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Notizie di cronaca

 

 

Processo alle cosche di Crotone, 63 condanne e 30 assoluzioni

10 mar 10 Sessantatre condanne a pene variabili dai 2 anni e 4 mesi ai 19 anni e 8 mesi, e trenta assoluzione sono state emesse al termine del processo con rito abbreviato nei confronti di presunti esponenti delle cosche della ‘ndrangheta di Crotone. La sentenza è stata emessa dal gup di Catanzaro, Antonio Battaglia, che ha parzialmente accolto le richieste del pubblico ministero. Tra le condanne maggiori ci sono quelle di Francesco Cardamone (19 anni e 8 mesi) e Pantaleone Russelli (18 anni). Il collaboratore di giustizia Domenico Bumbaca è stato condannato a 2 anni e 4 mesi. Tra i trenta imputati assolti ci sono anche due funzionari del Ministero dell’Ambiente, Aldo Cosentino ed Emilio Brogi, e l’ex direttore generale del Comune di Crotone, Francesco Antonio Sulla. Il Gup ha disposto anche il risarcimento nei confronti di tutte le parti civili tra cui la Regione Calabria alla quale è stata riconosciuta la somma di 80 mila euro. Al termine della requisitoria il pubblico ministero aveva chiesto la condanna di 91 imputati a pene variabili da un minimo di tre mesi ad un massimo di 22 anni e due assoluzioni. Nel corso del processo sono state ricostruite le attività illecite delle cosche Vrenna- Corigliano-Bonaventura e Macrì e quella dei Megna e Russelli di Papanice, una frazione di Crotone. Agli imputati sono state contestate a vario titolo le accuse di associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di droga ed armi ed estorsioni. Una parte del processo è stata dedicata anche alle presunte infiltrazioni delle cosche nel mondo della politica ed all’interesse della criminalità organizzata nella costruzione del mega-villaggio turistico “Europaradiso” che non fu più realizzato dopo il parere negativo da parte della Regione Calabria.

Intimidazione a sindacalista Cisl di Cariati, solidarietà FNP e UST Cosenza

10 mar 10 “Le Segreterie dell’Unione sindacale territoriale e della Federazione pensionati Cisl, nel condannare il vile attentato perpetrato da ignoti ai danni delle autovetture di Luigi Mariano e di sua moglie, esprimono al dirigente locale di Cariati la solidarietà fraterna, auspicando che venga o vengano al più presto individuato o individuati l’autore o gli autori del deprecabile attentato. Il gesto chiaramente intimidatorio è anche incomprensibile in quanto il nostro iscritto, componente del Consiglio generale della Federazione pensionati e collaboratore del Patronato Inas, è nella sua città stimato da tutti per la sua riconosciuta correttezza e grande disponibilità, tutte spiegate nell’interesse dei bisognosi e degli assistititi del nostro Patronato. Del resto, la circostanza che il nostro socio ricopra anche l’incarico di presidente del Tribunale degli ammalati è testimonianza concreta di come egli sia impegnato nel sociale ed operi per il bene di quanti, meno fortunati, sono oggetto di attenzione solidale da parte di un organismo così benemerito”.

Ponte sullo stertto protocollo del Ministro Maroni contro infiltrazioni

10 mar 10 Un Protocollo d'intesa firmato, alla presenza del Prefetto di Reggio Calabria Luigi Varratta, con l'Ad della Societa' Stretto di Messina, Pietro Ciucci, l'Ad della societa' di Progetto Eurolink Michele Leone e i rappresentanti delle origanizzazioni sindacali, e finalizzato alla prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalita' organizzata nei lavori di realizzazione della cosiddetta ''Variante di Cannitello'', opera connessa alla costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina. A siglarlo al Viminale, questo pomeriggio, e' stato il Ministro dell'Interno Roberto Maroni che ha definito il documento ''un punto di svolta importante nella direzione del mettere insieme le forze istituzionali e sociali con l'obiettivo di fare le opere che servono al paese mettendole in sicurezza sotto il profilo dell'antimafia''. Un protocollo che, nei suoi sette punti, prevede - sotto la sorveglianza della Prefettura di Reggio Calabria - l'attivazione di specifiche misure di ''sicurezza'' nei cantieri attraverso anche il ''tracciamento'' della presenza di uomini e mezzi all'interno delle aree di cantiere, specifiche misure di monitoraggio dei flussi finanziari e ''l'estensione del piu' rigoroso regime delle informazioni antimafia a tutte le ipotesi contrattuali''. Particolare soddisfazione per la sigla del Protocollo e' stata espressa da Maroni soprattutto per il coinvolgimento dei sindacati che, ha detto, ''condividono con noi la necessita' di tutelare i lavoratori e le stesse opere con la filoofia che tutti possono concorrere alla loro realizzazione tranne che la mafia''. A sottolineare che anche ''le opere pubbliche per avere importanza debbono essere svolte in piena legalita' e sicurezza - e' stato, invece, l'Ad Ciucci -. Il cantiere della 'Variante di Cannitello' - ha, quindi, aggiunto - e' solo apparentemente un'opera piccola ma rappresenta, invece, un valore assoluto per la prosecuzione dei lavori e impegnera' 30 milioni di euro di investimenti''.

Federfarma "Nessun risparmio dalal distribuzione diretta"

10 mar 10 ''La Federfarma della Calabria si batte contro l'assurdo tentativo di depotenziare il sistema farmacia attraverso un eccessivo ricorso alla distribuzione diretta''. Lo afferma in una nota il presidente della Federfarma della Calabria, Vincenzo Defilippo. ''Per 'distribuzione diretta' - aggiunge - si intende l'erogazione di farmaci da parte di ospedali o Aziende sanitarie provinciali ad un paziente, che puo' assumerli successivamente presso il proprio domicilio. Si tratta di una forma di distribuzione del farmaco che desta serie e fondate perplessita'. Il farmaco, che sia in prescrizione ospedaliera, che sia in terapia normale, deve essere distribuito attraverso le farmacie distribuite sul territorio, perche' il cittadino, in questo modo, ha la garanzia di poter accedere al farmaco 24 ore su 24. Rompere l'asse farmaco-farmacia-farmacista-paziente e' un dannoso errore perche' l'ipotesi della distribuzione attraverso le farmacie delle Aziende Sanitarie non persegue neppure il tanto sbandierato obiettivo del risparmio. Vi sono Regioni in Italia, che hanno provato in via sperimentale a praticare la distribuzione diretta attraverso le Aziende sanitarie: a conti fatti e quindi sommando i costi dell'aste, della gestione del magazzino, degli scaduti, del personale addetto, hanno concluso che la spesa era aumentata e quindi quelle regioni sono tornate indietro, restituendo, in via esclusiva, la dispensazione del farmaco alle farmacie dislocate sul territorio''. ''In quel modello - prosegue Defilippo - non c'e' risparmio. Anzi, forse, c'e' anche spreco. La somministrazione attraverso le farmacie delle Aziende Sanitarie consente il rilascio di quantita' del farmaco pari anche ad un mese di terapia. Ebbene, se, pero', nell'arco di quel mese,- e l'evenienza, soprattutto, per talune patologie non e' remota - il paziente cambia terapia, la quantita' residua del farmaco sostituito, si butta! Senza tacere che, attraverso questo meccanismo, si produce, inevitabilmente, un magazzino di 'scaduto' particolarmente consistente, che va anch'esso buttato. Non solo: ci sono -addirittura- anche forti disagi per la popolazione, costretta a sobbarcarsi anche trasferimenti chilometrici. Ecco perche' e' sommamente sbagliato scardinare il principio dell'esclusivita' della distribuzione del farmaco attraverso le farmacie dislocate sul territorio, propagandando risultati e cifre che sono solo virtualmente 'sottratte' al bilancio del settore farmaceutico, facendole apparire maggiormente virtuose nel contenimento della spesa, dal momento che almeno una parte di questa spesa (circa il 50% del supposto risparmio) viene puntualmente trasferita dal bilancio del ''farmaceutico'' a quello dei ''beni e servizi'' offerti dalle Aziende sanitarie provinciali e dalle strutture ospedaliere e che quindi solo per l'altra meta' si puo' parlare di un 'risparmio reale'''. ''Si precisa che l'offerta - evidenzia il presidente di Federfarma - a cui si riferisce il direttore generale del dipartimento della Salute, Andrea Guerzoni, detratta l'Iva e la quota per la distribuzione intermedia corrisponde a euro 2,92 a pezzo per un totale di euro 304,00 lorde mensili a farmacia per distribuire i 122 principi attivi pari a 1015 confezioni E' chiaro, insomma, che non e' possibile proseguire oltre: c'e' bisogno di interventi urgenti, di trattative, di protocolli sulla distribuzione per conto. Nonostante la manifestata urgenza, ancora una volta, rammarica informare i cittadini e gli operatori del settore che la Regione Calabria, non ha intenso accogliere le richieste della categoria farmaceutica , facendo naufragare qualunque possibilita' di accordo, con le recenti prese di posizione sull'attivazione-implementazione della distribuzione diretta dei farmaci con la delibera di Giunta Regionale n. 81 del 10 Febbraio 2010, diffusa solo venerdi' scorso, 26 Febbraio, dal Dipartimento Tutela della Salute, con la quale si dispone, con decorrenza da lunedi' primo marzo la 'distribuzione diretta esclusiva' da parte delle Aziende sanitarie dell'Ossigeno Terapeutico, dei farmaci in Pht e dei farmaci in dimissione ospedaliera ed ambulatoriale. Tradotto in altri termini significa: enormi disagi per i cittadini con patologie gravi che dovranno provvedere a ritirarli, o a farli ritirare, presso i pochissimi punti di distribuzione delle ASP anziche' nella farmacia sotto casa''. ''E' intenzione dei farmacisti della Calabria - conclude - attivarsi con gli strumenti che la legge concede loro per far valere le proprie ragioni ma preme soggiungere che, oggi piu' che mai, l'agitazione e' a favore della comunita' dei cittadini-pazienti che si servono del servizio farmaceutico, per molti dei quali il farmaco e' fonte di vita o di dignitoso sopravvivenza, per opporsi a determinazioni regionali intollerabili da un punto di vista medico, etico-sociale, morale ed anche economico per l'intera comunita' calabrese''

Stato di agitazione dei laboratori d'analisi

10 mar 10 ''Aumenta il caos e si aggravano sempre piu' le problematiche inerenti il mondo della salute in Calabria. Alla sacrosanta protesta dei farmacisti si aggiunge, come se non bastasse, anche la protesta della confederazione Sbv - Federlab che contesta fermamente il contratto proposto dall'assessore alla Salute e presidente della Regione per l'anno 2010''. E' quanto afferma, in una nota, Roberto Marenda, presidente della Confederazione Federlab-Sbv-Cuspe, che associa i titolari di laboratori e dei centri privati, e che annuncia lo stato di agitazione della categoria medica. Marenda, in una lettera aperta, fa presente ''che senza alcuna concertazione con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria che rappresentano la totalita' delle strutture accreditate a prestazione come laboratori di analisi, radiologi, fisioterapisti, specialisti a visita, la Regione, rappresentata dal presidente uscente, Agazio Loiero anche in qualita' di commissario alla salute, con un colpo di mano e copiando integralmente da una delibera della regione Lazio ha quasi dimezzato il gia' insufficiente riparto economico per la specialistica accreditata regionale scorporando dai 116 milioni di euro in delibera la somma di 49 milioni di euro a favore del comparto pubblico (Sumai)''. ''Dietro le lacrime conseguenti al piano di rientro - continua il segretario regionale del sindacato delle strutture specialistiche ambulatoriali - si nascondono come sempre le solite magagne politiche tra le quali l'aumento del 20% dello stipendio degli stessi manager che hanno provocato questo disastro. In questa drammatica situazione non siamo soli perche' analoghe drammatiche punizioni sono state riservate alle farmacie ed alle case di cura della Regione in pratica a tutto il comparto sanitario privato. Inoltre, nessuno sa quale sia la programmazione (se c'e' una programmazione) dei 440 milioni di euro stabilita nel riparto tra le Regioni delle disponibilita' finanziarie 2010 per il Ssn, riferita alla Regione per la specialistica regionale''. ''L'assemblea degli iscritti - prosegue Marenda - ha dichiarato lo stato di agitazione di tutta la categoria ed e' stato stilato un documento per comunicare ai cittadini l'impossibilita' di lavorare per l'intero anno 2010 in regime di convenzione e, quindi, di non poter assicurare le prestazioni sanitarie con l'impegnativa del medico curante per le prestazioni di laboratorio di analisi, di radiologia, di fisiokinesiterapia, di specialistica ambulatoriale come cardiologia, odontoiatria, pneumologia. Ovviamente con nostro estremo dispiacere''.

L'Ente Parco della Sila adotta il sistema di gestione ambientale

10 mar 10 L'Ente Parco Nazionale della Sila ha messo a punto il proprio Sistema di Gestione Ambientale in accordo con la Norma Internazionale UNI EN ISO 14001, che ha come scopo il mantenimento e la conservazione dell'ambiente naturale in collaborazione con le Autorita' istituzionali operanti nel territorio del Parco. Il Sistema, per il cui ottenimento si e' adoperato in una prima fase l'Ex Commissario dell'Ente, Silvio Vetrano, poi la Presidente del Parco, Sonia Ferrari, con il Direttore, Michele Laudati, e' stato certificato alla fine del 2009 dal prestigioso Ente internazionale BSI, che ne ha accertato, dopo due sessioni di audit, la conformita' alla Norma Internazionale UNI EN ISO 14001 e l'efficacia. "La norma UNI EN ISO 14001ISO" - afferma Ferrari - definisce un modello organizzativo al quale un ente, nel nostro caso il Parco, deve conformarsi al fine di migliorare nel tempo le proprie prestazioni ambientali. La conformita' ai requisiti della Norma puo' essere verificata, cosi' come e' stato per il Parco Nazionale della Sila, da un Organismo di certificazione accreditato che rilascia la certificazione ISO 14001 riconosciuta internazionalmente. E' evidente come l'Ente Parco avesse il dovere di compiere questo passo" ha concluso la Presidente. La norma ISO prevede che l'ente effettui una prima analisi ambientale per verificare l'adeguamento alle Leggi vigenti (quelle prettamente ambientali in Italia sono raccolte nel Testo Unico dell'Ambiente DLgs 152/06 e sue modificazioni) e l'impatto che le attivita' svolte dall'organizzazione hanno sull'ambiente. Vuole inoltre stabilire una Politica ambientale che sia alla base della gestione del territorio da parte dell'Ente ed i criteri con cui questo intende perseguire il miglioramento delle sue prestazioni ambientali, identificando piu' obiettivi da raggiungere in un'ottica di perfezionamento continuo. "L'Ente Parco vuole darsi un' organizzazione efficace, nominando anche un Responsabile della Gestione Ambientale che, alle dipendenze della Direzione, curi il buon funzionamento del Sistema di Gestione - ha evidenziato Michele Laudati - Questo riconoscimento sancisce, anche a livello internazionale, il successo delle attivita' che il Parco svolge in difesa dell'Ambiente, anche con la collaborazione della altre Istituzioni che operano sul territorio, quali il Coordinamento Territoriale per l'Ambiente, la Regione, le Province, i Comuni, le Comunita' Montane".

Catanzaro senz'acqua

10 mar 10 Da oggi, a tempo indeterminato, quasi tutti i rubinetti di Catanzaro rimarranno a secco. Lo ha reso noto l'ufficio acquedotti del comune, che questa mattina, e' stato informato dalla Sorical (Societa' che gestisce gli impianti idrici della Regione) sulle cause che hanno prodotto in cosi' pesante disagio per i cittadini. A bloccare l'erogazione dell'acqua potabile - hanno fatto sapere dalla Sorical - una improvvisa perdita sulla condotta adduttrice DN 700, che porta l'acqua nell'impianto Santa Domenica. A risentire del problema, sottolinea l'ufficio acquedotti comunale, saranno le utenze comprese tra via Luigi Rossi e via Lucrezia Della Valle, di Germaneto, Gagliano, Siano, Cava e Santo Ianni.

Il vino Cirò tra i più venduti dalla grande distribuzione

10 mar 10 Ciro’, Nero d’Avola e Montepulciano d’Abruzzo nell’ordine i vini più venduti, in volume, nella Grande Distribuzione (Gdo) in Basilicata e Calabria. Lo riferisce l’anteprima della ricerca che Veronafiere ha commissionato all’istituto IRI-Infoscan sull’andamento del mercato nel 2009 e che verrà presentata a Vinitaly 2010 (8-12 aprile www.vinitaly.com). I primi dati già consentono di tracciare un bilancio dell’andamento nel 2009 delle vendite di vino nella Grande Distribuzione, fornendo statistiche sulle vendite di vino confezionato, delle bottiglie a denominazione d’origine, del vino da tavola, delle “bollicine” e delle mezze bottiglie. Dalla ricerca emerge che l’italiano medio sceglie sempre più di acquistare tra gli scaffali del supermercato le bottiglie di vino a denominazione d’origine (Doc, Docg, Igt) spendendo in media 3 euro a bottiglia: non solo aumentano del 3,9% le vendite delle bottiglie da 0,75 lt, ma cresce la fascia di prezzo da 5 euro in su, facendo registrare un aumento dell’8,5% (in volume). Al contrario, le vendite di vino “da tavola” registrano una flessione del – 2,1%. Bene le bollicine con un aumento medio del 3,3% in volume (cala lo champagne ed aumenta del 5,3% lo spumante italiano metodo classico). Non sfondano invece le mezze bottiglie, le cui vendite nei supermercati scendono del 6% (sempre in volume). Ma quali sono i vini più venduti nella Grande Distribuzione? Ecco la classifica di Iri Infoscan dei vini più venduti in assoluto in Italia, in volume, realizzata incrociando i dati relativi a tipologia di vino e territorio per i vini a denominazione d’origine in bottiglia da 0,75 l. (Doc, Docg, Igt), nell’ordine: Lambrusco, Chianti, Montepulciano d’Abruzzo, Barbera, Nero d’Avola, Sangiovese, Chardonnay, Bonarda, Trebbiano, Merlot, Vermentino, Cabernet, Muller Thurgau, Prosecco, Dolcetto. Diversa, invece, la classifica Iri Infoscan dei vini emergenti, cioè quelli che nel 2009 hanno fatto registrare il maggior tasso di crescita, nell’ordine: Negroamaro, Syrah, Bianco di Custoza, Morellino di Scansano, Soave, Prosecco, Vermentino, Gutturnio, Castelli Romani, Bonarda

Sciopero dell’ufficio biodiversità del Corpo Forestale

10 mar 10 Gli operai dell’ufficio territoriale biodiversità del Corpo forestale dello Stato hanno incrociato le braccia oggi 10 marzo in segno di protesta per il mancato stanziamento delle risorse necessarie al rinnovo del contratto collettivo. Mentre nella capitale i lavoratori hanno attuato un presidio sotto il Ministero delle politiche agricole, in città i 120 operai cosentini si sono riuniti dinanzi la sede dell’ufficio biodiversità di viale della Repubblica unitamente ai dirigenti dei tre sindacati confederali di categoria. “Il Governo – ha dichiarato il segretario provinciale della Fai – Cisl Mario Ammerata – non ha ancora comunicato quali e quante risorse della legge finanziaria saranno destinate, come aveva promesso, al rinnovo del contratto dei lavoratori Utb, che è scaduto da quasi quattro anni e che riguarda circa 120 lavoratori della nostra provincia. La nostra preoccupazione è aumentata dopo che nei giorni scorsi il ministro delle politiche agricole, dopo aver convocato una specifica riunione del tavolo interministeriale, non ha fornito notizie utili alla risoluzione della vertenza aperta da Fai – Cisl, Flai – Cgil e Uila - Uil. I lavoratori, la cui attesa è stata fin troppo paziente – ha concluso Ammerata – non potevano più concedere al Governo altra dilazione, dal momento che i loro diritti vengono inspiegabilmente negati da troppo tempo”. Al sitin degli operai Utb hanno partecipato anche per la Cgil i segretari Adriano Savaia, Michele Tempo e per l’Uila il segretario Gianfranco La Cava. La manifestazione davanti la sede dell’ufficio di viale della Repubblica si è protratta fin quasi mezzogiorno e si è svolta in modo civile. Non si sono verificati disordini, né è stata occupata la sede.

Trotta riconfermato alla guida di Flc Cgil Calabria

10 mar 10 Il secondo congresso della Flc Cgil Calabria conferma all'unanimità Gianfranco Trotta alla carica di segretario generale. “Ringrazio di cuore i delegati e gli iscritti, la mia famiglia e mia moglie Elda – commenta a caldo Trotta -. Il lavoro che ci aspetta nel prossimo futuro richiederà determinazione e fermezza nelle posizioni per cui è necessaria una categoria unita, coesa, ancora più attenta alle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici”. Il congresso vota anche il direttivo, che passa da 57 a 43 componenti, i delegati al congresso regionale della Cgil Calabria, i delegati al congresso nazionale della Flc Cgil e il collegio dei revisori dei conti. Prima degli adempimenti congressuali, il secondo congresso della Flc Cgil Calabria è stato teatro di un interessante dibattito dal quale sono emersi critiche e proposte. Tra gli interventi, quello di Mimma Iannello, segretaria regionale confederale della Cgil Calabria e di Gianna Fracassi, segretaria nazionale della Flc Cgil. Mimma Iannello focalizza l'attenzione soprattutto su sanità, Mezzogiorno e legalità e ricorda il primo maggio a Rosarno voluto dai sindacati nazionali. Da Gianna Fracassi giunge un appello all'unità di intenti tra operatori del mondo della conoscenza, studenti, genitori e istituzioni. “Questa ricerca di unità ci ha spinti a convocare per settembre gli stati generali del mondo della conoscenza” annuncia. Dopo aver criticato aspramente i provvedimenti del governo Berlusconi, la segretaria nazionale della Flc Cgil invita infine a partecipare allo sciopero del dodici marzo sul fisco, “sarà la prima tappa di una mobilitazione più complessiva”.

Concorso per giovani musicisti "Danilo Cipolla" a Cetraro

10 mar 10 La Scuola Media di Cetraro, unitamente all'amministrazione comunale di Cetraro, all'amministrazione provinciale di Cosenza ed alla Regione Calabria e con il patrocinio dell'USR Calabria e del CSA di Cosenza, organizza l'ottavo concorso musicale nazionale per giovani musicisti intitolato alla memoria dello studente Danilo Cipolla, che si terrà a Cetraro (Cs) dal 25 al 30 maggio 2010. Al concorso sono ammessi cantanti e strumentisti di cittadinanza italiana. Tutte le spese di viaggio, vitto ed alloggio sopportate dai concorrenti per partecipare al concorso sono a loro completo carico. Il concorso si articola in sei sezioni ed ogni sezione si divide in categorie. Le partecipazioni sono subordinate all'iscrizione alla gara ed al versamento di una modesta quota di iscrizione. Dal giorno 20 maggio 2010 in poi, si potrà telefonare alla segreteria della scuola media di Cetraro tel. 0982.92273 oppure Non stop 24 ore tel. 33.19.58.92.13 per conoscere i dettagli delle date e degli orari di esecuzione delle prove delle varie sezioni. Le esecuzioni prevedono brani musicali, a seconda della sezione e della categoria di partecipazione del concorrente. Le sezioni sono.. 1) I solisti, 2) La musica da camera, 3) Le orchestre, 4) Le formazioni libere e le bande musicali giovanili, 5) Il canto leggero, 6) La fisarmonica. Ogni sezione ed ogni categoria prevedono il primo premio assoluto, che consiste in una borsa di studio in denaro oltreché alla targa ed alla medaglia ricordo. L'importo del bonus varia dai cento euro per i giovanissimi partecipanti ai duecentocinquanta euro per le formazioni professioniali. Anche i premi di seconda e di terza categoria sono in denaro e di valore assai interessante.

All’Istituto Lopiano di Cetraro partiranno Classsico, Scientifico e Artistico

10 mar 10 Il prossimo anno scolastico, per le classi del primo anno, comincia con la riforma della scuola secondaria superiore. Per questo istituto, la riforma prevede l’attivazione di sezioni di liceo classico, di liceo scientifico e di liceo artistico, con la seguente articolazione: LICEO ARTISTICO “Il percorso del liceo artistico è indirizzato allo studio dei fenomeni estetici e alla pratica artistica. Favorisce l’acquisizione dei metodi specifici della ricerca e della produzione artistica e la padronanza dei linguaggi e delle tecniche relative. Fornisce allo studente gli strumenti necessari per conoscere il patrimonio artistico nel suo contesto storico e culturale e per coglierne appieno la presenza e il valore nella società odierna. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti.” LICEO CLASSICO “Il percorso del liceo classico è indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica. Favorisce una formazione letteraria, storica e filosofica idonea a comprenderne il ruolo nello sviluppo della civiltà e della tradizione occidentali e nel mondo contemporaneo sotto un profilo simbolico, antropologico e di confronto di valori. Favorisce l’acquisizione dei metodi propri degli studi classici e umanistici, all’interno di un quadro culturale che, riservando attenzione anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, consente di cogliere le intersezioni fra i saperi e di elaborare una visione critica della realtà.” LICEO SCIENTIFICO “Il percorso del liceo scientifico è indirizzato allo studio del nesso tra cultura scientifica e tradizione umanistica. Favorisce l’acquisizione delle conoscenze e dei metodi propri della matematica, della fisica e delle scienze naturali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per seguire lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica e per individuare le interazioni tra le diverse forme del sapere, assicurando la padronanza dei linguaggi, delle tecniche e delle metodologie relative, anche attraverso la pratica laboratoriale.”

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