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    Docente morto a Torino, un arresto dei CC a Diamante

     

     

    Docente morto a Torino, un arresto dei CC a Diamante

    11 ago 11 Nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Giovanni Bosio, docente di 55 anni, i carabinieri hanno arrestato tre persone. L'uomo, venerdì sera era stato ritrovato senza vita in circostanze poco chiare nella sua abitazione di Pecetto torinese, casa dalla quale sono risultati mancanti titoli di credito, assegni e carte, computer, il cellulare e il portafoglio del professore. Dopo un'intensa attivita' investigativa, svolta nell'immediatezza del ritrovamento del cadavere, i cc del comando provinciale di Torino in sinergia con quelli di Scalea hanno sottoposto a fermo disposto dalla procura torinese tre persone che dovranno rispondere ora dell'accusa di ricettazione e uso indebito di carte di credito. Si tratta di Antonio Alfano - 44 anni con precedenti per reati contro il patrimonio e la persona – fermato a Torino grazie alle telecamere di videosorveglianza dopo che aveva utilizzato la carta di credito di Bosio; Giuseppina Gravuso (49 anni) - precedenti per minacce - un'amica di vecchia data della vittima anch'essa fermata a Torino e Giuseppe Greco (37 anni), incensurato, arrestato a Diamante in Calabria dove era andato a rifugiarsi da alcuni parenti. Quest'ultimo scoperto dai carabinieri del Comando di Scalea, è stato rintracciato in una abitazione di proprietà dei genitori (originari di Belvedere Marittimo) dopo un'intensa attività di ricerca e subito, atteso che come gli altri due non ha saputo chiarire le circostanze della morte di Bosio, e' stato sottoposto a fermo disposto dalla procura del capoluogo piemontese e confermato da quella paolana, venendo tradotto presso il carcere di Paola. La versione fornita dagli indagati sembrerebbe non particolarmente chiara e calzante motivo per il quale, oltre alle accertate responsabilita' circa la ricettazione dei titoli rinvenuti, si attende l'esito completo dell'autopsia effettuata nei giorni scorsi. la stessa ha fatto emergere che il professore era deceduto per cause naturali, un infarto, ma gli investigatori aspettano gli esiti delle analisi tossicologiche sul corpo della vittima per capire se Bosio abbia assunto o gli abbiano fatto assumere qualche sostanza prima di morire.

     

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