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Notizie di cronaca

 

 

Danneggiata segretaria Tallini a Catanzaro

24 mar 10 Ignoti hanno danneggiato la vetrina della segreteria politica di Mimmo Tallini, consigliere regionale uscente ricandidato con il Pdl. La sede si trova nel quartiere Sala di Catanzaro dove, nel corso della notte, è stato anche bruciato un manifesto elettorale dello stesso Tallini. Avviate le indagini da parte della Digos.

Anm Calabria difende Indellicati "Nessun errore"

24 mar 10 “Nessun errore ha commesso il gip e, soprattutto, a nessuna tanto stigmatizzata omissione materiale della parte dispositiva può e deve essere imputata la disposta scarcerazione per decorrenza dei termini”. Lo sottolinea la Giunta dell’Anm Calabria, in merito alle notizie sulla scarcerazione per decorrenza dei termini di custodia cautelare di taluni indagati per associazione mafiosa, rilevando che “quanto deliberato successivamente, nelle varie naturali sedi della impugnazione, fa parte della normale dialettica processuale che fisiologicamente si è sviluppata conducendo ai consequenziali provvedimenti”. Il gip Carlo Alberto Indellicati, osserva la giunta sezionale del sindacato delle toghe, “nell’emettere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico degli indagati, oggi scarcerati, per i reati contestati dall’organo dell’accusa, ha escluso, nella parte motivazionale del provvedimento, la sussistenza dei gravi indizi della cd aggravante mafiosa, ed è a tale statuita modifica della imputazione, ferme restando le successive fisiologiche valutazioni degli organi di impugnazione, che andavano commisurati i termini di durata della custodia cautelare nella fase procedimentale in atto”. La Giunta dell’Anm Calabria, dunque, “condanna ancora una volta la mala informazione che senza i dovuti controlli e senza le acquisizioni dei dati, viepiù indispensabili allorquando si verta in complessi ambiti tecnici, pone gratuitamente, infondatamente ed insistentemente alla gogna mediatica il giudice che ha operato secondo precise regole squisitamente tecnico-giuridiche. Ancora più preoccupante ed inquietante - concludono i vertici del sindacato delle toghe calabrese - è la ripetizione ostinata della mala informazione nonostante chiarimenti siano stati tempestivamente forniti dal gip attaccato”.

Ripreso il processo per i test universitari manomessi

24 mar 10 E' ripreso, davanti al tribunale collegiale di Catanzaro, il giudizio immediato a carico di Antonio Cuteri, 42enne catanzarese assistente tecnico dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, addetto alle aule di Medicina, imputato già nella prima parte dell’inchiesta sulla presunta manomissione dei plichi contenenti i test per l’ammissione a facoltà a numero chiuso dell’Ateneo calabrese, in particolare per il furto delle prove relative all’anno accademico 2007/2008. Nel prosieguo delle indagini sono rimasti coinvolti anche il rettore Francesco Saverio Costanzo, e ad alcuni docenti dell’Ateneo, mentre a lunedì risale l’esecuzione dell’ultima ordinanza cautelare che ha portato due persone in carcere, tre ai domiciliari, e quattordici sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Cuteri era finito ai domiciliari nel settembre 2008 in esecuzione di un’ordinanza cautelare, che aveva portato in carcere il coimputato Valter Mancuso. Quest’ultimo in seguito ha scelto il rito abbreviato, conclusosi il 28 aprile 2009 con una condanna a tre anni di reclusione, l’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, ed il risarcimento di 25.000 euro all’Università, costituitasi parte civile. È in corso il dibattimento, invece, per Cuteri, che il 16 ottobre scorso era tornato in libertà per decisione del Tribunale che aveva accolto la richiesta dei difensori Saverio Loiero e Wanda Bitonte, ma che due giorni fa è stato posto in custodia cautelare in carcere, assieme allo stesso Mancuso, nell’ambito di un nuovo filone dell’inchiesta relativo ad altri anni accademici, e cioè 2005/2006 e 2006/2007. Fin dall’epoca del primo arresto, era stato proprio Mancuso a tirare in ballo Cuteri, accusandolo del coinvolgimento nell’affare della manomissione dei plichi, con dichiarazioni che poi aveva confermato nel corso del primo interrogatorio di garanzia. Oggi però, chiamato in aula a testimoniare contro Cuteri, Mancuso si è avvalso della facoltà di non rispondere. I giudici, comunque, hanno nominato un perito che trascriverà il testo di due intercettazioni effettuate in carcere nel settembre 2008, mentre Mancuso parla con alcuni familiari e dice loro che Cuteri sarebbe responsabile di quanto contestato dalla Procura. Le trascrizioni saranno acquisite alla prossima udienza del 21 maggio, quando saranno inoltre sentiti in aula Giuseppe La Rocca e Daniela Sacco, due dei diciannove indagati raggiunti dalle nuove misure cautelari eseguite lunedì, ed i primi testi della difesa. Intanto, ha respinto con forza ogni addebito, ieri, davanti al giudice per le indagini preliminari, Manuela Costanzo, catanzarese di 37 anni, una delle tre persone finite agli arresti domiciliari nell’ambito del nuovo filone dell’inchiesta sulla manomissione dei plichi contenenti i test per l’ammissione a facoltà a numero chiuso dell’Università Magna Graecia negli anni dal 2005 al 2008. Peculato, falso e ricettazione le accuse contestate a vario titolo dai sostituti procuratori Salvatore Curcio e Paolo Petrolo, che ritengono di aver ricostruito uno stabile sistema illecito grazie al quale i testi delle prove per l’ammissione ai corsi di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria dell’Ateneo calabrese venivano rubati in modo che i quesiti potessero essere comunicati prima degli scritti a candidati da agevolare, i quali li pagavano con soldi o favori. L’ex studentessa è stata sottoposta alla misura degli arresti a casa assieme a Giuseppe La Rocca, di 29 anni, all’epoca impiegato con contratto di prestazione d’opera, e Patrizia Scandale, 28, anch’ella studentessa all’epoca dei fatti contestati. In forza della medesima ordinanza cautelare del gip Tiziana Macrì, poi, altre 14 persone sono state sottoposte all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, ed inoltre sono finiti in carcere i principali accusati, Valter Mancuso e Antonio Cuteri, entrambi catanzaresi di 42 anni, impiegato come addetto alla manutenzione uno ed assistente tecnico l’altro delle aule di Medicina all’Università Magna Graecia. Ieri, gli ultimi due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere nel corso degli interrogatori di garanzia, mentre il solo a parlare è stato La Rocca, che ha ammesso le proprie responsabilità. Il giovane, che svolgeva attività di vigilanza nel luogo dove erano custoditi i test di ammissione del 2007, ha spiegato cioè di aver saputo del furto dei plichi, ma di non averlo impedito né denunciato perchè gli serviva una raccomandazione di Mancuso per superare un esame. Oggi anche la Costanzo ha risposto alle domande del giudice, affiancata dall’avvocato Piero Chiodo, ma solo per ribadire la propria innocenza. La donna è accusata di aver ceduto la propria Volkswagen Polo a Mancuso in cambio della copia dei test di ammissione all’Università, ma nell’aula bunker in via Paglia, a Catanzaro, ha spiegato che l’auto è stata regolarmente venduta e non regalata. La Mancuso ha precisato che il prezzo pattuito era di 9.500 euro, dei quali i primi 500 euro le furono consegnati subito in contanti dal 42enne, che in seguito le avrebbe versato 5.000 euro in banca, come sarebbe facilmente riscontrabile da una verifica sul suo conto, mentre lei non avrebbe mai ricevuto il saldo degli ultimi 4.000 euro. Gli interrogatori proseguiranno domani.

Inchiesta Total Beauty: Un rinvio a giudizio, due abbreviati e due prosciolti

24 mar 10 Due persone ammesse all’abbreviato, due prosciolte ed una rinviata a giudizio. Si è conclusa così l’udienza preliminare per i cinque indagati nell’inchiesta sulla realizzazione a Soverato, nel Catanzarese, di un centro per servizi turistico - alberghieri con annesso centro di benessere, che sarebbe stato grazie all’illecito rilascio di un permesso a costruire con lavori abusivi. Il giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro, Camillo Falvo, ha ammesso al rito alternativo, che sarà celebrato il 9 giugno, Antonio Andreacchio, 57 anni, di Badolato, proprietario del terreno interessato dai lavori e socio maggioritario della “Total Beauty di Bartolomeo Gambardella & C. sas”, e Bartolomeo Gambardella, 64, di Soverato, socio accomandatario e legale rappresentante della stessa società. Sentenza di non luogo a procedere per Michele Menniti, 52 anni, di Sant’Andrea Ionio, responsabile del servizio del settore Urbanistica del Comune di Noverato (difeso dall’avvocato Giovanni Caridi); e Walter Canino, 62, di Catanzaro, dirigente del servizio del dipartimento Urbanistica della Regione (difeso dall’avvocato Pietro Errigo). Rinviato a giudizio, infine, Giuseppe Carnuccio, 52 anni, di Badolato, responsabile del settore Urbanistica del Comune di Noverato. L’inchiesta, coordinata dall’allora sostituto procuratore della Repubblica Luigi de Magistris, si concluse a luglio del 2008, dopo oltre un anno di indagini dei carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria, con un avviso di conclusione indagini notificato a sette indagati (due di loro non compaiono più nella successiva richiesta di rinvio a giudizio). I reati contestati, a vario titolo, sono il concorso in abuso di ufficio e la violazione di alcune norme in materia urbanistica, mentre per Carnuccio si aggiunge la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Secondo le ipotesi d’accusa, oltre ad avere rilasciato illecitamente il permesso a costruire, le opere per la realizzazione del centro sarebbero state eseguite in totale difformità al progetto, iniziando i lavori in zona sismica senza i necessari preavvisi, omettendo la trasmissione del progetto secondo l’iter previsto dalla legge, poiché i necessari adempimenti “venivano evasi soltanto a lavori già iniziati”. Una serie di violazioni che, sempre secondo le conclusioni degli inquirenti, “avrebbero procurato un ingiusto e cospicuo vantaggio patrimoniale alla Total Beauty”.

Rito abbreviato per primario Pugliese Ciaccio

24 mar 10 E' in corso davanti al giudice dell’udienza preliminare di Catanzaro un giudizio abbreviato a carico del dottore Francesco Falvo, imputato per omicidio colposo nella sua qualità di primario del Reparto di Urologia dell’Ospedale Pugliese- Ciaccio del capoluogo, a seguito del decesso del giovane Antonio Fanara. Quest’ultimo, catanzarese di 27 anni, il 3 novembre del 2003 era stato ricoverato nel reparto diretto dal medico per una colica renale e poi, l’indomani, era spirato per uno shock multiorgano. Secondo le ipotesi investigative il malato non avrebbe ricevuto le cure adeguate ma anzi, giunto in ospedale, sarebbe stato addirittura trascurato finchè, al momento dell’intervento dei sanitari, la situazione sarebbe stata ormai disperata. Dopo lunghe indagini su quella morte sospetta il sostituto procuratore Cristina Tettamanti, primo titolare dell’inchiesta, aveva avanzato una richiesta di archiviazione per il medico alla quale, però, si era opposto l’avvocato Antonio Chiarella, che rappresenta i familiari di Antonio Fanara. Al termine dell’udienza camerale questi ultimi avevano ottenuto ragione dal giudice per le indagini preliminari Antonio Battaglia che, non solo non archiviò il caso, ma dispose l’imputazione coatta per omicidio colposo a carico del medico. Di qui la scelta della difesa del dottore, affidata all’avvocato Vincenzo Ioppoli, di chiedere il giudizio abbreviato condizionato all’acquisizione dei risultati della consulenza tecnica di parte, avvenuta oggi con l’audizione in aula del dottore Piercarlo Rizzi, che ha sostanzialmente escluso la responsabilità di Falvo in merito al decesso del 27enne. A questo punto, però, anche le conclusioni del consulente tecnico della Procura e delle parti civili, il dottore Giulio Di Mizio, dovranno essere acquisite il prossimo 28 aprile. Poi le discussioni del pubblico ministero Alessia Miele e degli avvocati, e infine la sentenza.

Cava abusiva da 28mila metri quadri sequestrata dalla Finanza a Scalea

24 mar 10 I militari del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Scalea, durante l’attività di servizio a contrasto delle violazioni a carattere ambientale, hanno sequestrato nel comune di Praia a Mare, nei pressi del torrente Fiuzzi, una vasta area di circa 28.000 mq. adibita a cava abusiva ad opera di una società del luogo. I controlli esperiti dalle Fiamme Gialle presso il cantiere estrattivo hanno permesso di appurare che la società, dal novembre 2006, era stata autorizzata dal comune di Praia a Mare esclusivamente ad effettuare il ripristino ambientale dell’area attraverso il completamento delle opere di riforestazione dell’area stessa. Tuttavia, in assenza di qualunque concessione rilasciata per l’estrazione del materiale, all’atto del controllo da parte dei militari, sull’area erano presenti due pale meccaniche intente ad effettuare operazioni di scavo e prelievo di materiale inerte dal fronte roccioso della montagna ed altri veicoli adibiti al trasporto del materiale estratto all’esterno della cava. Tutti i mezzi e l’area di circa 28.000 mq, adibita a cava abusiva, sono stati sottoposti a sequestro. Da un accertamento preliminare della documentazione fiscale presente nei locali del cantiere è emerso che il materiale abusivamente estratto era destinato a numerose ditte edili della zona ed ai cementifici presenti nell’alto tirreno cosentino. Da una stima approssimativa effettuata dagli uomini delle fiamme gialle, in quattro anni sono stati asportati illegalmente circa 200 mila metri cubi di materiale, per un valore commerciale di circa due milioni di euro. L’attività illecita ha comportato la distruzione di circa 10 mila metri quadri di territorio.

Solidarietà si Loiero alla Serrao minacciata “Intervenga Maroni”

24 mar 10 “L’accanimento di vigliacchi che agiscono nell’ombra per intimidire Giulia Serrao, candidata di Autonomia e Diritti al Consiglio Regionale, è allarmante e intollerabile”. E’ quanto ha detto il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero dopo il nuovo atto intimidatorio nei confronti della candidata del centrosinistra a lui vicina. “Il Ministro degli Interni – secondo Loiero – dovrebbe occuparsi di più di quello che sta avvenendo in Calabria, dove la criminalità sembra essersi scatenata contro candidati e amministratori di ogni parte politica, arroventando così la campagna elettorale. E’ necessario non solo garantire la tranquillità e l’agibilità democratica in questa vigilia elettorale che qualcuno vorrebbe condizionare con atti sconsiderati, ma assicurare anche la serenità di chi, come Giulia Serrao, intende impegnarsi nelle istituzioni al servizio dei calabresi”. “A Giulia Serrao, che io stesso ho convinto a scendere in campo – ha concluso Loiero – voglio assicurare che, assieme a me, le sono vicini tutti i calabresi che credono nei valori di libertà e di democrazia”.

I sindacati proclamano lo stato di agitazione del personale della scuola calabrese

24 mar 10 La misura è colma: ancora una volta c’è il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale Dott. Mercurio che va dalla sua parte ignorando un confronto proficuo e trasparente con le OO.SS. regionali FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, -SNALS Confsal, ANP, GILDA. Oltre a mantenere atteggiamenti antisindacali c’è la volontà di voler imporre una lettura della norma assolutamente discrezionale su questioni che, invece, devono essere trasparenti con l’obiettivo di non penalizzare il personale della scuola interessato. E’ stato un grave errore, quello del Direttore Mercurio, di rifiutare per l’ennesima volta le richieste delle OO.SS. e l’ANP già inoltrate con le note dell’1.02.10 e del 6.03.10 e cioè: - i nominativi dei Dirigenti scolastici che l’amministrazione intende collocare in quiescenza dall’1.09.10 e i criteri usati per l’individuazione degli stessi; - i nominativi dei Dirigenti scolastici che hanno chiesto di permanere in servizio oltre il 65° e fino al 67° anno d’età; - i nominativi dei Dirigenti scolastici le cui domande sono state accolte e di quelli le cui domande sono state respinte, i criteri usati e le rispettive motivazioni. Non ci sono state risposte concrete e specifiche tanto da far prefigurare la volontà di non volersi confrontare con le OO.SS.. E’ mancata ,altresì, da parte del direttore dell’USR sensibilità, attenzione e la disponibilità ad approfondire le modalità concrete per dare attuazione alle aspettative dei Dirigenti Scolastici interessati attraverso, appunto, un elenco nominativo puntuale e trasparente che non creasse malumore e contenzioso,(vedi i movimenti dei Dirigenti Scolastici dello scorso anno). L'ultimo incontro presso l’USR Calabria tra l’amministrazione e le OO.SS., per volontà dell’amministrazione e per l’assenza, non casuale, del Direttore Mercurio, si è concluso con la decisione di interrompere le relazioni sindacali dopo avere, inutilmente, continuato a richiamare l’attenzione dell’amministrazione e del Direttore Generale sulla legittimità delle richieste più volte avanzate e più volte sollecitate. Sono scelte unilaterali,quelle dell’amministrazione, che le OO.SS. della Calabria non condividono, sono decisioni che portano ad una inevitabile conflittualità attesa, l’arroganza del Direttore Generale e la preoccupazione di insegnanti e del personale ATA, per la confusione e per le tante incertezze del momento. Sfugge al Direttore Mercurio che i sindacati della scuola svolgono un ruolo importante e che gli stessi utilizzano tutto il tempo disponibile a favore dei lavoratori della scuola Questa amministrazione non dà nessuna certezza e, soprattutto, lascia scoperta la questione delle relazioni sindacali. Fallito il tentativo di insistere con proposte di buon senso e di dialogo,i sindacati della scuola Calabrese,in assenza di risposte sulle richieste avanzate, annunciano la mobilitazione della categoria e proclamano lo stato di agitazione del personale della scuola calabrese. Una mobilitazione che è per la trasparenza degli atti , contro i tagli agli organici, per la tutela dei precari, per il rinnovo del CCNL, per la scuola pubblica di qualità. Attendiamo dal Direttore Regionale una risposta scritta sulla disponibilità a dialogare e soddisfare le legittime richieste delle OO.SS. In assenza e se non ci saranno risposte accettabili per le OO.SS., si attueranno tutte le forme democratiche di lotta a partire dalla convocazione di una assemblea regionale che vedrà coinvolti docenti, ata e dirigenti scolastici a cui seguirà la proclamazione dello sciopero regionale del mondo della scuola.

Venerdì 25 chiuso per lavori svincolo A3 S.Mango d’Aquino

24 mar 10 L‘Anas comunica la chiusura delle rampe di ingresso e di uscita in entrambe le carreggiate dello svincolo di S. Mango d’Aquino (km 294,100), dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria, a partire dalle ore 21,00 di venerdì 26 marzo, alle ore 8,00 di sabato 27 marzo 2010. Nelle ore di chiusura dello svincolo di S. Mango d’Aquino potranno essere utilizzati gli svincoli di Falerna (km 304,000) o Altilia–Grimaldi (km 285,800), percorrendo successivamente la viabilità locale. I comuni interessati sono Falerna, Nocera Torinese e San Mango D’Aquino. Il provvedimento si rende necessario per consentire i lavori lungo le rampe dello svincolo e su entrambe le carreggiate, dove occorre procedere alla sistemazione della pavimentazione bituminosa. I dispositivi di traffico e i percorsi alternativi sono stati comunicati agli Enti e alle Istituzioni interessate.

Consegnati i lavori di mess aa norma dello "Jazzolino" di Vibo

24 mar 10 Sono stati consegnati i lavori per la messa a norma dell’impianto elettrico generale dell’ospedale “G. Jazzolino” di Vibo Valentia. Verrà realizzato in 150 giorni, a partire dalla data del 4 marzo scorso. L’importo dei lavori - spiega una nota dell’Asp - è di Euro 1.445.000,00, al netto del ribasso, oltre iva e oneri di sicurezza non soggetti a ribasso (Euro 30.000.00). L’impresa è l’Ati Cofely Italia - stem srl. Progettista e Direttore dei lavori è l’ing. Nicola Buoncristiano, responsabile tecnico della commessa l’ing. Mario Mirabito e direttore del procedimento il dott. Roberto De Vincentiis. Il contratto di appalto è stato stipulato il 23 febbraio 2010. Il Direttore generale Rubens Curia, unitamente al direttore sanitario aziendale dott. Franco Petrolo e al direttore amministrativo Francesco Procopio, ha espresso viva soddisfazione anche per questa iniziativa visto che l’ospedale “G Jazzolino”, per quel che riguarda appunto l’impianto elettrico generale, era privo di qualsiasi messa a norma e che fino ad oggi era andato avanti a suon di rattoppi e occasionali interventi di ristrutturazione”.

Aggiudicate due gare dell’Anas a Vibo e Bagnara

24 mar 10 L’Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’esito del bando di gara per la realizzazione dei lavori per la messa in sicurezza della strada statale 182 “Delle Serre Calabre”, in località Fosso “La Badessa”, a Vibo Marina, e della strada statale 18 “Tirrena Inferiore”, nei tratti compresi tra i km 496, 800 e 497,200 e tra i km 499,000 e 502,500, nel territorio comunale di Bagnara Calabra, in provincia di Reggio Calabria. “L’esito di questo appalto - ha dichiarato il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci – giunto a soli tre mesi dalla pubblicazione del bando di gara, conferma il forte impegno dell’Azienda per il miglioramento degli standard di sicurezza delle due importanti arterie calabresi”. L’intervento comporta un investimento complessivo di 600 mila euro, interamente finanziato con mezzi correnti del bilancio Anas”. Aggiudicataria della gara è risultata l’impresa Pileggi Costruzioni s.r.l. di Maida, in provincia di Catanzaro, che dovrà portare a termine i lavori in 120 giorni.

Upi Calabria presenta il corto “Risorsa giovani Calabria”

15 mar 10 Sarà l’attore Salvatore Lazzaro, artista di indiscusso talento, acclamato protagonista di fiction di successo quali “Il capo dei capi” ed “Intellingence, Servizi e Segreti” ad affiancare 10 giovani calabresi, per la prima volta attori, sul set del cortometraggio previsto dal progetto RISORSA GIOVANI CALABRIA, dell’UPI Calabria, vincitore del bando “AZIONE PROVINCE GIOVANI 2007” che ha ad obiettivo sensibilizzare ed educare alla sicurezza stradale nonché arginare fenomeni di abuso di alcol ed utilizzo di droghe . RISORSA GIOVANI CALABRIA, nel quale la Provincia di Cosenza ha ruolo di coordinatore delle attività, è stato indetto dall’Unione Province Italiane e dal Ministero delle Politiche Giovanili e vede quali partners oltre le cinque Province calabresi, l’Ufficio Scolastico Regionale, la Polizia Stradale ed altre organizzazioni. Azione centrale del progetto è la realizzazione del cortometraggio che affronterà il delicato tema della sicurezza stradale, dell’abuso di alcool in discoteca e del gravissimo e purtroppo frequente fenomeno delle stragi del sabato sera. A lavorazione ultimata, sarà proiettato negli istituti scolastici nell’ambito di confronti sul tema proposto. I ragazzi, nuovi alla recitazione cinematografica, sono stati selezionati negli scorsi giorni nell’ambito di un casting che ha visto partecipare quattrocento giovani provenienti da tutta la Calabria e che ha avuto luogo nell’Istituto Tecnico Industriale Monaco di Cosenza. Per loro, il non facile, eppure entusiasmante, compito di dar vita ad una toccante vicenda che ricostruisce e racconta realtà ormai largamente conosciute quali le notti di musica e luci, dello ‘sballo’, degli eccessi alcolici, di una estrema solitudine. Quale anticipazione della storia e del messaggio del mini-film, può esser detto che un evento tragico, un incidente, cambierà per sempre il corso delle esistenze dei giovani protagonisti. Il corto, che vede impegnate professionalità calabresi e nazionali, ha la regia di Luca Fortino della Filmakeritalia, casa di produzione cinematografica calabrese che realizzerà l’opera per la quale ha già effettuato i sopralluoghi per la scelta delle locations sul territorio dell’area urbana cosentina. Tra queste, la scena per un interno è prevista nella sede degli uffici dell’assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Cosenza. Il primo ciak del corto è previsto per domani sera, alle 21,00 sul nuovo viale parco di Rende; Salvatore Lazzaro sarà a Cosenza da Venerdì 26 a Domenica 28 Marzo. “ L’educazione alla responsabilità, alla cura della propria vita, al rispetto di quella degli altri- dice a riguardo del progetto l’Assessore alle Politiche Giovanili Maria Francesca Corigliano- è una direzione che la Provincia di Cosenza segue ormai da tempo. Per questo ha messo in campo azioni destinate ai giovani, già attuate o in corso di realizzazione, molte fra le quali convergono verso l’obiettivo di sensibilizzare contro l’uso di alcol e di sostanze stupefacenti. Fenomeni di gravità estrema, dalle estreme conseguenze. Fenomeni che, riteniamo, possano essere contrastati. Ci sembra importante a questo proposito che ai ragazzi si parli con linguaggi nuovi ed efficaci. In particolare il corto che si sta realizzando, utilizzando la spontaneità di ragazzi che sono chiamati ad interpretare un mondo che anche indirettamente sperimentano, presenterà l’immediatezza di situazioni che, siamo sicuri, indurranno una riflessione utile ad orientare comportamenti consapevoli in difesa del valore della vita. Ancora più alto e prezioso quando si riferisce a chi ha il futuro dinanzi a sé.”

All’Ospedale di Cetraro, parte la formazione per infermieri eritrei

25 mar 10 Continua il rapporto di collaborazione tra l’Associazione di Medici Volontari (As. Me. V.) e l’Ospedale Nazionale “Orotta” di Asmara in Eritrea, nosocomio Nazionale di riferimento dello Stato africano, con il patrocinio dell’Asp di Cosenza. Al fine di intensificare gli scambi e di rendere sempre più autonome le professionalità paramediche che operano sul territorio africano, due infermiere provenienti da tale Stato sono ospiti in questi giorni presso l’Unità Operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale di Cetraro, diretta dal dott. Giovanni Amendola. Il percorso formativo ha l’obiettivo di offrire a queste professionalità la possibilità di perfezionare le proprie conoscenze sulla Dialisi Peritoneale. L’iniziativa s’inserisce nell’ambito del progetto che ha consentito la realizzazione del primo Centro di Emodialisi in Eritrea. Il Servizio di Emodialisi di Asmara, attivo da circa due anni, è l’unico esistente in tutta l’area del Corno d’Africa e permette a molti pazienti di ricevere cure adeguate nel proprio territorio. L’impegno dell’ Associazione dei Medici Volontari che operano in collaborazione con l’Asp di Cosenza continua anche attraverso concreti programmi di formazione come quello in fase di svolgimento.

Sabato a Verbicaro visita del Prefetto Reppucci

24 mar 10 Sabato 27 alle 10:30 S.E. il prefetto di Cosenza il dott. Antonio Reppucci farà visita nel Comune di Verbicaro dove incontrerà il sindaco e gli amministratori comunali per discutere sulla situazione inerente il dissesto idrogeologico e gli aiuti di cui necessitano le famiglie sgomberate e quelle che hanno definitivamente perso l'alloggio. Il Prefetto, il Sindaco e gli amministratori effettueranno un sopraluogo nei punti maggiormente colpiti dal movimento franoso e sui palazzi che dovranno essere demoliti. Seguirà infine un incontro presso il Centro di Educazione Ambientale del Comune di Verbicaro con la popolazione. L'incontro sarà anche un occasione per riflettere sull'ordinanza predisposta dal Sottosegretario di Stato e Capo della Protezione Civile Nazionale dott. Guido Bertolaso.

Provincia Crotone, Bonofiglio surroga Iritale

24 mar 10 Il Consiglio provinciale di Crotone, presieduto da Benedetto Proto, si è riunito questa mattina per procedere alla surroga del consigliere dimissionario Sergio Iritale. I consiglieri presenti, 15 su 24, hanno proceduto all’unanimità alla surroga. Al posto di Iritale entra in Consiglio Salvatore Bonofiglio che alle provinciali del giugno 2009 era candidato con una delle liste che appoggiavano come candidato presidente lo stesso Iritale. La riunione è durata 8 minuti.

Un arresto per armi e droga a Corigliano

24 mar 10 I Carabinieri di Corigliano hanno arrestato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio P.M., 43 anni, operaio incensurato residente nella cittadina ionica. Durante una perquisizione domiciliare i militari lo hanno trovato in possesso di 14 grammi di hashish confezionati in un pacchetto termosigillato; 0,5 grammi di marjiuana; un bilancino di precisione, materiale utile al confezionamento e un proiettile inesploso calibro 357 magnum marca Winchester. Il tutto, nascosto in un cassetto della camera da letto, è stato sequestrato. Per M.P., invece, il Tribunale di Rossano ha disposto gli arresti domiciliari. Durante la stessa operazione i carabinieri del capitano Raffaele Ruocco hanno denunciato a piede libero per omessa custodia di armi, S. M., 73 anni, pensionato già noto alle forze dell’ordine e papà del 43enne. Secondo la ricostruzione dell’accusa appartenevano al pensionato altre armi trovate nell’abitazione durante i controlli. E cioè: un fucile sovrapposto calibro 12, un fucile a due canne calibro 20, 87 cartucce di varie marche calibro 12, 11 calibro 20. Le armi e le munizioni, tutte in un ottimo stato di conservazione, sono state sequestrate.

Giovane di Girifalco condannato per droga

24 mar 10 Si è concluso con una condanna ad un anno di reclusione e 300 euro di multa il giudizio abbreviato a carico di Massimo Laugelli, 26 anni, di Girifalco, imputato per detenzione illegale a fini di spaccio di stupefacenti. Lo ha ritenuto colpevole il giudice monocratico di Catanzaro Adriana Pezzo, davanti alla quale un giudizio per direttissima era iniziato lo scorso 10 novembre, a seguito dell’arresto di Laugelli, già finito in manette a giugno con la medesima accusa. Quattro mesi fa i carabinieri si sono recati nell’abitazione del giovane per un controllo e lui, a quel punto, aveva consegnato loro spontaneamente circa 3 grammi di hashish. Solo che i militari avevano preferito non fermarsi lì e perquisire l’intera casa dove, in effetti, avevano trovato un panetto della stessa sostanza stupefacente del peso di circa 120 grammi. A giugno, sempre nel corso di una perquisizione, Laugelli era stato trovato invece con circa tre etti di hashish, suddivisi in cinque panetti, e un bilancino di precisione, presumibilmente utilizzato per la suddivisione delle dosi di droga.

Merce taroccata sequestrata dai CC a Vibo

24 mar 10 Migliaia di euro di merce contraffatta sequestrata dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia e due denunce all’autorità giudiziaria: è il risultato dell’ennesimo controllo anticontraffazione e di repressione al fenomeno dell’importazione clandestina di giocattoli dall’Estremo Oriente che si è concluso ieri nella zona marina del capoluogo. Ad intervenire sono stati i militari della Stazione Carabinieri di Vibo Marina che hanno effettuato una serie di controlli sui numerosi commercianti ambulanti che stavano affluendo lungo la S.P. 522 verso l’abitato di Tropea in vista dell’annuale fiera dell’Annunziata. I Carabinieri hanno pazientemente aspettato il flusso di mezzi carichi di materiale lungo l’arteria costiera ed hanno avviato una serie di controlli a tappeto. Non c’è voluto molto per scoprire come M.M., cittadino cingalese dell’80, stesse trasportando, a bordo del proprio furgone, ben 300 confezioni di giocattoli illegalmente importati dalla Cina e privi degli obbligatori marchi CE, pronti per essere rivenduti ai piccoli acquirenti della zona. A finire nei guai anche un cittadino italiano di Pizzo, A.C., che è stato sorpreso mentre trasportava ben 64 maglioni marca Lotto e 18 polsini marca Converse, tutti abilmente contraffati. Per i due è immediatamente scatta la denuncia rispettivamente per importazione di giocattoli privi di marcatura CE e per introduzione nello Stato di prodotti con segni falsi. In aggiunta tutta la merce, del valore di oltre 4000 euro, è stata sequestrata ed avviata alla distruzione.

Forestale denuncia uomo che coltivava terreno confiscato

24 mar 10 Gli uomini del Corpo forestale dello Stato lo hanno sorpreso mentre era intento a coltivare un terreno che era stato confiscato alla ‘ndrangheta. Per questo un uomo di Isola Capo Rizzuto, M.G., di 38 anni, è stato denunciato in stato di libertà per invasione di terreno. Gli agenti del Corpo forestale, durante l’espletamento di alcuni servizi di controllo, si sono accorti che su un terreno in località Vermica del comune di Isola Capo Rizzuto, in precedenza confiscato alle cosche locali e già assegnato allo stesso Comune, un uomo era intento a zappettare di un campo coltivato ad ortaggi. Gli agenti lo hanno quindi identificato e segnalato all’autorità giudiziaria competente.

Imputato processo omiciidio Cavallo respinge accuse

24 mar 10 E' comparso oggi in aula per sottoporsi alle domande di accusa e difesa, nonché dei giudici, Andrea Corrado, crotonese di 20 anni, imputato per l’omicidio del 27enne Giuseppe Cavallo, ucciso il pomeriggio del 25 marzo 2008 nella frazione Papanice di Crotone in risposta all’agguato, avvenuto solo due giorni prima, nel quale era stato assassinato il presunto boss Luca Megna e sono rimaste ferite la moglie e la figlioletta di appena 5 anni. Corrado ha negato di essere stato l’assassino di Cavallo, il marito di Rosa Russelli, cugina del presunto boss Leo Russelli, ritenuto dagli inquirenti a capo del clan che a Papanice si era schierato contro i Megna. Ha fornito una sua lunga versione sul perchè si è dato ad una lunga latitanza, spiegando che però questo non avrebbe avuto a che fare con l’omicidio, e di non sapere perchè continua ad essere additato come responsabile. Aindicare Corrado come autore del delitto, nonché del tentato omicidio della moglie e del figlio di 3 anni di Cavallo, che al momento dell’agguato si trovavano in auto con lui (la vedova è costituita parte civile) sono la sorella della vittima, Marina Cavallo, presente sul luogo teatro dei fatti, ma anche i collaboratori di giustizia Luigi Bonaventura e Vincenzo Marino. Anche e soprattutto sulla scorta delle loro dichiarazioni l’allora sostituto procuratore della Dda Sandro Dolce, a seguito delle indagini della Squadra mobile di Crotone, è giunto a collocare la figura di Corrado nella cosca capeggiata da Luca Megna, in contrasto con quella guidata da Leo Russelli, nonché ad identificarlo come il presunto autore dell’omicidio di Cavallo. Così, ad aprile 2008, Dolce ha sottoposto l’imputato a fermo di indiziato di delitto, seguito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dal giudice distrettuale delle indagini preliminari. Nell’aula della Corte d’assise di Catanzaro presieduta dal giudice Giuseppe Neri (a latere Rosario Murgida) si tornerà il 19 maggio.

Minore in manette per droga a Cittanova

24 mar 10 Agenti del Commissariato di Cittanova hanno tratto in arresto per possesso di sostanza stupefacente un minorenne D.M., 17 anni, domiciliato presso la Comunità di accoglienza residenziale per minori “Lunaria” di Cittanova. La polizia ha anche eseguito il sequestro preventivo della struttura, disposto con decreto del Tribunale di Palmi per carenza e inidoneità dei locali.

Ordigno bellico rinvenuto a Cittanova

24 mar 10 Un residuato bellico dell’ultima guerra mondiale è stato rinvenuto da un agricoltore in un uliveto di Cittanova. L’ordigno è venuto alla luce da uno smottamento di terreno provocato dalle recenti piogge. Sul posto si sono portati i carabinieri e, successivamente, gli artificieri che hanno provveduto a mettere in sicurezza la zona ed al trasporto dell’ordigno per farlo brillare in un altro sito.

Lavoro nero, due cantieri chiusi nel reggino

24 mar 10 I Carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro, nel conteso dell’attività tesa a contrastare il lavoro nero nel settore dell’edilizia, hanno controllato due cantieri, nel reggino, accertando l’irregolare occupazione di due lavoratori, di cui uno rumeno. I titolari delle imprese sono stati sanzionati (le multe complessivamente sono state di diecimila euro) , mentre i due cantieri sono stati chiusi perchè utilizzavano lavoratori occupati in nero oltre la soglia del venti per cento.

Un arresto per droga a Reggio

24 mar 10 Un pregiudicato di Reggio Calabria, L.M. di 47 anni, in poco più di un mese è stato trovato due volte in possesso di marijuana. I militari della stazione “Modena” della città dello Stretto, dopo averlo fermato, hanno sottoposto l’uomo ad un controllo trovandolo in possesso di una dose di droga. La successiva perquisizione domiciliare ha portato al sequestro di altri nove grammi della stessa sostanza stupefacente. Nel febbraio scorso, l’uomo era stato deferito in stato di libertà alla magistratura perchè in possesso di altra marijuana.

Tre arresti dei CC nel reggino

24 mar 10 Due arresti in esecuzione di provvedimenti della magistratura ed uno in flagranza di reato sono stati fatti dai Carabinieri nel reggino. A Rosarno, i militari della locale tenenza, hanno eseguito un ordine di carcerazione della Procura della Repubblica di Palmi a carico di un cinquantaduenne pregiudicato perchè deve espiare un anno e otto mesi di carcere per associazione per delinquere di tipo mafioso e truffa. Altro provvedimento restrittivo, emesso dalla procura di Bari, ha riguardato un cittadino polacco di 35 anni, per una pena residua a quattro anni ed otto mesi di reclusione per reati associativi, finalizzati alla riduzione in schiavitù aggravata. Il terzo arresto, eseguito dai carabinieri di Gioia Tauro, ha riguardato un cittadino marocchino di 42 anni, colto in flagranza per furto di energia elettrica.

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