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Beni per sei mln di euro sequestrati al boss Lo Giudice
Beni per sei mln di euro sequestrati al boss Lo Giudice 25 mag 10 La polizia ha sequestrato beni mobili e immobili per un valore di sei milioni di euro riconducibili a un presunto affiliato alla 'ndrangheta, Luciano Lo Giudice, di 36 anni, esponente dell’omonima cosca di Reggio Calabria, attualmente detenuto dopo essere stato arrestato nell’ottobre del 2009 con l’accusa di avere intestato a prestanome parte dei suoi beni prorpio per evitarne il sequestro. I beni sequestrati a seguito delle indagini condotte dalla Divisione anticrimine consistono in un immobile che ospitava una attività commerciale del Lo Giudice, sei appartamenti, nel patrimonio aziendale di tre società, due automobili e alcuni conti correnti su cui erano depositate svariate somme di denaro. A disporre il sequestro la sezione misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria in accoglimento della proposta avanzata dal questore, Carmelo Casabona. Nel gennaio scorso inoltre, a carico di Lo Giudice è stata eseguita un’altra ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip su richiesta della Dda di Reggio Calabria per i reati di usura, estorsione ed esercizio abusivo dell’attività creditizia. L’efficace strumento dell’aggressione dei patrimoni provento delle attività criminose, ha trovato ancora una volta valida applicazione nel capoluogo reggino, a seguito della proposta avanzata dal Questore Carmelo Casabona al Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione presieduto dal Dott. Giglio. Le indagini patrimoniali, coordinate dal dirigente della Divisione Anticrimine primo dirigente Benedetto Sanna e dirette dal dirigente dell’Ufficio Misure di Prevenzione vice questore aggiunto Mario Lucisano, costituiscono il seguito dell’articolata attività investigativa, condotta dalla Squadra Mobile diretta dal primo dirigente Renato Cortese, sfociata nel mese di ottobre scorso in una ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, che ha consentito di far emergere un quadro inquietante sulla capacità economica e criminosa di Luciano Logiudice (reggino di 36 anni), ritenuto esponente emergente di una famiglia mafiosa che da diversi anni ha consolidato la propria posizione nel panorama criminale reggino. Luciano Logiudice, arrestato il 19.10.09 poiché ritenuto responsabile del reato di cui all’art. 12 quinquies L.356/92, per aver intestato a prestanome parte del suo patrimonio mobiliare ed immobiliare al fine di eludere le norme in materia di misure di prevenzione, è attualmente detenuto presso la casa circondariale di Tolmezzo (UD). .
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