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Minacce di morte alla vedova Fortugno

 

 

Minacce di morte alla vedova Fortugno

17 mar 10 Una lettera anonima, con minacce di morte, e' stata recapitata oggi all'on. Maria Grazia Lagana' Fortugno, deputata calabrese del Partito Democratico, componente della Commissione difesa e della Commissione parlamentare sugli errori sanitari. A renderlo noto e' un comunicato della stessa deputata. "Non un giorno di piu' questa e' l'ultima, ti facciamo saltare il cervello quando non te lo aspetti": queste le i parole riportate sul foglio e composte con lettere ritagliate dai giornali. La lettera continua cosi':"Ora lo vogliamo tutti e ti colpiamo dove ti trovi. Per tutti devi morire e adesso subito". Il foglio era chiuso in una busta per corrispondenza riportante all'esterno l'indirizzo di Locri della parlamentare, scritto a penna e con timbro postale del Centro di smistamento postale di Lamezia Terme con la data del 15 marzo scorso. Dell'accaduto sono state avvisate le forze dell'ordine che hanno sequestrato il plico con la lettera di minacce.

Dodicesima lettera di minacce. Non è la prima volta che alla parlamentare, vedova del vice presidente del consiglio regionale Franco Fortugno, ucciso dalla ‘ndrangheta, vengono rivolte minacce. L’ultima lettera minatoria inviata alla stessa parlamentare risale al primo aprile del 2008. Quella pervenuta ieri - si fa sapere negli ambienti vicini alla deputata - è la dodicesima missiva. La prima risale al mese di dicembre del 2006.

Solidarietà di Loiero “La mafia insiste e minaccia ancora Maria Grazia Laganà. Ma la Calabria onesta non demorde e continua a stringersi attorno alla parlamentare del Pd esprimendole, come faccio io, tutta la solidarietà possibile”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero, dopo l’ultima intimidazione alla vedova di Franco Fortugno “che si è tenacemente battuta – ha aggiunto Loiero – per la ricerca della verità su quel delitto e sui tanti misteri mafiosi della Locride”. Secondo il presidente Loiero “le minacce a Maria Grazia sono intollerabili e frutto di viltà. Fanno parte di quel disegno destabilizzante che i clan della Locride e della Calabria, isolati dalla società civile e attaccati da magistratura e forze dell’ordine stanno portando avanti. Un disegno senza possibilità di successo fino a quando ci saranno persone come Maria Grazia Laganà, alla quale mi sento molto vicino non solo in questo momento”.

Vicinanza Consiglio regionale Toscana. La piu' sentita e solidale vicinanza alla vedova Fortugno, Maria Grazia Lagana', dopo la nuova lettera di minacce che le e' stata recapitata, e' stata espressa dal presidente del Consiglio regionale della Toscana Riccardo Nencini. ''La gravita' dell'episodio, che e' solo l'ultimo di una lunga serie, non va sottovalutata e quanto avvenuto - afferma in una nota il presidente - va condannato nel modo piu' fermo''. Nencini si e' detto doppiamente toccato da quanto e' successo, essendo sotto scorta dal 2005 per le vicende che lo legarono all'ex vicepresidente dell'assemblea regionale della Calabria, e dopo il suo assassinio alla vedova, oggetto di ripetute minacce da allora a oggi. Gia' in altre occasioni, prosegue la nota, il Consiglio toscano aveva manifestato la propria solidarieta' alla vedova, che nel giugno del 2006 aveva ritirato a Palazzo Panciatichi il Gonfalone d'argento alla memoria di Francesco Fortugno. Il presidente ha quindi espresso la vicinanza sua personale e di tutto il Consiglio regionale toscano.

Vannino Chiti “Atto vile”. ''Desidero esprimere tutta la mia solidarieta' all'onorevole Maria Grazia Lagana' Fortugno, vedova del Vice Presidente del Consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno, assassinato nel 2005, per le ripetute e gravi minacce di cui e' stata fatta oggetto''. Lo afferma, in una nota, Vannino Chiti, vicepresidente del Senato. ''Si tratta di atti vili da non sottovalutare - prosegue Chiti - che devono essere affrontati con la piu' ampia unita' di tutte le forze politiche e dei cittadini''.

Solidarietà di Bova. “All’onorevole Maria Grazia Laganà Fortugno e alla sua famiglia, vittime dell’ennesimo vile e proditorio atto di intimidazione, rivolgo la mia piena solidarietà e vicinanza”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Giuseppe Bova, dopo aver appreso delle nuove minacce alla vedova del compianto vicepresidente dell’Assemblea calabrese Franco Fortugno. “È la dodicesima volta che una lettera dal macabro contenuto viene indirizzata alla famiglia Fortugno. Tutto questo è insopportabile ed assai preoccupante - aggiunge Bova - non solo perchè tali vigliacche intimidazioni sono periodiche e ricorrenti, ma anche per la gravità del loro contenuto. Non è possibile, dopo l’efferata uccisione di Franco, sottovalutare la portata di tali fatti. Alla magistratura e alle forze dell’ordine rivolgiamo l’appello a far luce al più presto sulle inquietanti circostanze che, ancora una volta, siamo costretti a registrare”.

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