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Spesa sanitaria, sud spende tanto

 

 

Il sud si svena per la sanità ma rimane insoddisfatto

16 mar 10 Il divario Nord-Sud sul fronte della sanità si sta allargando, ed è testimoniato dal gradimento dei cittadini, sempre più basso nelle regioni meridionali. Lo conferma il rapporto Osservasalute 2009, presentato oggi a Roma all'università Cattolica, secondo cui se in Trentino Alto Adige si arriva quasi al 70% di soddisfatti, in Calabria la percentuale è del 14%. A riportare un giudizio maggiormente positivo sono infatti le Province Autonome di Bolzano e Trento e la Valle d'Aosta con la quota di coloro che esprimono un punteggio elevato (voto da 7 a 10) pari rispettivamente al 68,5%, 60,2% e 59,8% per gli uomini e 68,5%, 57,7% e 59,1% per le donne. Decisamente inferiore è la quota di cittadini soddisfatti di Calabria, Sicilia e Campania: rispettivamente 14,6%, 21,2% e 22,8% per gli uomini residenti in queste regioni e 15,9%, 21,6% e 23,0% per le donne. Secondo i dati del rapporto, stilato dall'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, alla maggiore soddisfazione non corrisponde una maggiore spesa. Per quanto riguarda la spesa sanitaria pubblica rispetto al PIL, si osserva un marcato gradiente Nord-Sud, con un minimo di 4,97% della Lombardia ad un massimo di 10,58% della Sicilia. Il Nord denuncia una percentuale della spesa sanitaria pubblica corrente media rispetto al PIL pari al 5,56%, il Centro pari al 6,61% e il Mezzogiorno (Sud ed Isole) pari al 9,73%. "Il Rapporto anche quest'anno conferma una progressiva divaricazione tra le diverse aree del Paese, con le regioni del Centro-Sud che appaiono sempre più in difficoltà - osserva Walter Ricciardi, direttore dell'Osservatorio - E le premesse per il futuro non sono rosee, perché all'aggravarsi dei fattori di rischio non fa fronte né un'adeguata strategia preventiva, né una di diagnosi precoce e pronta risposta terapeutica da parte delle Regioni più in difficoltà"

La PA di Bolzano denuncia il piu' basso tasso di crescita pari a 3,45% annuo (+22,59% dal 2002), mentre in Molise si e' verificato il piu' alto tasso di incremento annuo pari al 6,49% (+45,84% dal 2002) con un valore medio nazionale del 4,48% Anche per il 2008, il SSN si presenta complessivamente in disavanzo. Il dato, peraltro ancora provvisorio e' comunque inferiore agli anni precedenti: 3,2 miliardi di euro, pari a 54 euro pro capite. Rispetto al 2007 si confermano in equilibrio finanziario nove regioni: Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna (che pero', insieme alla Calabria, hanno operato "interventi di copertura a carico dei rispettivi bilanci regionali, anche con risorse rivenienti dalle entrate fiscali); PA di Bolzano e Friuli Venezia Giulia (cui lo statuto speciale garantisce, pero', un particolare sistema di finanziamento); Lombardia, Toscana, Umbria e Marche. Tra le regioni assoggettate a piano di rientro, miglioramenti si riscontrano a livello pro capite in Liguria (-20 euro di disavanzo da 2007 a 2008), Abruzzo e Sicilia (per entrambe -48 euro) e, soprattutto, in Campania (-63 euro). Si aggrava, invece, ulteriormente la situazione di Lazio (+5 euro di disavanzo da 2007 a 2008) e Molise (+20 euro), che si confermano le regioni piu' deficitarie sia per il 2008 (rispettivamente 297 euro e 228 euro), sia nel dato cumulato 2001-08 (rispettivamente 2.036 e 1.586 euro). Le differenze Nord-Sud si riflettono sulle "pagelle" che i cittadini danno al Servizio Sanitario Nazionale: giudizi piu' positivi sul Servizio Sanitario vengono espressi dai cittadini del Nord. Valori inferiori rispetto alla media italiana in termini di apprezzamento sul Servizio Sanitario sono, invece, riportati dalle regioni del Sud. L'indice di gradimento maggiore sui servizi sanitari locali si riscontra nelle Province Autonome di Bolzano e Trento e in Valle d'Aosta: la quota di coloro che esprimono un punteggio elevato (7-10) e' infatti pari rispettivamente al 68,5%, 60,2% e 59,8% per gli uomini e 68,5%, 57,7% e 59,1% per le donne. Decisamente piu' bassi sono i giudizi per Calabria, Sicilia e Campania: rispettivamente 14,6%, 21,2% e 22,8% per gli uomini residenti in queste regioni e 15,9%, 21,6% e 23,0% per le donne. Le differenze Nord-Sud sono marcate, infatti ci sono ben 53,9 punti percentuali di differenza per gli uomini (con il 68,5% dei maschi della PA di Bolzano che da' un voto da 7 a 10, contro solo il 14,6% dei maschi della Regione Calabria), e 52,6 per le donne tra la regione in cui e' espresso un giudizio maggiormente positivo e quella con giudizio piu' negativo (con il 68,5% delle femmine della PA di Bolzano che da' un voto da 7 a 10, contro solo il 15,9% delle femmine della Regione Calabria).

Calabresi non fumano, veneti sportivi. Nelle Marche gli uomini vivono di più, in Calabria si fuma di meno, mentre la provincia di Bolzano ha la più alta longevità femminile e i cittadini più soddisfatti del Servizio Sanitario Nazionale. Sono alcuni dei primati del rapporto Osservasalute 2009, presentato oggi a Roma. Ecco i principali risultati regione per regione.

- CALABRIA, POCHI FUMATORI: è la Regione d'Italia in cui si fuma meno: la percentuale di fumatori è pari al 17% della popolazione regionale over-14 contro una media nazionale del 22,1%.

- PIEMONTE, BENE ASSISTENZA AD ANZIANI: il Piemonte ha maggior tasso in Italia di posti letto nelle residenze per anziani, pari a 1082,21 per 100 mila abitanti. Di contro è la regione con il minor numero di non fumatori, il 50,3% della popolazione.

- VALLE D'AOSTA, LA REGIONE DEI BAMBINI: in Valle D'Aosta si registrano i tassi minori d'Italia sia per la mortalità neonatale (0,8 casi per mille nati vivi) sia per la mortalita" infantile, pari a 0,8 casi per mille nati vivi. Male le interruzioni di gravidanza tra le minorenni, (15-17 anni) pari a 6,6 per 1000.

- LOMBARDIA, BENE LA PREVENZIONE DEI TUMORI: la Regione ha un'elevatissima adesione ai programmi di screening mammografico, che nella fascia di età 50-69 anni è pari al 99,2% contro il 62,3% medio nazionale nel 2007. Ha però il maggior tasso di incidenza di AIDS in Italia (pari merito con la Liguria) pari a 3,4 per 100.000 per l'anno 2008.

- BOLZANO, CITTADINI SODDISFATTI DEL SSN: La Provincia Autonoma di Bolzano presenta il maggior grado di apprezzamento e soddisfazione da parte dei cittadini per il Servizio Sanitario del proprio territorio: solo il 6,4% della popolazione ha espresso un giudizio insufficiente. I consumatori di alcol però sono il 76,3%, la quota più alta in Italia.

- TRENTO, BENE DONAZIONE ORGANI: è nulla nella provincia la percentuale di opposizioni alle donazioni, contro una percentuale di opposizioni media italiana di 32,6%. Ma è anche il territorio con più anziani maschi soli, il 17,4%.

- VENETO REGIONE PIU' SPORTIVA: dopo Bolzano è la Regione più sportiva, con il 26,4% della popolazione dai 3 anni in su che pratica sport in modo continuativo. Ha però anche il più alto tasso di incidenti stradali, nel 2007 pari a 6,21 per 1000.

- FRIULI, POCHI CESAREI: in FVG la proporzione dei parti con taglio cesareo è la minore in Italia, pari al 23,93%.

- LIGURIA, POCHI INCIDENTI DOMESTICI: la Liguria presenta il tasso minore di incidenti domestici in Italia: 8 per 1000 abitanti, ma anche il maggior numero di aborti, 11,87 casi per 1.000 donne.

- EMILIA ROMAGNA, SALGONO GLI ASTEMI: è la Regione la cui popolazione cresce di più con il saldo medio annuo nel biennio 2007-2008 pari a +13,4 persone per 1.000 residenti. E'l'unica con trend positivo per astemi, da 20,7% a 24,4% nel 2007.

- TOSCANA, BENE ASSISTENZA OSPEDALIERA: la Regione presenta nel 2007 il tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere in regime ordinario più basso d'Italia, pari a 103,2 per 1.000, ma anche il consumo più alto di antidepressivi, 52,37 per 1000 nel 2008.

- UMBRIA, BENE VACCINAZIONE ANZIANI: la regione è prima per la copertura vaccinale antinfluenzale per la stagione 2008-2009 per gli over-65enni: si è vaccinato il 74,7% delle persone.

- MARCHE, GLI UOMINI MUOIONO MENO: si registra una speranza di vita alla nascita per il 2008 per i maschi pari a 79,6 anni, ma anche la mortalità complessiva (per tutte le cause) oltre il primo anno di vita per gli uomini è pari a 104,75 per 10 mila abitanti, la quota minore d'Italia.

- LAZIO, RECORD MEDICI DI FAMIGLIA: presenta il tasso di Medici di Medicina Generale (MMG) più elevato d'Italia, 1,06 per 1.000 residenti.

- ABRUZZO REGIONE ANTI-SPRECHI: in due anni ha ridotto di più di tutti il tasso standardizzato complessivo di dimissioni ospedaliere, da 263,2 per mille nel 2005 a 217,4 nel 2007.

- MOLISE, RECORD DI OBESI: la percentuale di individui in sovrappeso è pari a 37,8%, due punti sopra la media nazionale (35,6%). E' obeso il 13,2%, contro la media italiana di 9,9%.

- CAMPANIA, POCHI ANTIDEPRESSIVI: è la Regione che nel 2008 fa registrare il minor consumo di antidepressivi e anche il minor incremento dei consumi di questi farmaci dal 2002 al 2008: si va da 8,23 dosi definite giornaliere (DDD) per 1000 abitanti nel 2002 a 26,32 per 1000 nel 2008.

- PUGLIA, POCHI INFARTI: si registra la minore mortalità per infarto del miocardio tra gli uomini, pari a 5,85 per 10.000. Male però la partecipazione agli screening mammografici, pari all'11,8%, il valore più basso d'Italia.

- BASILICATA, POCHI ANZIANI SOLI: la percentuale di persone dai 65 anni in su che vive sola è pari al 13,5% dei maschi in quella fascia d'età (valore medio italiano 13,6%), al 30,2% delle femmine (valore medio italiano 36,9%), per un totale del 22,9% delle persone in questa fascia d'età (la percentuale minore d'Italia).

- SICILIA, I PIU' SEDENTARI: è la Regione dove l'età media al parto è più ridotta, 30,3 anni contro una media nazionale di 31,1 anni, ma anche quella più sedentaria. Il 14,1% della popolazione dai 3 anni in su pratica sport in modo continuativo.

- SARDEGNA, IL CUORE PIU' SANO: presenta la più bassa mortalità tra le donne per malattie del sistema circolatorio (25,86 per 10.000 contro una media italiana di 28,86 (anno 2007).

 

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