Procuratore Pignatone lancia l'allarme: ndrangheta ha tanta liquidità da inquinare affari

29 mag 10 In un momento di crisi economica mondiale, l'enorme ricchezza della 'ndrangheta che ha ''una liquidità impressionante" può inquinare gli affari. Lo ha detto il procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone parlando durante il convegno sulla legalità a Terra Futura, a Firenze. Secondo il magistrato, la 'ndrangheta ''può presentarsi non solo nei settori più tradizionali come l'edilizia, ma anche in altri ambiti più raffinati e sofisticati. E quando si presenta qualcuno con dei soldi in mano, che in quel momento servono, bisogna avere la capacità di dire di no, o perlomeno di avviare un allarme sociale anche perché, e questo lo stiamo registrando ora nelle indagini, uno si può anche illudere che quando si presentano questi personaggi con tanti soldi alla fine li si possa liquidare. Non è così - ha concluso Pignatone - , quando ti metti in casa un socio di questo genere è come perdere l'anima, non riesci più a buttarlo fuori".

Cosche in campagna elettorale. La 'ndrangheta, l'organizzazione criminale ad oggi "più forte e potente che c'é" fa "campagna elettorale così come la fa Cosa nostra siciliana". Lo ha detto Giuseppe Pignatone, il procuratore capo di Reggio Calabria, titolare di recenti inchieste che hanno fatto emergere il legame tra la politica e la 'ndrangheta in Calabria. ''Recentemente - ha detto Pignatone a margine della sua partecipazione al salone internazionale Terra Futura, a Firenze - abbiamo intercettato noti esponenti delle cosche che, poco prima delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, discutevano su chi fosse meglio candidare. La 'ndrangheta dunque fa campagna elettorale esattamente come la fa Cosa nostra in Sicilia''.

In Calabria repressione Stato meno intensa. L'attività repressiva dello Stato in Calabria è stata "meno intensa e soprattutto meno sistematica di quanto non sia stato in Sicilia. E questo per un problema di mancanza di risorse e non per cattiva volontà di quel magistrato o quel poliziotto". Lo ha detto il procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone oggi ad un dibattito sulla legalità a Terra Futura in corso a Firenze. Secondo Pignatone, "la Sicilia per l'importanza strategica e per gli omicidi eccellenti che vi sono avvenuti dagli anni '70 in poi ha catalizzato l'attenzione dello Stato sotto il profilo repressivo prima e poi c'é stata una presa di coscienza della società. In Calabria siamo ancora ai primi passi".

Forte legame con certa massoneria. La presenza della massoneria in Calabria e' stata accertata anche dalla Commissione antimafia ci sono stati "singoli esponenti massonici che avevano contatti con la 'ndrangheta. Ma questo e' oggetto di approfondite indagini delle quali ovviamente è impossibile parlare". Lo ha detto il procuratore capo di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone a margine della sua presenza a Terra Futura, il salone internazionale sulle buone pratiche di sostenibilità in corso a Firenze.