei Nuclei Antifrodi Carabinieri ed oggi posso affermare che il loro ruolo è di assoluto rilievo per la tutela della legalità in un settore che purtroppo vede sempre più invasivi interessi della criminalità". Nell'ambito dell'operazione è emersa una fitta rete di complicità tra operatori del settore e addetti ai controlli, risultati contigui anche ad alcune 'ndrine del reggino

    Confagri: Tutelati veri imprenditori. "La brillante operazione delle nostre forze dell'ordine difende e tutela gli imprenditori agricoli veri. Plaudiamo al blitz dei carabinieri del Nucleo antifrodi in collaborazione con il Comando provinciale di Reggio Calabria contro il sistema degli illeciti finanziamenti comunitari nell'agroalimentare, comparto strategico per l'economia regionale". Lo ha sostenuto Alberto Statti, presidente di Confagricoltura Calabria. "Ci auguriamo - ha aggiunto Statti - che i controlli sui Caa (Centri di assistenza agricola) continuino ad essere pressanti, per garantire le imprese che rispettano le regole e operano onestamente e con sacrifici"

    Allevatori: Colpire chi infanga comparto. Il Presidente dell'Associazione regionale Allevatori della Calabria, Francesco Macrì, in una nota, rivolge "un plauso all'Arma dei carabinieri di Locri e di Reggio Calabria, per la decisa e brillante operazione che ha inferto un duro colpo ad oltre 48 persone accusate, a vario titolo, di aver percepito in modo illecito finanziamenti agricoli dall'Unione Europa". "Dalle indagini - prosegue - sarebbe emersa la connivenza di addetti degli uffici atti alla liquidazione delle pratiche. Sono sempre più convinto della necessità di intraprendere ogni azione di carattere istituzionale finalizzata a fare terra bruciata intorno a chi ha in animo di distruggere o infangare il comparto degli allevatori e degli allevatori in genere e assicuro il massimo impegno di questa presidenza a sostenere qualsiasi iniziativa si voglia intraprendere, soprattutto in questo momento storico per l'Ara, considerato il riordino regionale e nazionale della categoria". Macrì, nel sottolineare l'importanza di efficaci azioni di contrasto come quella realizzata oggi, sollecita "la politica, le istituzioni, le forze sociali ed economiche e i singoli cittadini a tenere alta l'attenzione su un fenomeno, quello delle infiltrazioni mafiose, che rischia di inquinare il tessuto sociale ed economico onesto della nostra regione, e difendere invece le Aziende e i lavoratori onesti che lavorano con impegno, costanza e serietà sul territorio".

     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

    Cerca con nell'intero giornale:

    -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "

     

     

 


    Facebook
 Ultime Notizie
 

Multimedia


 

Web TV -  Video

 

 
Home . Cronaca . Politica . Area Urbana . Speciali . Video . Innovazione . Universtitą . Spettacoli . Sport . Calcio . Meteo .

Copyright © 2017 Nuova Cosenza. Quotidiano di informazione. Registrazione Tribunale Cosenza n.713 del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto
Dati e immagini presenti sul giornale sono tutelati dalla legge sul copyright. Il loro uso e' consentito solo previa autorizzazione scritta dell'editore