“Paola InMensa” iniziativa per gli immigrati nella festa di San Francesco

27 apr 11 Anche Paola quest’anno è “InMensa”. L’iniziativa è figlia di “Fiera InMensa” che si svolge a Cosenza, ormai da 10 anni, in contemporanea alla Fiera di San Giuseppe, strutturata in 5 giorni di accoglienza durante i quali i migranti possono trovare pasti caldi e assistenza. Paola vuole essere come Cosenza un villaggio della solidarietà, sulle orme del suo Santo Francesco, il cui motto “Charitas” scolpito sui portali delle chiese echeggia ancora nella piazza della città. L’accoglienza degli ambulanti migranti che durante i 4 giorni di fiera, vivono in condizioni disagiate è il tentativo di attuare questo messaggio: Charitas come amore scambievole e gratuito e soprattutto come incontro dell’altro. Così quest’anno la parrocchia di S. Caterina V. e M., più nota come Chiesa del S. Rosario, con il patrocinio del Comune di Paola e del Santuario, allestirà una mensa nei propri locali, nei pressi dell’antico orologio, in Piazza del Popolo, ed insieme a numerose associazioni di volontariato distribuiranno pasti caldi dalle ore 12.30 alle ore 14.30. I migranti saranno accolti anche presso il gazebo, sito in Piazza del Popolo,di fronte la Chiesa di Montevergine, che fungerà anche da punto informazione e internet point per l’aggiornamento in tempo reale, attraverso il contatto facebook “Paola InMensa”. I volontari provengono da associazioni umanitarie,laiche e religiose di tutto il territorio paolano: IPSSAR “San Francesco”, Pionieri della Croce Rossa Italiana, Azione Cattolica Italiana, GRUPPO SCOUT PAOLA1, Associazione Gli Amici di Paolo Romagno ,Centro Socio-Culturale PierGiorgio Frassati, Fiamme Argento Carabinieri in congedo, , Auser Circolo di Paola. Sono coinvolte nel progetto anche numerose famiglie che hanno contribuito con la raccolta alimentare presso i supermercati di Paola; giovani e adulti impegnati in semplici gesti di solidarietà concreta, disposti a riconoscere l’altro non come “un diverso da me” ma come colui che posso incontrare e con cui posso entrare in contatto attraverso il dialogo. Così l’interculturalità diventa fonte di arricchimento per i calabresi che hanno deciso di mettersi in discussione, annullando i pregiudizi di cui, in tempi non molti lontani, sono stati anch’essi vittime. L’iniziativa vuole essere un semplice modo di accogliere l’altro con gesti di solidarietà e fratellanza,con un atto di amore che può essere anche un semplice sorriso…l’iniziativa vuole essere un incontro che unisce le differenze. La speranza è che l’evento si ingrandisca sempre più coinvolgendo nuove realtà e un numero crescente di volontari, come successo a Cosenza.