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    Sindacato medici “Finalmente individuate zone carenti sanità in Calabria”

     

     

    Sindacato medici “Finalmente individuate zone carenti sanità in Calabria”

    26 giu 10 ''Dopo 13 anni di attese, finalmente in Calabria sono state individuate le cosiddette 'zone carenti' di assistenza primaria di medicina, nonostante la legge stabilisca espressamente che dette zone debbano essere bandite due volte l'anno''. A darne notizia e' il Sindacato autonomo professionisti medici italiani (Sapmi) secondo cui ''in questi anni si e' volutamente omesso di dare attuazione a provvedimenti giurisdizionali amministrativi, determinando un ingiusto vantaggio in favore di medici gia' convenzionati con il Servizio sanitario nazionale, con contestuale nocumento, professionale ed economico, per i medici utilmente inseriti nella Graduatoria unica regionale ed aspiranti al convenzionamento. Quanto accaduto e' frutto di inconfessabili solidarieta' e di un consociativismo perseguibile tra la vecchia politica regionale ed ambienti sindacali della sanita'''. ''Con la delibera n. 48 del 28 gennaio 2010 - sostiene ancora il sindacato - contenente la giusta e legittima formulazione del nuovo testo dell'art.12.2 dell'Air per la Medicina generale, che riportava il rapporto ottimale medio ad 1/1000 o frazione di mille superiore a 500 e prescriveva che la individuazione della c.d. 'zone carenti' avvenisse secondo le indicazioni dell'All.B dell'art. 33 dell'Accordo Collettivo Nazionale, sembrava che il problema fosse stato risolto. Invece, nella seduta di Giunta regionale del 12 febbraio 2010 venne approvata, in ossequio alla sigla sindacale dei medici gia' convenzionati, la delibera n.118, che, ancora una volta, reintroduceva il gia' citato art.12.2bis, eludendo le sentenze dei Giudici amministrativi, vanificando quel rapporto di 1/1000 (o frazione di mille superiore a 500), ed innalzandolo ad 1/1500. Fortunatamente il Tar Lazio in data 06 maggio 2010 ha annullato l'ennesimo tentativo di privilegiare i convenzionati e di mantenere il disagio ai cittadini nominando un Commissario ad Acta, al fine di applicare quanto disposto dalle sentenze del Tar e del Consiglio di Stato per la Medicina generale calabrese''. ''Cosicche' - continua il Sapmi - in data 18 giugno 2010 si e' concretizzato l'adeguamento alle sentenze e sono pertanto oggi 39 i medici che saranno inseriti nel tessuto sociale della nostra citta'; e' certamente fatto di grande civilta' quanto ottenuto sia in favore dei cittadini, che potranno contare su una migliore assistenza sanitaria, che dei medici che da anni attendevano si concretizzasse un loro sacrosanto diritto. A noi del Sapmi corre l'obbligo di ringraziare il collega, on. Giovanni Bilardi, che si e' speso senza risparmio a favore dei medici e dell'utenza nel ristabilire un diritto che Costituzione e leggi dello Stato garantivano ma che in Calabria per volere di pochi, veniva calpestato da 13 anni''

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