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Primo bilancio dell SUA

 

 

La Stazione unica appaltante presenta il primo bilancio, obiettivo sanità

10 mar 10 La messa a regime della stazione unica appaltante della Regione Calabria rappresenta l'obiettivo principale indicato questa mattina dal commissario Salvatore Boemi e dal presidente del comitato di sorveglianza ,Ivan Ciccone. Nel corso di una conferenza stampa, che si e' svolta a Catanzaro Lido, sono stati presentati il bilancio del primo anno di attivita' e le prospettive per il nuovo anno, alla presenza del segretario generale della Giunta regionale, Nicola Durante, e dei componenti del comitato Saverio Regasto e Paolo Severini. Ciccone ha ripercorso il ruolo del comitato, a cui spetta il compito principale di assegnare e verificare gli obiettivi del commissario e dei responsabili di settore. Il primo anno di attivita', seppur limitata dalla partenza dell'iniziativa e dal ristretto numero di personale a disposizione, ha confermato e che la sanita' rappresenta il principale bacino di spesa nelle gare regionali. Ed e' su questo settore che il commissario Boemi ha concentrato la sua attenzione: "Il problema e' la sanita' e riterrei un insuccesso assoluto - ha sostenuto - se nel 2010 non soltanto tenessimo a regime la sanita', ma intendo aggiungere che gli oltre 499 milioni di euro di fatturato dell'ultimo anno saranno superati. Il 100% delle attivita' della sanita' dovranno passare al vaglio della Sua". Rispetto al funzionamento della struttura, Cicconi ha ribadito che "essere arrivati a fine 2009 a costruire un organismo e avviare le attivita' della stazione e' stato semplicemente un miracolo". E rispetto alle prospettive future ha ricordato anche la possibilita' che gli enti "obbligati" possano essere esonerati dall'obbligo di rivolgersi alla Sua se adotteranno "modalita' di gestione delle procedure di affidamento attestate dal comitato di sorveglianza o certificate da un organismo accreditato". Cicconi ha specificato che "prioritaria nella attuazione a regime del ruolo della Sua nei confronti dei soggetti obbligati sara' la definizione delle convenzioni attuative con le stazioni appaltanti per le quali queste sono richieste, e le procedure attuative con tutte le altre. In entrambi i casi - ha aggiunto - la Sua nel 2010 dovra' esercitare una selezione delle gare che vorra' e potra' gestire". Per raggiungere gli obiettivi futuri, sono stati evidenziati i diversi protocolli sottoscritti nel corso del primo anno di attivita', e propedeutici ad ogni altra azione. Si tratta delle basi normative che disciplinano i rapporti con enti e associazioni di categoria, oltre ai regolamenti interni alla stessa stazione unica appaltante. Durante ha ripercorso, nel suo intervento, l'iter che ha portato alla costituzione della Sua in Calabria, aggiungendo "la scarsa propensione dei dipendenti regionali ad imbarcarsi in questa avventura". Secondo Durante, "lo stato dell'arte attuale e' che la Sua gestisce e gestira' i cinque sesti dell'intero monte economico degli appalti della Calabria, a partire dalla sanita'". Per superare, infine, le difficolta' interpretative della legge di costituzione della Sua, contestata da societa' miste e consorzi, saranno avviati dei protocolli d'intesa che permetteranno di superare gli ostacoli che hanno riguardato societa' come la Sorical, oppure i Consorzi di bonifica e le Asi.

Boemi "Impraticabili i ritorni al passato". “Non sono praticabili ritorni al passato. Esistiamo sul territorio e andiamo avanti nella consapevolezza che non si può più tornare indietro e che certi meccanismi introdotti consentiranno alla Regione di fare dei piccoli ma importanti passi in avanti”. Lo ha detto il commissario della Sua, Salvatore Boemi in occasione dell’illustrazione dei risultati del primo anno di attività dell’organismo. “La stazione unica appaltante della Regione - ha aggiunto Boemi - può essere considerata ormai una realtà, un’autorità amministrativa concreta, presente ed operante seppur tra oggettive criticità. Sin dalle prossime settimane la Sua opererà affinché risulti evidente che ogni tentativo ulteriore di rallentare o di frenare il processo di rinnovamento voluto dalla legge 26/2007 in Calabria non potrà sortire effetto alcuno e, comunque, sarà destinato all’insuccesso”. “La Stazione opererà - ha detto ancora Boemi - affinché sia evidente a tutti che il percorso intrapreso, finalizzato ad aumentare i profili di legalità e trasparenza negli appalti pubblici calabresi, non potrà essere in alcun modo frenato e tantomeno interrotto. La discontinuità e il rinnovamento da tanti reclamato in questi giorni non può essere, a mio avviso, soltanto declamato, tanto meno può risultare una semplice pratica dialettica. La discontinuità va, al contrario, prescelta e praticata nel quotidiano e attraverso atti di concreta, buona e corretta amministrazione”. Boemi non ha negato i problemi legati alle carenze di personale. “È un problema che esiste - ha aggiunto - ma usando una metafora calcistica dico che 11 giocatori da mandare in campo ce li ho e so anche come utilizzarli non per la salvezza ma per giocare il campionato. E dico, anche, che stiamo giocando e non stiamo perdendo. Sarà compito di chi è al vertice della società intervenire per rafforzare la squadra”.

Al vaglio 100% applati sanità. “È chiaro che in Calabria il problema è la sanità e per questo il 100% dei bandi di gara della settore deve passare al vaglio della stazione unica degli appalti, il resto lo vedremo”. Lo ha detto il commissario della Sua, l’ex magistrato Salvatore Boemi, incontrando i giornalisti a Catanzaro assieme al presidente del comitato di sorveglianza, Ivan Cicconi, presente il segretario generale della Giunta regionale, Nicola Durante. L’incontro, a poco più di un anno dall’entrata in funzione dell’autorità di controllo istituita nel 2007 con legge della Regione, è stato finalizzato all’illustrazione delle attività svolte nel 2009 dalla Sua. Allo stato, hanno spiegato il commissario e il presidente la Sua ha acquisito dati di spesa da parte dei soggetti obbligati a fare riferimento alla Stazione (Dipartimenti regionali, aziende sanitarie enti con partecipazione dell’ente) per 660 milioni di euro per un totale di 1.015 gare effettuate tra enti della sanità, enti sub regionali e società partecipate. Di questi, 499 milioni di euro hanno riguardato solo gli enti del servizio sanitario regionale. “La stazione unica - ha aggiunto Boemi - per quanto riguarda la sanità, ambito nevralgico dal momento che tocca il 75% della spesa, è a regime dallo scorso mese di dicembre. Partiamo da dati oggettivi per quanto riguarda la sanità e dedicare la giusta attenzione a questo ambito non è una missione impossibile”. “Dal gennaio del 2009, da quando siamo partiti ad oggi - ha detto Cicconi - non sono mancate le difficoltà strutturali con le quali ci siamo dovuti misurare e a cui abbiamo dovuto fare fronte: dalla carenza di personale con 22 persone quando l’organico ne prevede almeno 120 alla mancanza della sede”.

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