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    Sequestri rifiuti: Tra i beni una villa a Cortina e una barca

     

     

    Sequestri rifiuti: Tra i beni una villa a Cortina e una barca

    04 ago 11 Una villa a Cortina d'Ampezzo, una barca a vela, automobili di grossa cilindrata e quote societarie. Sono alcuni dei beni sequestrati stamane dai militari della Guardia di finanza nell'ambito di un'inchiesta su un sistema escogitato da un gruppo di imprenditori, che gestiscono la discarica di Alli di Catanzaro, per evadere il pagamento delle imposte. I particolari dell'inchiesta sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, l'aggiunto, Giuseppe Borrelli, ed i vertici della Guardia di finanza. Il sequestro dei beni è stato eseguito in esecuzione di una ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Catanzaro, Abigail Mellace, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore, Carlo Villani. Il sequestro dei beni si è reso necessario perché "uno degli imprenditori - ha detto Borrelli - e più precisamente Stefano Gavioli, stava per alienare tutti i suoi beni per portare il denaro all'estero". Dall'inchiesta è emerso che inizialmente la discarica di Alli di Catanzaro era gestita dalla società Slia spa riconducibile a Stefano Gavioli, Loris Zerbin e Giovanni Faggiano. Improvvisamente la Slia cede ad una nuova società, la Enerambiente, la gestione della discarica di Catanzaro e tutti i crediti vantati. Alla Slia, che viene messa in liquidazione, rimangono i debiti nei confronti dell'erario. Con il passare degli anni è stata costituita una nuova società, la Enertech, alla quale, così come era accaduto precedentemente, vengono ceduti i crediti e la gestione della discarica. Anche in questo caso alla Enerambiente restano i debiti. Tra la costituzione delle due nuove società è intervenuta anche Equitalia che ha cercato di recuperare le somme dovute allo Stato. Equitalia ha inviato anche all'ufficio del commissario per l'emergenza ambientale una comunicazione nella quale si segnalava che le società Slia e Enerambiente erano debitrici nei confronti dell'erario di ingenti somme di denaro. "Nonostante la comunicazione di Equitalia - ha detto Lombardo - l'ufficio del commissario per l'emergenza ambientale ha comunque liquidato somme di denaro alla Enertech. La società, inoltre, era priva di garanzie e di autorizzazione per la gestione della discarica".

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